Gnetum gnemon

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Gnetum gnemon
Gnetum gnemon
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneGnetophyta
ClasseGnetopsida
OrdineGnetales
FamigliaGnetaceae
GenereGnetum
SpecieG. gnemon
Nomenclatura binomiale
Gnetum gnemon
L.
Sinonimi

G. acutatum
G. vinosum

Nomi comuni

Belinjo, melinjo (Indonesia)
Maninjau (Malesia)
Voe, khalet (Cambogia)
Sikau, sukau, sukau buli, sukau motu (Figi)
Melindjo (Singapore)
Dae, daefasia, daemalefo (Isole Salomone)
Blinjo (Giava)
Phakmiang (Thailandia)

Gnetum gnemon L. è una pianta gimnosperma appartenente alla famiglia delle Gnetaceae, diffusa nei paesi del sud-est asiatico e nella Melanesia.

È un albero di medie dimensioni che raggiunge 10-15 m di altezza e un diametro del tronco fino a 40 cm. I rami sono notevolmente ingrossati alla base.

Le foglie sono di color verde scuro lucido. Generalmente, la dimensione tipica delle foglie è di 10-20 cm di lunghezza e 4-7 cm di larghezza mentre hanno una forma, principalmente ellittica, lanceolata o ovato oblunga.

La specie è dioica, cioè con gli organi riproduttivi femminili e maschili che si trovano su due piante distinte. Però, in qualità di specie appartenente alle gimnosperme non ha fiori ma strobili. Lo strobilo maschile è lungo circa 3-5 cm ed è accompagnato da molte coppie di brattee a forma di coppa disposte in vortici. Lo strobilo femminile è tra i 10 e i 60 cm di lunghezza. Anch'esso è accompagnato da una serie di brattee che formano 5-6 spirali che contengono 5-7 ovuli l'una.

i falsi frutti di Gnetum

I "frutti", così chiamati in maniera impropria (in quanto stiamo parlando di gimnosperme), sono in realtà degli involucri carnosi di colore giallo, mentre, quando maturano sono viola-rosso o rosso-arancio. Hanno forma ovale e sono lunghi 1-3,5 cm. Hanno una buccia molto sottile. In questa specie vengono prodotti tre volte l'anno: marzo-aprile, giugno-luglio e settembre-ottobre.

strobili maschili (le gimnosperme non hanno fiori)

La pianta si può riprodurre attraverso il seme oppure in maniera asessuata con il taglio e l'innesto.

L'uomo per seminare questa pianta raccoglie i frutti maturi li snocciola e mette i semi ad essiccare. Una volta pronti vengono ricoperti da uno strato di sabbia e annaffiati ogni giorno per circa 45-360 giorni fino a quando la piantina si sia sviluppata. Poi i germogli vengono trapiantati in vasi dove rimarranno per i successivi 6 mesi per poi essere definitivamente piantati.

Distribuzione e habitat

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Areale nativo

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Questa pianta è nativa dei paesi del sud-est asiatico e della Melanesia. È diffusa in Assam, Cambogia, Vietnam, Thailandia, Malaysia, e nelle isole Figi, Papua Nuova Guinea, Salomone, e Vanuatu.

Areale attuale

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La Gnetum gnemon è stata esportata anche nelle isole di Sumatra e di Giava e si pensava anche nelle isole Caroline della Micronesia, solo che alcuni studi hanno affermato che si trattava di un'affermazione errata, infatti questa pianta non vive in nessun' isola della Micronesia quindi, è più probabile che ci sia stato un errore di identificazione.

È nativa delle foreste tropicali montane umide e asciutte che si trovano fino ai 1.700 m di altezza. Si trova comunemente anche vicino a fiumi e torrenti in ecosistemi sia naturali che coltivati.

Ci sono diverse varietà di Gnetum gnemon che si differenziano dal tipico modulo ad albero (var. gnemon) e dal modulo arbustivo (var. brunonianum, griffithii e tenerum). La più famosa variante è Gnetum gnemon gnemon che è la varietà comunemente coltivata che si caratterizza per la sua forma ad albero e dai frutti di grandi dimensioni.

Specie simili

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Gnetum gnemon

Questa pianta è molto simile alla Gnetum costatum. Con essa si differenziano solo grazie alle forme dei frutti e delle foglie che sono diverse.

I semi vengono consumati crudi, bolliti, cotti, o arrosto. Il risultato della loro cottura rappresenta un importante alimento per le persone che lo coltivano. In un villaggio dell'isola di Giava esistono anche 320 imprese familiari che producono circa 660 t di semi fritti l'anno.

In alcune isole del Pacifico le foglie e gli strobili vengono mangiati bolliti e uniti alla crema di cocco oppure si utilizzano per accompagnare le carni o addirittura, in Thailandia, questa pianta viene considerata un ortaggio. Le foglie vengono anche utilizzate per produrre un medicinale che cura una malattia che colpisce gli occhi.

La legna di questo albero viene utilizzata a diversi scopi. Nei villaggi viene usato per costruire i manici di attrezzi agricoli. In Indonesia, invece, si usa per creare la carte per pareti e in Malaysia per creare la carta, le scatole e viene utilizzato in edilizia.

Le fibre, che sono robuste e sono resistenti all'acqua del mare, sono usate per fare corde, reti da pesca, sacchi di tela e per le corde di alcuni strumenti musicali.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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