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Frasso Sabino

Coordinate: 42°13′47″N 12°48′17.89″E
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Frasso Sabino
comune
Frasso Sabino – Stemma
Frasso Sabino – Veduta
Frasso Sabino – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Amministrazione
SindacoMatteo Ippoliti (lista civica Fontana) dall'08-06-2024
Territorio
Coordinate42°13′47″N 12°48′17.89″E
Altitudine412 m s.l.m.
Superficie4,39 km²
Abitanti729[1] (31-1-2022)
Densità166,06 ab./km²
FrazioniOsteria Nuova
Comuni confinantiCasaprota, Monteleone Sabino, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Poggio San Lorenzo
Altre informazioni
Cod. postale02030
Prefisso0765
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT057030
Cod. catastaleD785
TargaRI
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 115 GG[3]
Nome abitantifrassaroli
Patronosan Pietro in Vincoli
Giorno festivo23 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Frasso Sabino
Frasso Sabino
Frasso Sabino – Mappa
Frasso Sabino – Mappa
Posizione del comune di Frasso Sabino nella provincia di Rieti
Sito istituzionale

Frasso Sabino (U Fràssu in dialetto sabino[4]) è un comune italiano di 729 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio.

Geografia fisica

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Frasso Sabino sorge a 412 metri di altezza sul livello del mare, sulle propaggini meridionali dei monti Sabini. Nel territorio comunale nasce il fiume Farfa e sulla riva sinistra l'abitato. In località Le Capore sgorgano le sorgenti del fiume Farfa, l’antico Fabaris di Virgilio[5], riportato anche con la variante locale Farfar[6]. Il toponimo Capore deriva dal latino caput (così come quello di Caporio, presso le sorgenti del Peschiera).

Classificazione climatica: zona E, 2115 GR/G Il paese è particolarmente ricercato per la villeggiatura, in quanto il clima fresco e asciutto è molto apprezzato durante i mesi estivi.

È convinzione diffusa che il nome derivi dall'abbondanza dei frassini che circondavano il paese, benché oggi non ve ne sia quasi più traccia. Altre fonti vorrebbero il nome derivante dal latino "fraxum", posto di guardia, oppure dal fragoroso rumore delle sorgenti del fiume Farfa, che scorrono "fra i sassi" ed il cui suono è tuttora udibile. Il paese ha origini molto antiche, appartenendo all'abbazia di Farfa fin dalla fine del X secolo. La prima apparizione è infatti del 955 sul "Regestum Farfense", dove viene registrato che Sindari e Gauderisio donano all'abbazia terre "locus ubi dicitur ad Frassum". Successive citazioni compaiono nel corso di tutto l'XI secolo. Quindi il castello passò nelle mani della famiglia Brancaleoni e, successivamente ai Cesarini. Nel XVII secolo divenne proprietà degli Sforza Cesarini. Il castello passò poi alla Camera Apostolica ed in seguito allo Stato Pontificio. Infine venne annesso al Regno d'Italia.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR dell'11 settembre 2001.[7]

«D'azzurro, al frassino di verde, fustato al naturale, nodrito nel monte all'italiana di tre colli, d'argento, fondati in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture militari

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Castello Sforza Cesarini

Il castello, detto "Sforza Cesarini" dal nome della famiglia che più a lungo ne detenne il possesso. Oggetto di un recente restauro, il castello ha subito nei secoli numerose modifiche. L'edificio odierno si sviluppa su una precedente struttura e la presenza di beccatelli induce a datare la torre tra il XIV ed il XV secolo. Attualmente il castello ospita abitazioni private ed è sede, nel mese di agosto, della manifestazione concertistica "Frasso Musica".

Aree archeologiche

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Sul territorio comunale sono degne di menzione tre tombe di epoca romana, chiamate localmente “i Torracci". Particolarmente interessante è la Grotta dei Massacci, tomba monumentale di grandi dimensioni situata nel territorio di Osteria Nuova, frazione corrispondente alla stazione romana Ad Novas della via Salaria.

Grotta dei Massacci

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La Grotta dei Massacci è una tomba monumentale del II secolo a.C. situata all'interno di un casale del Settecento nel territorio dell'Osteria Nuova, all'interno del comune di Frasso Sabino. È un grande monumento funerario costruito sovrapponendo enormi blocchi di calcare senza l'utilizzo di malta o altri leganti, attribuito all'antica e potente famiglia di proprietari terrieri dei Bruttii Praesentes. Il monumento presenta forma di thòlos, con un lungo corridoio in travertino locale che sbocca nella tomba vera e propria, una stanza di forma quadrata con volta a crociera.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT[9] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 117 persone (15,75%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Scorcio del paese

Frasso Sabino ospita numerose manifestazioni culturali nel corso dell'anno, organizzate dalla Pro Loco. Il 5 gennaio c'è la "Pasquarella", canti popolari natalizi in giro per il paese. Nel mese di febbraio, durante la domenica di Carnevale, si svolge la sfilata allegorica della "Pantasima", grande pupazzo che viene bruciato nella piazza del paese per simboleggiare la fine dell'anno passato.

Nel mese di agosto ha luogo la manifestazione concertistica "Frasso Musica", giunta nel 2024 alla 34ª edizione. Durante la manifestazione si alternano concerti di musica classica, lirica e folk.[10] Sempre ad agosto, in occasione dei festeggiamenti dedicati al patrono San Pietro in Vincoli, si tiene la processione e la sfilata del "Canestro".

Particolarmente apprezzata è la manifestazione "Sfilata Frasso", sfilata di moda con abiti prodotti con materiale riciclato nata nel 2013 e premiata da Legambiente. Nel mese di ottobre il paese ospita "Frasso in Ottobre", rassegna gastronomica e culturale dedicata al prodotto tipico.

Frasso Sabino ospita nel suo territorio la Fiera di Osteria Nuova, importante mercato mensile di merci e bestiame istituito con Decreto Prefettizio nel 1955. La fiera si svolge ogni prima domenica del mese e vede ogni volta la partecipazione di trecento espositori ed oltre 15000 visitatori. È possibile acquistare prodotti del settore merceologico, alimentare, animali di bassa corte, bovini, ovini, equini e suini. In concomitanza con il mercato merceologico e boario si svolge anche il mercato agricolo di vendita diretta "La Piazza del Contadino", che porta a Frasso Sabino produttori ed artigiani che vendono direttamente i propri prodotti.

Infrastrutture e trasporti

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Frasso si raggiunge con una breve diramazione della strada provinciale n. 42 "Mirtense", la strada che lo collega da un lato a Poggio Mirteto e Montopoli e dall'altro a Osteria Nuova e alla Salaria.

La Strada statale 4 Via Salaria è l'arteria di maggiore importanza, che collega il comune a Roma e al capoluogo Rieti.

Amministrazione

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Nel 1923 passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Frasso Sabino passa a quella di Rieti.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2014 2019 Antonio Statuti lista civica Sindaco
2019 2024 Quirino Bonaventura lista civica Sindaco
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 286, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Virgilio, Eneide, VII, 715: "Qui Tiberim Fabarimque bibunt". Da menzionare anche la variante Farfarus riportata da Ovidio (Metamorfosi, XIV, 351): "Amoenae Farfarus umbrae".
  6. ^ Vibio Sequestre, 67: "Flumina. Fabaris, Sabinorum; is Farfar corrupte dicitur". Anche secondo Servio "Fabarim quem dicit … per Sabinos transit et Farfarus dicitur"
  7. ^ Frasso Sabino, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 giugno 2024.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 18 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  10. ^ Frasso Musica, musica in Festival a Frasso Sabino, su visitlazio.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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