Gun (lampada)

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Gun
prodotto di disegno industriale
Dati generali
Anno di progettazione2005
ProgettistaPhilippe Starck
Profilo prodotto
Tipo di oggettolampada
Ideacreare un elemento d'arredamento provocatorio ma piacevole
Concettisfarzo, eccentricità, provocazione, vita, morte.
Movimento artisticocritical design
ProduttoreFlos
Prodotto dal2005
Materialialluminio, oro, materiale polimerico, carta plastificata.
Tecnica di lavorazionealluminio pressofuso sovrastampato con polimero a iniezione e finitura galvanica in oro 18K

Gun (conosciuta anche come Gun collection) è una famiglia di lampade pensate e progettate nel 2005 da Philippe Starck e prodotte dall'azienda italiana di arredamento ed illuminazione FLOS. Nonostante la giovinezza del progetto, esso ha rapidamente ottenuto notorietà, grazie anche al forte messaggio provocatorio che racchiude sottolineando la forte relazione fra l'uomo e le armi. L'oggetto è stato esposto in diversi musei di design e arte moderna come il Triennale Design Museum di Milano dove ha preso parte alla 4ª edizione di quest'ultimo nel 2011: "Le fabbriche dei sogni".

Si tratta di una collezione di elementi d'illuminazione, o da tavolo o da pavimento, a luce diretta o d'ambiente; la collezione è formata da tre lampade di diversa altezza e funzione: la "Bedside Gun", la più piccola delle tre, da lettura e pensata per essere ubicata sopra un comodino di fianco a una poltrona o un letto; la "Table Gun", di medie dimensioni pensata per essere posta sopra un tavolo; infine la "Lounge Gun" pensata come lampada da pavimento. Tutti e tre i modelli differiscono unicamente per l'arma usata come gambo della lampada e per dimensione. Tecnica di lavorazione, materiali e rifiniture sono medesime per tutta la collezione. La lampada si presenta quindi come una riproduzione di una famosa arma da fuoco appoggiata su un piatto circolare, dove è incisa la dicitura: Happiness Is a Hot Gun ("La felicità è una pistola calda"), riferimento al brano Happiness Is a Warm Gun dei Beatles. Corpo e piedistallo sono interamente rivestiti tramite galvanizzazione in oro 18K, ma è stata pensata anche in versione cromata. Il paralume (o diffusore), di color nero opaco, al proprio interno è decorato con una trama serigrafata in oro, o in argento o bianca. Il sistema di illuminazione è dotato di un dimmer elettronico, per regolare in modo graduale l'intensità della luminosità.[1][2]

Il messaggio del progettista

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«La nostra vita non vale che una cartuccia. La Gun Collection non è che un segno dei tempi. Abbiamo i simboli che ci meritiamo»

La collezione Gun, secondo il progettista, racchiude una denuncia esplicita al mercato delle armi, tema di cui si parlava molto verso la metà degli anni duemila, e il grande legame che vi è fra uomo, guerra e soldi. Starck non si riferisce solamente ai signori della guerra o a chi ha interessi dietro le numerose guerre a scopi economici presenti in tutto il mondo, ma anche all'istinto naturale dell'uomo di armarsi o di risolvere diverse soluzioni in modo più fisico anziché pacifico. Per questo istinto naturale umano, l'umanità, secondo Starck, si merita le armi. Oltre a questa denuncia c'è da sottolineare che lo scopo del progetto Gun è anche quello di sensibilizzare e provocare quella parte della società che spesso è troppo distante da certe tematiche. La collezione è quindi un omaggio alle armi, quasi a difendere le armi e le guerre, che spesso vengono definite loro causa di dolore e della morte, pur sapendo che un'arma non spara da sola e una guerra non si scatena per motivi vitali ma anzi legati alla prepotenza e all'egoismo dell'uomo. Il messaggio più esplicito risulta comunque quello di protesta nei confronti del mercato delle armi, un mercato d'oro attorno al quale girano enormi capitali, le lampade infatti sono rivestite in oro 18K e in esse vi è la riproduzione di alcune fra le armi più usate del 1900 e 2000. Sebbene la lampada abbia ricevuto moltissime critiche negative, ritenuta inutile, pacchiana e priva di significato, lo scopo della collezione Gun non è solamente concettuale ma anche pratico: il 20% del ricavato viene devoluto in beneficenza ad organizzazioni per la salvaguardia dei diritti umani. All'interno, il paralume è costellato di croci, che secondo il progettista devono ricordare, a chi le guarda, i morti. Le lampade sono quindi un elogio alla vita e alla morte che sembrano perdere sempre più valore.[3][4][5]

Caratteristiche tecniche

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Le lampade sono realizzate interamente in alluminio pressofuso sovrastampato con polimero a iniezione, il rivestimento è in oro 18K. Componenti secondari sono in materiale polimerico.[1] Il paralume è in carta plastificata. Dimensioni, arma[6] e pesi differiscono a seconda del modello:

Interno del paralume, con le croci, simbolo di morte
dati e dimensioni[7]
arma Beretta 92
altezza 426 mm
diametro max paralume ø 236 mm
altezza paralume 188 mm
diametro base ø 160 mm
peso 1,75 kg
flusso luminoso
La collezione Gun al 50º anniversario della Flos, al Palazzo della Permanente, Milano. In occasione del Fuorisalone 2012.
dati e dimensioni[8]
arma AK-47
altezza 924 mm
diametro max paralume ø 511 mm
altezza paralume 264 mm
diametro base ø 280 mm
peso 6,2 kg
dati e dimensioni[9]
arma M16
altezza 1694 mm
diametro max paralume ø 560 mm
altezza paralume 425 mm
diametro base ø 430 mm
peso 19,52 kg
  1. ^ a b caratteristiche specifiche [collegamento interrotto], su 109.69.200.28. URL consultato il 27 settembre 2012. (.pdf)
  2. ^ LAMPADA BEDSIDE GUN FLOS, su HB Casa. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
  3. ^ a b triennale design museum, scheda prodotto, su desmond.imageshack.us. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2013).
  4. ^ caso studio sulla lampada Gun (.pdf) (PDF), su newitalianlandscape.it. URL consultato il 27 settembre 2012.
  5. ^ design e provocazione, leonardo.tv, su leonardo.tv. URL consultato il 27 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2012).
  6. ^ (EN) descrizione prodotto su fonte esterna, su design-conscious.co.uk. URL consultato il 27 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012).
  7. ^ sito del produttore, su 109.69.200.28. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2012).
  8. ^ sito del produttore, su 109.69.200.28. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2012).
  9. ^ sito del produttore, su 109.69.200.28. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2012).

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