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Howard Shore

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Howard Shore nel 2013.
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore colonna sonora 2002
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore colonna sonora 2004
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore canzone 2004
Grammy Award 4 volte vincitore ai Grammy awards

Howard Leslie Shore (Toronto, 18 ottobre 1946) è un compositore e direttore d'orchestra canadese.

Autore di circa novanta colonne sonore per il cinema,[1] tra cui quelle dei film di David Cronenberg e della trilogia de Il Signore degli Anelli, ha vinto il premio Oscar nel 2002 per le musiche de Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello e nel 2004 per quelle de Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re, oltre che per la canzone Into the West.

Formazione e primi successi

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Appassionatosi alla musica fin dalla più tenera età, la studia al Berklee College of Music di Boston.[2][3] Dal 1969 al 1972 suona il sassofono contralto nel gruppo musicale canadese Lighthouse.[1] Dopo aver lavorato come direttore d'orchestra a un programma TV dalla vita breve creato da Lorne Michaels (di cui era amico sin da ragazzo)[1] e aver scritto le musiche per uno spettacolo di magia di Doug Henning, è stato dal 1975 fino al 1980 direttore dell'orchestra in studio del celebre programma comico di Michaels Saturday Night Live.[2] Shore vi è apparso anche in diversi sketch musicali, tra cui nel 1976 vestito da apicoltore mentre, con John Belushi e Dan Aykroyd vestiti da api, interpreta il brano swamp blues di Slim Harpo I'm a King Bee; fu lui stesso a suggerire ai due il nome di Blues Brothers.[1][4]

La sua prima composizione per il cinema è per un film canadese a basso costo, I Miss You, Hugs and Kisses, subito seguita da quella per Brood - La covata malefica (1979).[2] Da lì, instaurerà una duratura collaborazione col suo regista, il compatriota David Cronenberg, componendo le musiche di ogni suo lungometraggio con la sola eccezione di quelle de La zona morta, opera di Michael Kamen. Ad oggi, in totale, le collaborazioni tra i due artisti sono ben 18: da Brood - La covata malefica (1979) a Crimes of the Future (2022). Secondo Shore, la possibilità di "sperimentare approcci anche molto differenti" a inizio carriera, ad esempio in Scanners, Videodrome o La mosca, ha influito molto nella sua formazione come compositore.[5]

Il primo film statunitense a cui lavora è Fuori orario (1985) di Martin Scorsese, a cui era stato presentato da Cronenberg.[6] Anche questo è un sodalizio che avrà fortuna in futuro: Shore comporrà le musiche di 5 film (più un cortometraggio) di Scorsese.

Diventato poi una presenza fissa a Hollywood, compone le colonne sonore di almeno due o tre film all'anno ogni anno ininterrottamente[2] dal 1988 al 2000, tra cui quelle di successi come Big, Il silenzio degli innocenti (per cui viene candidato ai BAFTA) e Philadelphia, entrambi di Jonathan Demme, Mrs. Doubtfire, Il cliente, Ed Wood (per cui viene candidato ai Grammy), Seven e The Game, entrambi di David Fincher, Dogma, Striptease e Alta fedeltà, oltre a proseguire il sodalizio con Cronenberg con Inseparabili, Il pasto nudo e Crash.

In televisione, ha composto con John Lurie la musica di apertura del Late Night with Conan O'Brien.[7]

Periodo de Il Signore degli Anelli

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Nell'agosto 2000, Shore viene annunciato ufficialmente come compositore dell'atteso adattamento cinematografico della trilogia fantasy de Il Signore degli Anelli diretto da Peter Jackson,[8] considerato "il suo progetto più ambizioso fino ad allora".[2] Per quasi quattro anni a partire dal 1999, quando aveva visitato il set dei film e creato il tema musicale di Frodo Baggins e della Contea prima ancora che cominciassero le riprese,[9] Shore compone, orchestra, dirige e produce oltre 11 ore di musiche, comprese di canzoni nei linguaggi fittizi creati dal suo autore J. R. R. Tolkien e di oltre 100 leitmotiv per personaggi, luoghi e culture, un primato nella storia del cinema.[2][10] Tra le varie particolarità c'è la forte presenza di numerosi cori differenti, per i quali Shore si ispira all'opera,[11] l'utilizzo di percussioni, strumenti esotici e ripetute fanfare.[11]

Shore nel 2003 a Wellington.

Parallelamente all'enorme successo di pubblico e critica della trilogia, che lo rende secondo Classic FM "uno dei compositori per il cinema più richiesti del momento",[12] la colonna sonora del primo film, Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (2001), gli fa vincere un Oscar alla migliore colonna sonora e un Grammy.[13][14] L'anno seguente, tuttavia, quella del successivo Le due torri viene squalificata dall'Academy a causa di una sua nuova regola contro il riutilizzo di temi musicali e leitmotiv provenienti da film precedenti; ritirato il bando all'ultimo minuto, finirà comunque per non venire candidato, nonostante fosse inizialmente ritenuto tra i favoriti per la vittoria.[15][16] Subisce un destino simile anche Gangs of New York, dove Shore si sostituisce al veterano Elmer Bernstein (i cui 75 minuti di musiche create per il film erano state rifiutate in fase di post-produzione dal regista Scorsese, con cui il compositore canadese torna a collaborare a 17 anni da Fuori orario) con una propria partitura da concerto inutilizzata, Brooklyn Heights, in odore di squalifica a causa delle oltre altre 60 tracce non originali presenti nel film.[17][18] Sempre nel 2002, compone le musiche di Panic Room di Fincher e Spider di Cronenberg.

L'abrogazione della regola consentirà a Shore di vincere nel 2004 due dei 11 premi Oscar conquistati da Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re, oltre che a un Golden Globe e un altro Grammy per la colonna sonora.[19][20][21] Il secondo di questi, alla migliore canzone, gli arriva in qualità di compositore e co-autore del testo, assieme a Fran Walsh e ad Annie Lennox degli Eurythmics, del brano Into the West, interpretato dalla Lennox e presente integralmente durante i titoli di coda del film.[22] Per quest'ultimo, vince anche, tra gli altri premi, il Golden Globe per la migliore canzone originale e un Grammy alla miglior canzone scritta per il cinema, la televisione o altri media audio-visivi.[20][21]

Le musiche della trilogia, specialmente i brani Concerning Hobbits e The Bridge of Khazad-Dum, sono considerate tra le più memorabili della storia del cinema.[11][23] Gli ascoltatori della radio britannica Classic FM hanno eletto la colonna sonora di Shore per sei anni consecutivi, fino al 2015, come la migliore di sempre, battendo quelle di Schindler's List, Il gladiatore, Guerre stellari e La mia Africa.[24] Secondo l'interprete di Aragorn Viggo Mortensen, il suo successo può essere spiegato dalla «abilità [di Shore] di carpire il contenuto emotivo dei film [...] dimostrare una comprensione particolare del potere subliminale che può avere la musica [e] del ritmo essenziale delle storie».[2] Shore ha poi trasformato la sua colonna sonora in un'opera sinfonica composta da 6 movimenti per orchestra e coro, la Lord of the Rings Symphony, eseguita per la prima volta nel 2003 a Wellington, in Nuova Zelanda.[2] Da allora è stata portata in tutto il mondo dalle migliori orchestre dirette dallo stesso Shore, collezionando una lunga serie di successi; la versione originale è registrata, come per la colonna sonora, dalla London Philharmonic Orchestra.[2]

Dopo Il Signore degli Anelli

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In concomitanza col suo impegno internazionale nella Lord of the Rings Symphony, Shore comincia a diradare le proprie composizioni per il cinema, intensificando la sua attività di direttore d'orchestra e in altre sperimentazioni musicali.[2]

Nel 2004 prosegue la collaborazione con Scorsese firmando la colonna sonora di The Aviator, registrata dalla Brussels Philharmonic.[12][25] Nonostante la sua partitura sia oggetto di pesanti tagli in sede di montaggio, arrivando ad ammontare a meno di un terzo delle musiche finali del film,[26] Shore vi vince il suo terzo Golden Globe per la migliore colonna sonora originale.[27] Riunitosi con Jackson l'anno seguente per comporre le musiche del rifacimento da lui diretto di King Kong, finisce per abbandonare la produzione a meno di due mesi dall'uscita a causa di divergenze creative riguardo alle scelte musicali adottate, venendo sostituito da James Newton Howard.[28]

Nel 2007 ottiene la sua quinta candidatura ai Golden Globe per la colonna sonora de La promessa dell'assassino di Cronenberg. È stato poi creatore e autore delle musiche di un'opera teatrale basata su La mosca, rappresentata per la prima volta nel 2008 al Théâtre du Châtelet di Parigi.[2]

Nel 2012 ottiene la sua quarta e sesta candidatura rispettivamente agli Oscar e ai Golden Globe per la colonna sonora di Hugo Cabret di Scorsese.[3] Sempre nel 2012, torna a realizzare le musiche per un film diretto da Jackson e ambientato nella Terra di Mezzo col prequel de Il Signore degli Anelli Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, seguito da Lo Hobbit - La desolazione di Smaug (2013) e Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate (2014).[2] Lo stesso anno vince anche il premio per la migliore colonna sonora al festival di Cannes 2014 per Maps to the Stars.[29]

Nel 2022 è stato distribuito Crimes of the Future, di cui compone le musiche, sua ennesima collaborazione con Cronenberg.[30]

Ebreo d'origine,[31] risiede a Tuxedo Park ed è sposato con Elizabeth Cotnoir.[32] È zio del compositore Ryan Shore.[33]

Riconoscimenti

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Ufficiale dell'Ordine del Canada - nastrino per uniforme ordinaria
— 30 dicembre 2016[34]
  1. ^ a b c d (EN) Tim Appelo, 'Lord of the Rings' Composer Howard Shore on Scoring 80 Movies: "I Often Felt Like Frodo", in The Hollywood Reporter, 5 novembre 2014. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Tim Greiving, Before he won Oscars for his music, composer Howard Shore helped kick off SNL, in The Washington Post, 30 dicembre 2016. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  3. ^ a b (EN) Ed Symkus, 'Lord of the Rings' composer Howard Shore counts his achievements by the score, in The Boston Globe, 12 aprile 2017. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  4. ^ (EN) Ned Zeman, Soul Men: The Making of The Blues Brothers, in Vanity Fair, 18 dicembre 2012. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  5. ^ (EN) Chris O'Falt, Howard Shore, Composer for Cronenberg, ‘Spotlight’ and Scorsese, on the Creation of Diverse Scores, su indiewire.com, 19 agosto 2016. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  6. ^ (EN) Jo-Ann Titmarish, Howard Shore: “From Cronenberg to The Lord of the Rings: my life in music”, su hotcorn.com, 7 febbraio 2020. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) Nate Chinen, Steady Gigs, Late Shows, su jazztimes.com, 1º maggio 2009. URL consultato il 28 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  8. ^ (EN) Paul Davidson, Lord of the Rings Composer Confirmed, su IGN, 15 agosto 2000. URL consultato il 14 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2011).
  9. ^ (EN) Episode 119: Peter Jackson & Philippa Boyens On The Music Of Mortal Engines & Lord Of The Rings, su audioboom.com (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
  10. ^ Doug Adams, The Music of The Lord of the Rings Films, Van Nuys, Alfred Music Publishing, 2010, p. 11, ISBN 978-0739071571.
  11. ^ a b c (EN) Dan Golding, Seven ingredients that make The Lord of the Rings sound like The Lord of the Rings, su ABC, 24 gennaio 2020. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  12. ^ a b (EN) Howard Shore Flys With The Aviator, su Classic FM, 2003. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  13. ^ (EN) Nominees & Winners for the 74th Academy Awards, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 13 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2014).
  14. ^ (EN) Associated Press, Complete list of the 45th Annual Grammy Award winners, in Deseret News, 24 febbraio 2003. URL consultato il 27 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2014).
  15. ^ (EN) Jon Burlingame, 'Two Towers' score remains eligible, the Academy says, in Los Angeles Times, 18 gennaio 2003. URL consultato il 19 settembre 2013.
  16. ^ (EN) Two Tower's Score Remains Eligible, in The Baltimore Sun. URL consultato il 15 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  17. ^ (EN) Jon Burlingame, ‘Gangs’ of cooks in ‘New York’s’ kitchen, in Variety, 5 gennaio 2003. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  18. ^ (EN) Roger Friedman, Knowing the Score: The wise man of movie music composition, Elmer Bernstein, celebrates 50 years in Hollywood, su elmerbernstein.com, marzo 2003. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  19. ^ (EN) Nominees & Winners for the 76th Academy Awards, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 13 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2011).
  20. ^ a b (EN) Mark Armstrong, 'Rings,' 'Translation' Rule the Globes, in People, 25 gennaio 2004. URL consultato il 14 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2011).
  21. ^ a b (EN) Return of the King - The 47th Annual Grammy Awards (2004), su grammy.com, The Recording Academy. URL consultato il 17 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2018).
  22. ^ (EN) David Roberts, British Hit Singles & Albums, 19ª ed., Londra, Guinness World Records Limited, 2006, p. 137, ISBN 1-904994-10-5.
  23. ^ (EN) The 50 best film scores of all time, su Classic FM, 2 settembre 2020. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  24. ^ (EN) Lord of the Rings voted 'best movie soundtrack', su BBC News, 7 novembre 2015. URL consultato il 22 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2015).
  25. ^ (EN) 'Alfie,' 'Aviator' and 'Ray' Rack Up Awards, in Billboard, vol. 117, n. 5, 29 gennaio 2005, p. 12. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  26. ^ (EN) Jon Burlingame, Inside Move: Acad shoots down ‘Aviator’ music, in Variety, 19 gennaio 2005. URL consultato il 10 marzo 2012.
  27. ^ (EN) Stephen M. Silverman, Leo, Swank, Foxx Score Golden Globes - Hilary Swank, in People, 16 gennaio 2005. URL consultato il 10 marzo 2012.
  28. ^ (EN) Shore leaves Jackson's King Kong, in The Guardian, 18 ottobre 2005. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  29. ^ (FR) Cannes 2015 : L'heureux élu du Cannes Sountrack Award, su Canal+, 23 maggio 2015.
  30. ^ (EN) Sharon Kelly, ‘Crimes Of The Future’ Film Soundtrack By Howard Shore Out Now, su uDiscoverMusic, 10 giugno 2022.
  31. ^ (EN) Toronto's Jewish community will have lots to watch on Oscar night, su jewishtribune.ca, 31 gennaio 2012. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).
  32. ^ (EN) Carlye Adler, N.Y. minute: Howard Shore, in Variety, 29 aprile 2004. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  33. ^ (EN) Mark Small, Ryan Shore ’96: Looking for Challenges, su berklee.edu, Berklee College of Music, primavera 2012. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  34. ^ (EN) Order of Canada Appointments, su gg.ca, Governatore generale del Canada, 30 dicembre 2016. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2021).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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