Gino Arnoffi
Gino Arnoffi | |
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Nascita | Ripapersico, 17 agosto 1916 |
Morte | Wolinzewo, 6 dicembre 1941 |
Cause della morte | caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Specialità | Mitragliere |
Reparto | 82º Reggimento fanteria, 52ª Divisione fanteria "Torino" |
Anni di servizio | 1941 |
Grado | Caporale maggiore |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Invasione della Jugoslavia Campagna italiana di Russia |
Battaglie | Battaglia delle Alpi Occidentali |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume 1 (1929-1941)[1] | |
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Gino Arnoffi (Ripapersico, 17 agosto 1916 – Wolinzewo, 6 dicembre 1941) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante la seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Ripapersico, frazione del comune di Portomaggiore, il 17 agosto 1916.[2] Il 5 ottobre 1937 venne chiamato a prestare servizio militare di leva, in forza all'82º Reggimento fanteria del Regio Esercito, in qualità di mitragliere.[3] Prestò successivamente servizio presso la Scuola Centrale di Fanteria di Civitavecchia, venendo posto in congedo nell'agosto del 1938.[2] Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, il 14 settembre 1939 venne richiamato in servizio attivo, assegnato al suo reggimento di appartenenza.[2] Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipò col suo reparto, assegnato alla 52ª Divisione fanteria "Torino", alle operazioni sul fronte occidentale.[2] Nell'aprile 1941 partecipò all'invasione della Jugoslavia, rimanendo nei Balcani fino al mese di luglio,[2] quando partì per combattere sul fronte orientale contro l'Unione Sovietica al seguito del CSIR.[1] Cadde in combattimento il 6 dicembre 1941 a Quota 129 di Wolinzewo.[3] Per onorarne il coraggio in questo frangente venne decretata dapprima la concessione della Medaglia d'argento al valor militare alla memoria,[1] successivamente trasformata in Medaglia d'oro.[3]
Una via a Cesano, una a Portomaggiore, una a San Biagio di Argenta, e un giardino a Ravenna portano il suo nome. Intitolata a Arnoffi è anche una compagnia dell'82º Reggimento Fanteria Torino nella caserma Ruggiero Stella di Barletta.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Presidente della Repubblica 1 ottobre 1951[5]
— Decreto del Presidente della Repubblica 14 luglio 1948[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 757.
- ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
- ^ a b c Bertelli 2012, p.39.
- ^ Gino Arnoffi, su quirinale.it. URL consultato il 16 maggio 2019.
- ^ Registrato alla Corte dei conti lì 12 novembre 1951, Esercito registro 47, foglio 151.
- ^ Registrato alla Corte dei conti lì 27 luglio 1948, Esercito registro 16, foglio 311.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gian Paolo Bertelli, Albo d'oro dei Caduti ferraresi 1940-1946 (PDF), Ferrara, Bertelli Editore, 2012.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume 1 (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gino Arnoffi, su Combattenti Liberazione, http://www.combattentiliberazione.it. URL consultato il 13 maggio 2019.
- I decorati di Medaglia d'Oro al valor militare, di ogni Arma, Corpo, Specialità, Formazioni partigiani, nati nel territorio bolognese romagnolo delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, dal 1866 al 1961, su Noi Alpini, http://www.noialpini.it. URL consultato il 16 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2019).