Kepler-51

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Kepler-51
Kepler-51
Scoperta2003
Classe spettraleG[2]
Designazioni
alternative
KOI-620[3]
CostellazioneCigno
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta19h 45m 55,14297s[1]
Declinazione49° 56′ 15,6506″[1]
Dati fisici
Raggio medio0,88+0,05
−0,03
[2] R
Massa
0,99±0,03[4] M
Acceleraz. di gravità in superficie4,51+0,03
−0,04
 g
Periodo di rotazione8,22 giorni[2]
Velocità di rotazione5,5±1,0 km/s[5]
Temperatura
superficiale
  • 5 670±60 K[2] (media)
Metallicità+0,04±0,04  [Fe/H]
Età stimata0,5±0,25 Ga[2]
Dati osservativi
Magnitudine app.13,2 (Banda K)
Parallasse1,2473±0,0217 milliarcosecondo[1]
Moto proprioAR: +0.006 mas/anno
Dec: −7.458 mas/anno[1]
Velocità radiale−4,3 km/s[5]

Kepler-51 è una stella nella costellazione del Cigno di magnitudine 13,2. Distante 2820 anni luce dal sistema solare si tratta di una stella simile al Sole ma molto più giovane, con un'età di soli 500 milioni di anni.[2]

Caratteristiche

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Kepler-51 è una stella di classe G molto giovane, la sua età è di circa 500 milioni di anni, a confronto il Sole ha un'età di 4,6 miliardi di anni. La sua massa è simile a quella solare, il suo raggio è l'88% di quello della nostra stella e la sua temperatura superficiale è di circa 5670 K.[2]

I pianeti di Kepler-51 raffrontati con quelli del sistema solare.

I due pianeti più interni furono scoperti nel 2012 tramite il metodo del transito grazie ai dati del telescopio spaziale Kepler, mentre nel 2014 Kento Matsuda confermò il pianeta d, il più esterno e già candidato precedentemente.[6]

I tre pianeti di Kepler-51, Kepler-51 b, Kepler-51 c e Kepler-51 d, sono dei "super-puffy" e hanno la più bassa densità di qualsiasi esopianeta finora conosciuto. Nonostante dimensioni di poco minori a quelle di Giove, i pianeti hanno masse di poche volte superiori a quella terrestre, circa da 2 a M.[2] Secondo gli ultimi studi il pianeta intermedio, Kepler-51 c, è anche quello meno denso, con una densità di soli 0,02 g/cm³, nonostante il margine d'errore in questo caso è elevato, quindi ognuno dei pianeti potrebbe essere il meno denso del sistema.[7]

I pianeti orbitano a distanze che vanno da 0,25 a 0,5 UA dalla stella, poco meno luminosa del Sole, di conseguenza le loro temperature di equilibrio sono relativamente elevate, il pianeta più interno ha una temperatura di 583 K, il più esterno di 381 K.[6]

Nel 2024 attraverso le variazioni dei tempi di transito è stato scoperto un ulteriore esopianeta nel sistema, Kepler-51 e, che orbita in un periodo di 240 giorni e la cui massa è di circa 5,4 volte quella terrestre, anche se il margine d'errore è piuttosto elevato.[8][9]

Sotto, un prospetto del sistema di Kepler-51.[7][8]

PianetaMassaRaggioDensitàPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricità
b2,48+1,23
−1,04
 M
6,62+0,19
−0,17
 r
0,05±0,02 g/cm³45,154 giorni0,2514 UA0,04
c3,14+0,50
−0,48
 M
8,98±2,84 r0,02+0,05
−0,01
 g/cm³
85,312 giorni0,384 UA0,014
d5,7±1,12 M9,04±0,25 r0,04±0,01 g/cm³130,194 giorni0,509 UA0,008
e5,4+2,6
−2,9
 M
264,63 giorni0,02
  1. ^ a b c d Gaia Data Release 2: Summary of the contents and survey properties., DOI:10.1051/0004-6361/201833051.
  2. ^ a b c d e f g h Jessica E. Libby-Roberts et al., The Featureless Transmission Spectra of Two Super-Puff Planets, in Astronomical Journal, vol. 159, n. 2, gennaio 2020, arXiv:1910.12988.
  3. ^ KOI-620, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  4. ^ John Asher Johnson et al., The California-Kepler Survey. II. Precise Physical Properties of 2025 Kepler Planets and Their Host Stars, in The Astronomical Journal, vol. 154, n. 3, September 2017, p. 9, DOI:10.3847/1538-3881/aa80e7, 108.
  5. ^ a b Erik A. Petigura et al., The California-Kepler Survey. I. High-resolution Spectroscopy of 1305 Stars Hosting Kepler Transiting Planets, in The Astronomical Journal, vol. 154, n. 3, September 2017, p. 20, DOI:10.3847/1538-3881/aa80de, 107.
  6. ^ a b Kento Masuda, Very low density planets around Kepler-51 revealed with transit timing variations and an anomaly similar to a planet–planet eclipse event, in The Astrophysical Journal, 2014.
  7. ^ a b Daniel Jontof-Hutter; Paul A. Dalba; John H. Livingston, TESS Observations of Kepler systems with Transit Timing Variations, in The Astronomical Journal, vol. 164, n. 2, luglio 2022, arXiv:2207.08917.
  8. ^ a b Kento Masuda et al., A Fourth Planet in the Kepler-51 System Revealed by Transit Timing Variations, 2 ottobre 2024, arXiv:2410.01625.
  9. ^ Kepler-51 e, in Enciclopedia dei pianeti extrasolari.

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