Giacomo Segre

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Giacomo Segre (Saluzzo, 7 marzo 1839Chieri, 5 ottobre 1894) è stato un militare italiano.

Giacomo Segre
NascitaSaluzzo, 7 marzo 1839
MorteChieri, 5 ottobre 1894
Luogo di sepolturaChieri
Religioneebraica
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Regno di Sardegna
Italia (bandiera) Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaArtiglieria
GradoCapitano
GuerreTerza guerra d'indipendenza italiana
BattagliePresa di Roma
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Il 20 settembre 1870 partecipò, con il grado di capitano, alla Presa di Roma.

Il cannoneggiamento delle mura iniziò alle 5 di mattina del 20 settembre. Pio IX aveva minacciato di scomunicare chiunque avesse comandato di aprire il fuoco sulla città. La minaccia non sarebbe stata un valido deterrente per l'attacco, comunque l'ordine di cannoneggiamento non giunse da Cadorna bensì dallo stesso Giacomo Segre, comandante della 5ª batteria del IX° Reggimento, che, essendo ebreo, non sarebbe incorso in alcuna scomunica. In realtà studi più precisi riferiscono che Segre fu scelto per le sue capacità balistiche, e quindi sferrò il primo colpo d'artiglieria che, andando a buon fine, permise la breccia di porta Pia senza problemi ai cinquantamila soldati al seguito.

Il figlio Roberto seguì le sue orme arrivando a diventare generale.[1]

Il pronipote Bruno,[2] avvocato, politico e giornalista, dopo aver prestato servizio nella Resistenza all'interno della 1ª divisione alpina "Giustizia e Libertà" a Pradleves (Val Grana), diviene noto per le battaglie in favore dell'obiezione di coscienza, assumendo la difesa di Pietro Pinna dinnanzi al Tribunale militare di Torino, e in favore del divorzio, insieme all'onorevole radicale e socialista Loris Fortuna.[3]

  1. ^ Maurizio Ulturale, Roberto Segre, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 91, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018. URL consultato il 21 settembre 2020.
  2. ^ Radio Radicale, Manifestazione commemorativa del 153º Anniversario della Breccia di Porta Pia che il 20 settembre del 1870, su Radio Radicale, 20 settembre 2023. URL consultato il 21 settembre 2023.
  3. ^ Bruno Segre: "Fascismo era slogan e ignoranza, ora la libertà è il bene supremo", su Torino Oggi, 31 gennaio 2019. URL consultato il 21 settembre 2023.

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