Coordinate: 45°57′44.83″N 10°38′51.51″E

Forte Corno

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Disambiguazione – Se stai cercando la fortezza italiana presso il Passo del Tonale, vedi Forte Corno d'Aola.
Forte Corno
Werk Corno
Fortificazioni austriache al confine italiano
Ubicazione
StatoAustria-Ungheria
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
CittàValdaone, Trento
Coordinate45°57′44.83″N 10°38′51.51″E
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Forte Corno
Informazioni generali
TipoFortezza
Altezza1068 m
Costruzione1890-1892
Primo proprietarioImperial regio Esercito
Condizione attualerestaurato
Proprietario attualecomune di Praso
Informazioni militari
UtilizzatoreImpero austro-ungarico
Armamento6 cannoni tipo M/80
3 obici
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Il forte Corno (in tedesco: Werk Corno) è una fortezza austro-ungarica. Il forte appartiene allo "Sbarramento di Lardaro" del "Subrayon III" del grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.

Immagine del forte nel 1914

La fortezza fu costruita negli anni dal 1890 al 1892 secondo lo stile di Vogl, è situata in valle del Chiese, nel Trentino sud occidentale nel comune catastale di Praso (ora frazione di Valdaone). Lo scopo dello sbarramento fortificato di Lardaro era quello di impedire un'eventuale avanzata del Regio esercito italiano nella regione del Tirolo. Il forte controllava dall'alto la Val Giudicarie agendo da tenaglia con il forte Cariola costruito sul versante opposto della valle (di cui oggi ne rimane solamente un rudere)[1].

Il forte ha una volumetria di 18.000 metri cubi, 53 vani e si sviluppa su sei livelli seguendo l'orografia ed il profilo dello sperone roccioso sul quale e costruito.

Durante la seconda guerra mondiale il forte fu ed utilizzato come postazione per mitragliatrici[1].

Nel 2007 il comune di Praso, impiegando 1,5 milioni di euro, ha provveduto al restauro conservativo del manufatto, che è tra i più significativi esempi dell'architettura militare dei fine Ottocento[2].

Il forte era armato con sei cannoni tipo M/80 su affusto da fortezza e tre obici per tiri ravvicinati. Era quindi dotato di cupole girevoli di acciaio e di corazze per cannoni in seguito asportate.

Fu disarmato ancora prima dello scoppio della prima guerra mondiale in quanto obsoleto e superato e l'armamento fu trasferito in caverna presso la località Peschiera, nome della montagna soprastante al forte.

  1. ^ a b Descrizione del forte, su visitchiese.it. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2010).
  2. ^ Werk Corno 2007

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