François Marchand

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Tomba di Francesco I e di Claudia di Francia, basilica di Saint-Denis.

François Marchand (Orléans, 1500Parigi, 1551) è stato uno scultore francese.

San Paolo prigioniero, dall'abbazia di Saint-Père-en-Vallée a Chartres, ora al Museo di belle arti di Chartres

Dai documenti storici si può dedurre che François Marchand ebbe una carriera feconda e raggiunse una buona notorietà, al punto da poter essere accostato ad altri scultori famosi, quali Pierre Bontemps (1507-1568) e Germain Pilon (1537-1590).[1]

Marchand aderì a quel movimento stilistico orientato verso l'Italia, il Rinascimento e il manierismo, diffusosi in Francia grazie all'arrivo di numerosi artisti italiani, invitati da Francesco I di Francia,[1]anche se per il drappeggio seguì lo stile classico,[2]e la personalità dello scultore risultò complessivamente piuttosto marcata,[3]dato che miscelò queste tendenze alla tradizionale eleganza lineare.[4]

La sua fama è dovuta alla decorazione del coro della cattedrale di Chartres, come successore dal 1542 di Jehan Soulas (-1542), scultore che si caratterizzò per un'opera di precisione pittorica e per i retables quattrocenteschi.[1][2][4] Invece Marchand realizzò due bassorilievi in pietra con la Presentazione di Gesù nel Tempio e la Strage degli Innocenti.[1]

In precedenza, nel 1541, Marchand aveva lavorato per l'altare maggiore e l'ambone della abbazia di Saint-Père-en-Vallée, vicino a Chartres, realizzando opere in alabastro e pietra, raffiguranti episodi degli Atti degli Apostoli, tra i quali la Guarigione di un posseduto, San Paolo sulla via di Damasco, La morte di Anania, San Pietro e san Giovanni guariscono l'impotente, La liberazione di san Pietro, La morte di san Pietro (resti di questa decorazione si trovano nel Museo del Louvre, nella chiesa di Saint-Pierre-en-Vallée e nel Museo di belle arti di Chartres);[1] inoltre nel 1542 lavorò al restauro della statua di Giovanna d'Arco a Orléans.[2][5]

Dal 1548 collaborò con Pierre Bontemps, Germain Pilon, Ponce Jacquio, François Carmoy, sotto la guida di Philibert Delorme, alla realizzazione della tomba di Francesco I e Claudia di Francia nella basilica di Saint-Denis.[2] La documentazione dei contratti permette di attribuire a Marchand alcune opere eseguite, come La sepoltura di Francesco I e la raffigurazione di Louise, figlia del defunto re, che morì all'età di tre anni; lo stile manieristico e l'esecuzione semplice dell'opera tendono ad attribuire a Bontemps una parte principale del lavoro.[1][4]

Le opere di Marchand si conservano, tra l'altro, a Parigi, nelle École des beaux-arts, al Museo del Louvre e a Chartres.[3]

  1. ^ a b c d e f le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 257.
  2. ^ a b c d (FR) François Marchand, su cathedrale-chartres.fr. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  3. ^ a b François Marchand, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  4. ^ a b c Marchand, François, su sapere.it. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  5. ^ (FR) Relief du jubé de l'église Saint-Père de Chartres, su cartelfr.louvre.fr. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  • (FR) Michèle Beaulieu, Pierre Bontemps et le tombeau de François I, in Etudes d'histoire de l'art offertes à Jacques Thirion des premiers temps chrétiens au XXe siècle, Parigi, École des Chartes, 2001.
  • (FR) Michèle Beaulieu, Pierre Bontemps et les Cousin Père et Fils, artistes sénonais de la Renaissance, in Mélanges d'histoire, d'histoire de l’art et d'archéologie offerts à Jacques Stiennon à l’occasion de ses vingt-cinq ans d’enseignement à l'Université de Liège, 1982, pp. 35-48.
  • (FR) Fernand de Mély, Jehan Soulas, au Louvre et à la cathédrale de Chartres, Réunion des sociétés savantes des départements à la Sorbonne. Section des beaux-arts, Ministère de l'instruction publique, 1889.
  • (FR) G. Duby e J.-L. Daval, La Sculpture de l'Antiquité au xxe siècle, Taschen, 2005.
  • (FR) François Jouanneaux, Le tour du chœur de la cathédrale de Chartres, AREP Centre éditions, 2000.
  • (FR) Maurice Roy, Artistes et monuments de la Renaissance en France, in Journal des Savants, n. 7, Parigi, Champion, 1929, pp. 309-314.
  • (FR) Patrick Weber, Histoire de la sculpture : De l'Antiquité à nos jours, Coll. Librio, 2008.

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