Gaetano Campanile Mancini

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Gaetano Campanile Mancini (Napoli, 26 giugno 1868Roma, 25 luglio 1942[1]) è stato un giornalista, sceneggiatore e regista italiano, padre di Achille Campanile.

Figlio di Achille Campanile senior e di Elena Mancini, di origini casertane[2] dopo la laurea in lettere e giurisprudenza iniziò a collaborare con Il Mattino e poi a La Tribuna, dove svolse attività di resocontista parlamentare dopo essere stato corrispondente da Tunisi per un periodo.

A partire dal 1917 si dedicò al cinema, dapprima per la Tiber Film, e poi per la Palatino Film come soggettista e sceneggiatore. Fu anche regista di un solo film. Era sposato con Clotilde Fiore, di origini toscane, della quale rimase vedovo nel 1924. Dei suoi cinque figli, oltre ad Achille, anche Vincenzo, con il nome Vincenzo Rovi, fu sceneggiatore cinematografico tra il 1941 e il 1952 per una quindicina di pellicole. Il quarto figlio, Isidoro (1902-1924), sottotenente di artiglieria, morì tragicamente a 22 anni cadendo da una scala mentre cambiava una lampadina, fratturandosi la base cranica.

Sceneggiatore

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  1. ^ Sisto Sallusti, Gaetano Campanile Mancini, su Treccani. URL consultato il 2 maggio 2023.
  2. ^ Achille Campanile: Le origini, su Campanile.it. URL consultato il 2 maggio 2023.

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