Vai al contenuto

Forte Baraccone

Coordinate: 44°17′40.88″N 8°20′11.54″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Forte Baraccone
Vista d'insieme
Ubicazione
StatoRepubblica di Genova
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneLiguria
CittàAltare (Italia)
Coordinate44°17′40.88″N 8°20′11.54″E
Mappa di localizzazione: Italia
Forte Baraccone
Informazioni generali
Tipofortezza
Termine costruzionefine XVIII secolo
Informazioni militari
Funzione strategicaPresidio del territorio
vedi sezione Note
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Il Forte Baraccone è un edificio difensivo che si trova sulle Prealpi Liguri, in provincia di Savona.

Il forte con, sullo sfondo, il monte Baraccone

La costruzione del forte è legata a una storica inimicizia tra gli abitanti del comune di Quiliano, collocato a ridosso della costa ligure, e quelli di Altare, che si trova invece in alta Val Bormida. Mentre Quiliano apparteneva alla Repubblica di Genova Altare fu feudo monferrino e poi sabaudo. Tra i due paesi esisteva infatti un contenzioso per lo sfruttamento dei boschi della zona, così che la Repubblica di Genova, per evitare scontri, costruì la fortezza del Baraccone, nella quale risiedeva un piccolo presidio armato.[1] Dal forte prese il nome la sovrastante montagna. L'azione di interdizione venne meno durante le guerre napoleoniche, e gli scontri nel 1799 ripresero con particolare violenza. Il 26 febbraio di quell'anno una vera e propria battaglia contrappose centinaia di combattenti, con i quilianesi guidati dal capitano Giuseppe Maria Bonelli.[2]

Descrizione del forte

[modifica | modifica wikitesto]
Dettaglio delle feritoie
L'interno del forte

Il forte è collocato sullo spartiacque padano/ligure, a 669 m s.l.m.[3], poco a sud-ovest del Colle del Baraccone. Si trova in comune di Altare, nei pressi del confine con quello di Quiliano. L'edificio fortificato è a pianta grossomodo rettangolare; al suo interno sono presenti varie volte a botte. Alcune feritoie in laterizio ne facilitavano la difesa con le armi da fuoco. Oggi il forte risulta in stato di abbandono[4], con alcune delle murature e parte delle strutture interne crollate.

A fianco dell'edificio, sullo sterrato che corre nei pressi del crinale, transita l'Alta Via dei Monti Liguri.[5]

  1. ^ Sabrina Rossi, Un forte contro le liti per la legna, su quilianonline.it, Quilianonline, 17 ottobre 2020. URL consultato il 5 maggio 2021.
  2. ^ AA.VV, Atti e memorie della Società savonese di storia patria, Società savonese di storia patria, 1967, pp. 174-175, ISBN non esistente. URL consultato il 4 maggio 2021.
  3. ^ Carta tecnica regionale, scala 1:25.000.
  4. ^ AA.VV., Liguria, Touring club italiano, 1933, p. 167, ISBN non esistente. URL consultato il 29 aprile 2021.
  5. ^ AA. VV., Alta Via dei Monti Liguri, Genova, Galata, 2015, pp. 122-124, ISBN 9788895369433. URL consultato il 29 aprile 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]