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Hermann Thour von Fernburg

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Hermann Thour von Fernburg (Praga, 20 ottobre 1822Gmunden, post 1890) è stato un militare austriaco, combattente nelle guerre risorgimentali italiane.

Hermann Thour von Fernburg nacque a Praga nel 1822, figlio di un maggiore dell'esercito imperiale austriaco.

Il 28 ottobre del 1834 entrò giovanissimo nell'esercito austriaco frequentando l'Accademia Militare Teresiana di Wiener Neustadt, dalla quale uscì il 30 settembre 1841 per ricoprire l'incarico di sottotenente di prima nomina all'11º Reggimento fanteria "Arciduca Ranieri". Il 30 giugno 1845 fu nominato tenente presso l'11º Reggimento fanteria "Principe ereditario Alberto di Sassonia" stanziato a Písek e Plzeň, un'unità boema di prima linea[1].

Capitano di 1ª classe, combatté nella seconda guerra di indipendenza in Italia con il 3º Battaglione dell'11º Reggimento fanteria il 4 giugno nella battaglia di Magenta e l'8 giugno nella battaglia di Melegnano come comandante delle compagnie 17ª e 18ª della 9ª Divisione della 1ª Brigata von Roden, che avevano il compito di difendere un gruppo isolato di case poste dinanzi alla cittadina. Nel combattimento il Reggimento ebbe perdite gravissime: 22 ufficiali e 1459 uomini morti e lo stesso generale von Roden fu ucciso da un colpo di moschetto nella piazza della città.

Promosso al grado di maggiore il 5 luglio 1859 a Verona, con lo scoppio della terza guerra di indipendenza del 1866 fu nominato, il 2 giugno, al grado di tenente colonnello. Comandò una mezza brigata, imperniata sull'11º Reggimento di fanteria della 8ª Divisione del generale Von Kuhn e su alcune compagnie di Kaiserjäger, con la quale partecipò al contrasto del Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi nelle operazioni in Valvestino. Qui, contrastò l'avanzata della colonna di garibaldini del maggiore Luigi Castellazzo e tra il 7 e il 10 luglio prese parte alla battaglia di Lodrone, nella quale rimediò una sconfitta da parte dei garibaldini di Giacinto Bruzzesi. Fu sostituito al comando della sua mezza brigata il 10 luglio dal maggiore Philipp Graf Grunne in quanto cadde ben presto ammalato per la durezza della campagna.

Nel 1870 fu comandante con il grado di colonnello del 7º Battaglione Landwehr stanziato a Gmunden nell'Alta Austria e successivamente posto in pensione.

  1. ^ Johann Svoboda, Die theresianische Militär-akademie zu Wiener-neustadt und ihre Zöglinge von der Gründung des Anstalt bis auf unsere Tage, edito da Hof- und staatsdruckerei, 1894.
  • Johann Svoboda, Die theresianische Militär-akademie zu Wiener-neustadt und ihre Zöglinge von der Gründung des Anstalt bis auf unsere Tage, edito da Hof- und staatsdruckerei, 1894.
  • Franz Jaeger, Geschichte des k.k. Infanterie-Regimentes Nr. 11, Teschen 1879
  • Relazione militare dello stato maggiore austriaco, 1866.
  • Pietro Spinazzi, Ai miei amici: Parole di Pietro Spinazzi, L. Tenente Colonnello comandante il 2.o Regg. Volontari Italiani nella campagna del 1866., Stabilimento tipografico di Genova, 1867.
  • Ottone Brentari, Il secondo battaglione Bersaglieri Volontari di Garibaldi nella campagna del 1866, Milano 1908.
  • C. Bertassi, L'impresa garibaldina del 1866 attraverso i giornali italiani, in “Garibaldiner”, Tione 1987.
  • R. e L. Pelizzari, I Garibaldi a Ponte Caffaro, in “Passato Presente”, Quaderno n. 4, Storo 1982.
  • Gianni Poletti e G. Zontini, Caribalda. La campagna garibaldina del 1866 nei diari popolari di Francesco Cortella di Storo e Giovanni Rinaldi di Darzo, Gruppo Il Chiese, Storo 1982.
  • Ugo Zaniboni Ferino, Bezzecca 1866. La campagna garibaldina dall'Adda al Garda, Trento 1966.
  • Virgilio Estival, Garibaldi e il governo italiano nel 1866, Milano 1866.
  • R. Gasperi, Per Trento e Trieste. L'amara prova del 1866, 2 voll. Trento 1968.
  • Antonio Fappani, La Campagna garibaldina del 1866 in Valle Sabbia e nelle Giudicarie, Brescia 1970.