Hipposideros ridleyi
Hipposideros ridleyi | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Hipposideridae |
Genere | Hipposideros |
Specie | H.ridleyi |
Nomenclatura binomiale | |
Hipposideros ridleyi Robinson & Kloss, 1911 |
Hipposideros ridleyi (Robinson & Kloss, 1911) è un pipistrello della famiglia degli Ipposideridi diffuso nell'Ecozona orientale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza dell'avambraccio tra 47 e 51 mm, la lunghezza della coda tra 25 e 29 mm, la lunghezza delle orecchie tra 25 e 30 mm e un peso fino a 12 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Il colore generale del corpo è marrone scuro. Le orecchie sono molto grandi, larghe, triangolari, con la punta smussata e una piega ben sviluppata sul lobo antitragale. La foglia nasale presenta una porzione anteriore larga, che copre interamente il muso e priva di fogliette supplementari, un setto nasale largo, di forma discoidale e che copre parzialmente le narici, una porzione intermedia ben sviluppata e con una protuberanza centrale, una porzione posteriore elevata, con il margine superiore semi-circolare e provvista di tre setti verticali che la dividono in quattro profonde celle. Nei maschi è presente una sacca golare. La coda è lunga e si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è piccolo e situato lungo la linea alveolare.
Ecolocazione
[modifica | modifica wikitesto]Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro sotto forma di impulsi a frequenza costante di 65–67 kHz.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia in piccoli gruppi fino a 15 esemplari, formati da alcuni maschi, una o due femmine con i loro piccoli, nei canali d'irrigazione, in tronchi abbattuti o nelle cavità degli alberi.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]In Thailandia gli accoppiamenti avvengono a fine febbraio, mentre femmine che allattavano sono state osservate in aprile e maggio nella Penisola malese ed a luglio nel Borneo.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'estrema parte meridionale della Thailandia peninsulare, nella Penisola malese e nel Borneo settentrionale e sud-occidentale.
Vive nelle foreste di Dipterocarpi fino a 100 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il declino della popolazione stimato in non più del 30% negli ultimi 10 anni a causa della distruzione e degrado del proprio habitat, classifica H.ridleyi come specie vulnerabile (VU).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Francis, C., Kingston, T. & Bumrungsri, S. 2008, Hipposideros ridleyi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Hipposideros ridleyi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Francis, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Charles M.Francis & Junaidi Payne, A Field guide to the Mammals of Borneo, Sabah Society, Malaysia, 1985, ISBN 9789679994711.
- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hipposideros ridleyi
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