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Ferdinando d'Aragona, duca di Montalto

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Ferdinando d'Aragona
Ritratto di Ferdinando d'Aragona, 1657, Juan Ayerbe, collezione privata[1]
Duca di Montalto
Conte di Belcastro
Stemma
Stemma
In carica27 maggio 1507 -
27 novembre 1542
Predecessorecarica creata
SuccessoreAntonio
Nome completoFerdinando d'Aragona Caracciolo (o per altri Guardato)
Altri titoliBarone di Cropani e Zagarise
Morte27 novembre 1542
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco di Paola, Montalto Uffugo
DinastiaTrastámara-Napoli
PadreFerdinando I di Napoli
MadreDiana Guardato o Giovannella Caracciolo
ConsorteCaterina Castellana de Cardona
FigliMaria
Giovanna
Antonio
ReligioneCattolicesimo

Ferdinando d'Aragona, detto anche Ferrante d'Aragona (... – 27 novembre 1542), era figlio illegittimo di Ferdinando I di Napoli, fu duca di Montalto e militare del XVI secolo.

Figlio naturale del sovrano Ferrante d'Aragona, e della sua concubina Giovannella Caracciolo,[2] (per altri di Diana Guardato[3]), ignoti sono il luogo e la data di nascita.

Il padre, preoccupato di dare anche ai numerosi figli bastardi da lui generati una posizione economica agiata, a Ferdinando donò la baronia di Nicastro, con Policastro Calabro, confiscati a Luigi Caracciolo, nel gennaio e par decretto di 30 settembre 1480 e le contee di Arena e Stilo e la baronia di San Giovanni, tutti feudi confiscati a nobili francofili, nel 1483,[4] in Calabria, terre che erano state confiscate a Nicola di Haremsdin, per aver questi parteggiato per Giovanni II di Lorena, nemico del Re di Napoli.[4] In seguito, il padre lo nominò luogotenente generale in Calabria.[4] Ha perduto il 1494 la baronia di Nicastro e le contee di Arena e Stilo, confiscati per Carlo VIII di Francia, che sono ritornate ai loro primitivi proprietari, rispettivamente la baronia a Marco Antonio Caracciolo il 20 febbraio 1496, confermato il 1505, e le contee a Giovanni Francesco Conclubet il 1496, che in questa occasione aveva sostenuto la causa aragonese.

Qualche anno dopo, lo stesso monarca cancellò questa donazione, apparentemente a causa delle lamentele che i vassalli di quelle terre gli avevano riferito dei maltrattamenti inflitti loro dagli ufficiali nominati da Ferdinando. Tuttavia, la regina consorte Giovanna, vedova del Re di Napoli, gli restituì quei domini, la baronia di San Giovanni, nel 1500, e esclusa Policastro Calabro, che fu ceduto nel 1496 ai Carafa conti di Santa Severina.[4] L'Aragona incrementò il proprio patrimonio feudale nel 1497 con l'acquisto della terra calabra di Cariati per la quale ricevette l'investitura a titolo di duca, e di quelle campane di Albanella, Alvignanello e Campagna.[4][5] Successivamente però, nel 1507, questi domini gli furono tolti dal re Ferdinando II d'Aragona, che li assegnò a Roberto Sanseverino dei principi di Salerno, poiché appartenuti all'antenato Giovan Francesco, a cui erano stati confiscati alla venuta dei Francesi. Ha ricevuto la baronia di Pietrapaola e la contea di Caiazzo il 15 giugno 1501. La contea di Caiazzo fu ceduta a Roberto Ambrosio Sanseverino nelle capitolazioni d'Atripalda il 1505.

Rimasto comunque fedele alla Casa Reale anche dopo l'insediamento al trono degli Asburgo, la sua importanza nel contesto dell'aristocrazia napoletana crebbe grazie ai suoi intrecci matrimoniali: sposò dapprima Anna Sanseverino, figlia di Bernardino, principe di Bisignano, del quale rimase presto vedovo, ed in seguito Castellana de Cardona, figlia di Raimondo, duca di Somma, dalla quale ebbe i figli Maria, Giovanna e Antonio. Per risarcirlo della perdita di quei feudi, il Re di Napoli gli assegnò il castello e la terra di Montalto, per il quale il 27 maggio 1507 ricevette investitura del titolo di duca. Intorno a questa data, ha acquistato la baronia di Motta San Giovanni e la signoria di Petralia Sottana e Petralia Soprana. Nel 1529, il re Carlo V d'Asburgo, gli assegnò delle case confiscate in Napoli al ribelle Giovanni di Buccino e lo nominò luogotenente generale del Regno di Napoli.[5] Nel 1541, comprò la contea di Belcastro e le baronie di Cropani e Zagarise dal genero Alfonso d'Avalos, marchese del Vasto, marito della figlia Maria.[6]

Morì nel 27 novembre 1542 e fu sepolto nella Chiesa di San Francesco di Paola di Montalto.

Dal matrimonio con Caterina Castellana de Cardona nacquero tre figli:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ferran I, re d'Aragona e Sicilia Juan I, re di Castiglia e León  
 
Elionor d'Aragó i de Sicília  
Alfons V, re d'Aragona e Napoli  
Leonor de Alburquerque Sancho, conte d'Alburquerque  
 
Beatriz de Portugal  
Ferran I, re di Napoli  
Enrico Carlino  
 
 
Gueraldona Carlino  
Isabella Carlino  
 
 
Ferdinando d'Aragona, duca di Montalto  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  1. ^ https://revistas.uam.es/anuario/article/download/9320/9550/20867
  2. ^ Camillo Minieri Riccio, Catalogo di mss. della (sua) biblioteca, 1868.
  3. ^ Arturo Bascetta e Sabato Cuttrera, Amanti e bastardi di re Ferrante il Vecchio, pp. 15-33.
  4. ^ a b c d e (ES) A. Franco Silva, EL DUCADO DE MONTALTO - NOTAS SOBRE LOS SEÑORIOS ITALIANOS DE MEDINA SIDONIA (PDF), su hmedieval.ugr.es. URL consultato il 27 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2018).
  5. ^ a b (CA) Ferran d’Aragó (XML), su enciclopedia.cat. URL consultato il 28 luglio 2018.
  6. ^ S. Marinozzi, G. Fornaciari, Le mummie e l'arte medica nell'evo moderno, Università La Sapienza, 2005, nota 18, p. 320.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Duca di Montalto Successore
(nuovo titolo) 1507 - 27 novembre 1542 Antonio d'Aragona e Folch de Cardona

Predecessore Conte di Belcastro Successore
Alfonso III d'Avalos, I Conte di Belcastro 1541 - 27 novembre 1542 Antonio d'Aragona Folch de Cardona, III Conte di Belcastro

Predecessore Barone di Cropani Successore
Alfonso III d'Avalos, I Barone di Cropani 1541 - 27 novembre 1542 Antonio d'Aragona Folch de Cardona, III Barone di Cropani

Predecessore Barone di Zagarise Successore
Alfonso III d'Avalos, I Barone di Zagarise 1541 - 27 novembre 1542 Antonio d'Aragona Folch de Cardona, III Barone di Zagarise