Geometria differenziale
In matematica, la geometria differenziale è lo studio di oggetti geometrici come curve, superfici e più in generale varietà differenziabili, tramite l'analisi matematica. Tramite il calcolo infinitesimale e la nozione di derivata, è quindi possibile introdurre e studiare nozioni di fondamentale importanza, quali quelle di campo vettoriale, forma differenziale, geodetica, curvatura. L'applicazione più notevole della geometria differenziale è la formulazione della relatività generale, a cui fornisce gli strumenti per modellizzare lo spaziotempo.
Le varietà differenziabili
[modifica | modifica wikitesto]Sottoinsieme dello spazio euclideo
[modifica | modifica wikitesto]Alla base della geometria differenziale vi è la nozione di varietà differenziabile. Questa nozione generalizza quella di curva e superficie, modellizzando uno "spazio curvo" di dimensione qualsiasi. Curve e superfici sono quindi varietà di dimensione 1 e 2.
Fino alla metà del XIX secolo, una varietà differenziabile era definita come un oggetto contenuto nello spazio euclideo, che avesse localmente l'aspetto di un "sottospazio incurvato" di una certa dimensione. Si parlava quindi ad esempio di curve nel piano o nello spazio, e di superfici nello spazio. Questi oggetti sono generalmente definiti (almeno localmente) come luogo di zeri o immagine di una funzione differenziabile.
Oggetto intrinseco
[modifica | modifica wikitesto]I lavori di Bernhard Riemann hanno introdotto una definizione più intrinseca di varietà. Una varietà può essere definita oggi come oggetto intrinseco, non necessariamente contenuto in uno spazio euclideo: questo risultato è il frutto di un percorso di astrazione che ha coinvolto molti enti geometrici nel XX secolo, come le varietà algebriche e gli spazi topologici.
La rappresentazione "intrinseca" descrive le proprietà geometriche della varietà "dall'interno": non c'è bisogno di "uscire" dalla varietà per parlare di geodetiche, distanza, curvatura. Questa astrazione è molto utile ad esempio in relatività generale, perché permette di descrivere l'universo dall'interno, senza la creazione artificiale di un "contenitore più grande".
La rappresentazione intrinseca descrive le proprietà della varietà che non dipendono dall'ambiente in cui questa è raffigurata. Si definiscono varietà più complesse come la bottiglia di Klein (una superficie, cioè una varietà di dimensione 2) senza l'ausilio di uno spazio che le contenga.
Curve e superfici nello spazio
[modifica | modifica wikitesto]Lo studio delle curve e superfici nello spazio tridimensionale ha avuto una posizione predominante nella geometria differenziale fino a tutto il XIX secolo. Il comportamento di una curva nello spazio (e più generalmente in uno spazio euclideo con un qualsiasi numero di dimensioni) è descritto dal sistema di Frenet: un sistema di riferimento che si muove lungo la traiettoria. Le quantità che caratterizzano il modo in cui la curva cambia traiettoria sono le curvature: in 3 dimensioni le curvature sono due, chiamate semplicemente curvatura e torsione.
Tensori e curvatura
[modifica | modifica wikitesto]La curvatura di una varietà differenziabile è codificata tramite un oggetto matematico molto complesso, il tensore. Un tensore è un oggetto che generalizza la matrice da 2 a più dimensioni, molto utile per definire una struttura su una varietà. Il tensore che definisce la curvatura della varietà è il tensore di Riemann. Una versione semplificata di questo è il tensore di curvatura di Ricci. Il calcolo tensoriale fornisce numerosi strumenti per manipolare i tensori.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Abate, F. Tovena, Geometria Differenziale, Springer, 2011, ISBN 978-88-470-1919-5.
- G. Gentili, F. Podestà, E. Vesentini, Lezioni di Geometria Differenziale, Torino, Bollati Boringhieri, 1995, ISBN 978-88-339-5556-8.
- Edoardo Sernesi, Geometria 2, Torino, Bollati Boringhieri, 1994, ISBN 978-88-339-5548-3.
- Luigi Bianchi, Lezioni di geometria differenziale, 3 vol., Pisa, Enrico Spoerri, 1903-1922. URL consultato il 22 novembre 2021.
- Arrigo Amadori (2009): Il viaggio perfetto - come diventare esploratori di superfici, [1]
- (EN) George Salmon, A treatise on the analytic geometry of three dimensions, Dublin, Hodges-Smith, 1862. URL consultato il 22 novembre 2021.
- (EN) Luther Pfahler Eisenhart A treatise on the differential geometry of curves and surfaces (Boston: Ginn & co., 1909)
- (EN) Barrett O'Neill (1997): Elementary differential Geometry, 2nd edition, Academic Press, ISBN 0-12-526745-2
- (EN) Peter Petersen (1997): Riemannian Geometry, Springer, ISBN 0-387-98212-4
- (EN) Richard W. Sharpe (1997): Differential geometry. Cartan's Generalization of Klein's Erlangen Program, Springer, ISBN 0-387-94732-9
- (EN) Jürgen Jost (1998): Riemannian Geometry and Geometric Analysis, 2nd edition, Springer, ISBN 3-540-63654-4
- (FR) Gaston Darboux Cours de Géometrie[collegamento interrotto] (Parigi: Gauthier-Villars, 1894-1917)
- (FR) Gaston Darboux Leçons sur la théorie générale des surfaces et les applications géométriques du calcul infinitésimal (4 vols.) (Paris: Gauthier-Villars, 1887-1896)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Varietà (geometria)
- Varietà differenziabile
- Topologia differenziale
- Geometria algebrica
- Geometria complessa
- Luigi Bianchi
- Tullio Levi-Civita
- Gregorio Ricci Curbastro
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla geometria differenziale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jeremy Gray, La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria differenziale, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
- Shoshichi Kobayashi, Geometria differenziale, in Enciclopedia del Novecento, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975-2004.
- (EN) David W. Henderson, differential geometry, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Eric W. Weisstein, Geometria differenziale, su MathWorld, Wolfram Research.
- (EN) Geometria differenziale, su Encyclopaedia of Mathematics, Springer e European Mathematical Society.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 21328 · LCCN (EN) sh85054146 · GND (DE) 4012248-7 · BNF (FR) cb133188233 (data) · J9U (EN, HE) 987007565328605171 · NDL (EN, JA) 00560656 |
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