Hans Stuck

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Disambiguazione – Se stai cercando il figlio anch'egli pilota di formula uno, vedi Hans-Joachim Stuck.
Hans Stuck
NazionalitàGermania (bandiera) Germania (1900-1918)
Germania (bandiera) Germania (1918-1933)
Germania (bandiera) Germania (1933-1945)
bandiera Germania occupata (1945-1949)
bandiera Germania Ovest (dal 1949)
Austria (bandiera) Austria (dal 1955)
Automobilismo
CategoriaCampionato europeo di automobilismo, Formula 1
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio16 settembre 1951
Stagioni1951-1953
ScuderieBRM 1951
Germania Ovest (bandiera) AFM 1952
Svizzera (bandiera) Ecurie Espadon 1952
Germania Ovest (bandiera) Hans Stuck 1953
GP disputati5 (3 partenze)
Carriera nella Formula Grand Prix
Esordio17 luglio 1932
Stagioni1932, 1934-1939
ScuderieGermania (bandiera) Wilhelm Merck 1932
Germania (bandiera) Auto Union 1934-1939
Miglior risultato finale2º (1936)
GP disputati25 (24 partenze)
GP vinti2
Podi9
Punti ottenuti114
Pole position2
Giri veloci4
Dal 1933 al 1934 nota come Gran Premi di automobilismo.
 

Hans Stuck (Varsavia, 27 dicembre 1900Grainau, 9 febbraio 1978) è stato un pilota automobilistico tedesco naturalizzato austriaco. Nonostante i suoi molti successi nei Gran Premi di automobilismo, con la Auto Union all'epoca delle "Frecce d'argento", è conosciuto principalmente per il suo dominio nelle corse in salita che gli valse il nomignolo di "Bergkönig" (re delle montagne).

Stuck nacque a Varsavia nel 1900, anche se c'è una certa incertezza sull'anno preciso di nascita che alcuni sostengono essere stato il 1890 o il 1895. I suoi genitori erano di origini svizzere, ma si erano trasferiti in Germania prima della sua nascita.

Fu richiamato alle armi nel 1917 per la prima guerra mondiale. Nel 1918 suo fratello maggiore Walter rimase ucciso col suo ufficiale comandante; Stuck ebbe modo di incontrare così la sorella dell'ufficiale, Ellen Hahndorff, che sposò nel 1922. Dopo alcuni anni la professione di pilota contribuì al loro divorzio.

Tra le due guerre

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Nel 1922 Stuck iniziò la sua carriera di pilota con piccole corse la mattina presto per portare il latte dalla sua fattoria a Monaco, poco dopo il suo primo matrimonio. Ciò lo condusse ad iniziare le gare in salita. Vinse la sua prima gara a Baden-Baden nel 1923. Pochi anni dopo, dopo una stagione come privato per la Austro-Daimler, divenne suo pilota ufficiale nel 1927 ben figurando nelle gare in salita e facendo la sua prima apparizione su pista nel Gran Premio di Germania dello stesso anno. Nel 1931 la Austro-Daimler abbandonò le corse e Stuck passò alla Mercedes-Benz, auto con la quale continuò ad eccellere.

Sempre nel 1931 incontrò la tennista Paula von Reznicek e la sposò nell'anno successivo. Il fatto che lei avesse un nonno ebreo causò a Stuck dei problemi con l'ascesa del nazismo, ma la sua personale relazione con Adolf Hitler, che aveva conosciuto durante una battuta di caccia nel 1925, gli risparmiò guai più seri. Nel 1933 questa amicizia lo portò al coinvolgimento con Ferdinand Porsche nei piani di Hitler per fare di Auto Union la rappresentante ufficiale della Germania nelle corse automobilistiche. Con la sua esperienza nelle corse attraverso i passi montani delle Alpi che aveva conseguito negli anni venti, Stuck divenne virtualmente imbattibile al volante delle Auto Union disegnate da Porsche. Il motore posteriore forniva una trazione superiore rispetto ai motori anteriori montati sulle auto di quel tempo; in tal modo i più di 500 CV potevano essere trasformati in velocità anche sulle strade non asfaltate. Nelle corse su pista, le nuove auto erano difficili da guidare per il disegno delle sospensioni posteriori indipendenti adottato inizialmente da Porsche (all'avanguardia per quel periodo, anche se oggi superate).

La sua carriera con Auto Union fu piena di successi. Nel 1934 vinse i Gran Premi di Germania, di Svizzera e di Cecoslovacchia, finendo al secondo posto in quello d'Italia e in quello Eifel, oltre a numerose vittorie in gare di velocità in salita che gli valsero il titolo di Campione europeo di montagna, il primo dei tre che avrebbe vinto in totale in carriera.

Nel 1935 vinse il Gran premio d'Italia e giunse secondo in quello di Germania, continuò inoltre la serie di vittorie in salita e collezionò il secondo Campionato europeo di montagna. Nel 1936 si piazzò secondo nel Gran Premio di Tripoli ed in quello di Germania, arrivando secondo nel campionato di montagna; dopo che Stuck venne fermato dagli infortuni in seguito ad alcuni incidenti, il titolo andò al compagno di squadra Bernd Rosemeyer. Nel 1937 Stuck ottenne solo due secondi posti nei gran premi di Rio de Janeiro e del Belgio.

Il 1938 segnò la separazione tra Stuck e la Auto Union. Le fonti sono discordanti: alcune ipotizzano un licenziamento, altre un abbandono spontaneo del pilota. Dopo una serie di incidenti occorsi ad altri piloti o dopo pressioni da parte del governo tedesco (anche qui le fonti sono contrastanti) fu ingaggiato di nuovo e diede prova di sé vincendo il suo terzo Campionato europeo di montagna, il suo ultimo successo prima della seconda guerra mondiale.

Dopo la seconda guerra mondiale

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Nel 1939 aveva conosciuto Christa Thielmann, a quel tempo fidanzata col fratello minore della moglie. Stuck e Paula divorziarono nel 1948 e, nello stesso anno, egli sposò Christa. Da lei ebbe nel 1951 il figlio Hans-Joachim che diventerà anch'egli pilota.

Dopo la guerra, sebbene i piloti tedeschi vennero banditi dalle competizioni fino al 1950, Stuck riuscì a gareggiare immediatamente, avendo ottenuto la cittadinanza austriaca. La conoscenza di Alex von Falkenhausen lo portò a correre per la sua squadra in Formula 2, anche se con scarso successo.

Guidò nel 1953 una Porsche 550 Spyder sempre senza successo. Più fruttuoso fu il connubio con la BMW iniziata nel 1957, sebbene la prima gara in salita (disputata su una BMW 507) non portò buoni risultati. Il cambio dell'auto con una BMW 700 si dimostrò efficace e, all'età di 60 anni, Stuck divenne campione tedesco di corse in salita per l'ultima volta. Decise quindi di chiudere in bellezza la sua carriera di pilota con quest'ultima vittoria.

Divenne istruttore al Nürburgring e lì insegnò al figlio i segreti del circuito.

Stuck si spense nel 1978 e venne sepolto nel cimitero di Grainau, in Baviera.

Risultati nel Campionato europeo di automobilismo

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1932 Scuderia Vettura ITA FRA GER Punti Posizione
Wilhelm Merck Mercedes-Benz SSKL NP 0 -
1935 Scuderia Vettura MON FRA BEL GER SVI ITA SPA Punti Posizione
Auto Union Auto Union B Rit 2 11[1] 1 Rit 36
1936 Scuderia Vettura MON GER SVI ITA Punti Posizione
Auto Union Auto Union C 3 2 3 Rit 15
1937 Scuderia Vettura BEL GER MON SVI ITA Punti Posizione
Auto Union Auto Union C 2 Rit 4[2] 4 9[3] 20
1938 Scuderia Vettura FRA GER SVI ITA Punti Posizione
Auto Union Auto Union D 3 4 Rit 20
1939 Scuderia Vettura BEL FRA GER SUI Punti Posizione
Auto Union Auto Union D 6 Rit 10 23
Legenda

Risultati nei Gran Premi di automobilismo

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1934 Scuderia Vettura MON FRA GER BEL ITA SPA Posizione
Auto Union Auto Union A Rit 1 2[4] 4[4]
Legenda

Risultati in Formula 1

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1951 Scuderia Vettura Punti Pos.
BRM BRM P15 NP 0
1952 Scuderia Vettura Punti Pos.
AFM
Ecurie Espadon[5]
AFM 4
Ferrari 212
Rit NQ 0
1953 Scuderia Vettura Punti Pos.
Pilota privato AFM 6 Rit 14 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota
  1. ^ Condivise la vettura con Paul Pietsch.
  2. ^ Condivise la vettura con Bernd Rosemeyer.
  3. ^ Condivise la vettura con Rudolf Hasse.
  4. ^ a b Condivise la vettura con Hermann zu Leiningen.
  5. ^ Al Gran Premio d'Italia 1952.
  • Hans Stuck e E. G. Burggaller (editori), Motoring Sport (G.T. Foulis, Londra, 1935)

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (DE) Biografia, su ddavid.com. URL consultato il 29 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
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