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Jacques Augustin

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Autoritratto

Jean-Baptiste Jacques Augustin (Saint-Dié, 15 agosto 1759Parigi, 13 aprile 1832) è stato un pittore francese.

Baccante (1799). Miniatura su avorio (8 cm).
Tomba nel cimitero di Père-Lachaise.

Figlio di un mastro vetraio, il giovane Augustin mostra fin dall'infanzia buone attitudini al disegno. Notato dall'intendente del vescovo di Saint-Dié, Chalot de Saint-Mart, parte per studiare a Nancy presso Jean-Baptiste Claudot e, forse, di Jean Girardet.

Nel 1780, dopo un soggiorno a Digione presso il fratello maggiore Georges Nicolas Toussaint, detto Augustin Dubourg, s'installa a Parigi. Lavora subito da Gatien Phlipon, poi si crea una sua importante clientela nel genere in voga: il ritratto e la miniatura. La resa delle fisionomie e il carattere levigato dei suoi ritratti, sui quali non si distingue nulla dei tratti di pennello, ne fanno il miglior specialista della tecnica. Egli diviene anche un maestro il cui insegnamento è ricercato. Tra i suoi allievi si annoverano, tra gli altri, Lizinska de Mirbel e Alexandre De Latour.

Debutta alla mostra di pittura e scultura di Parigi del 1791 e dipinge altrettanto bene nobili, borghesi e rivoluzionari.

Fa fortuna e sposa l'8 luglio del 1800 una delle sue allieve, Pauline Ducruet, che realizzerà ugualmente delle belle opere nello stesso stile del marito, fra le quali un bel ritratto di Ortensia di Beauharnais.

Nel 1806 a Jacques Augustin viene conferita una medaglia in oro e una somma di 250 franchi. La sua fama sopravvive ai cambiamenti di regime, tanto che nel 1814 diviene "pittore ordinario del gabinetto del re".

Decorato con la Legion d'onore nel 1821, si vede tuttavia soppiantato presso il re da una sua antica allieva, Lizinska de Mirbel: il pubblico dimentica allora il vecchio e grande maestro, anche se sempre attivo.

Colpito da gotta, curato con devozione dalla moglie, muore all'età di 73 anni, durante la seconda pandemia di colera. La sua salma viene inumata nel cimitero di Père-Lachaise (58ª divisione).[1]

Molte sue opere furono riacquistate dalla vedova quando furono messe all'asta nel 1839. Alla morte di quest'ultima, avvenuta nel 1865, esse divennero proprietà della famiglia Cornut de La Fontaine de Coincy, che ne vendette un certo numero al collezionista americano John Pierpont Morgan, quarant'anni dopo.

Personalità ritratte da Augustin

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  1. ^ (FR) Paul Bauer, Deux siècles d'histoire au Père Lachaise, Mémoire et Documents, 2006, p. 68, ISBN 978-2-914611-48-0.
  • (FR) Henri Bouchot, La miniature française, Paris, Goupil, 1907.
  • (ES) Maria Carmen Espinosa Martín, Iluminaciones, pequeños retratos y miniaturas, Madrid, Fundación Lázaro Galdiano, 1999, 362 p., ISBN 84-923234-3-4
  • Fleuriot de Langle et Schlumberger, «Les miniatures de Jacques Augustin», Connaissance des Arts, numero 69, novembre 1957
  • (FR) Camille Mauclair, portraits de femmes, in Les miniatures de l'Empire et de la Restauration, Parigi, H. Piazza, 1913.
  • (FR) Bernd Pappe, «Jean-Baptiste Jacques Augustin, peintre en miniature», Catalogue de l'exposition du 17 avril au 20 juin 2010 au musée Pierre Noël, Saint-Dié des Vosges, 2010.
  • (FR) Bernd Pappe, Jean-Baptiste Jacques Augustin, 1759 –1832. Une nouvelle excellence dans l’art du portrait en miniature, Vérone, Scripta, 2015.
  • Charles Peccatte, «Jean Baptiste Jacques Augustin», Bulletin de la Société philomatique vosgienne, t. XXXIX, pp. 61–88
  • (EN) J. L. Propert, History of Miniature Art, Londres, 1887.
  • (FR) Albert Ronsin (sous la direction de), Les Vosgiens célèbres. Dictionnaire biographique illustré, Éditions Gérard Louis, Vagney, 1990, 394 p., ISBN 2-907016-09-1
  • (FR) H. Roujon, «La Miniature», L'Illustration, Noël 1912
  • (FR) Gaston Save, «Jacques Augustin», Bulletin de la Société philomatique vosgienne, t. VI, pp. 91–102, 120; t. VII, pp. 103–111; t. IX, p. 253; t. XXII, pp. 366–371. (articles publiés sur Gallica[collegamento interrotto]).
  • (EN) G. C. Williamson, History of Portrait Miniatures, 1904.

Altri progetti

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