Ercole d'Este (1470-1523)
Ercole d'Este | |
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Signore di San Martino | |
In carica | 1507-1523 |
Predecessore | Sigismondo I d'Este |
Successore | Sigismondo II d'Este |
Nascita | 1470 c. |
Morte | Castellarano, 20 ottobre 1523 |
Dinastia | Este di San Martino |
Padre | Sigismondo I d'Este |
Madre | Cecilia Rachesi |
Consorte | Angela Sforza |
Figli | Sigismondo Lucrezia |
Religione | Cattolicesimo |
Ercole d'Este (1470 c. – Castellarano, 20 ottobre 1523[1]) figlio di Sigismondo I d'Este. 1º Conte di Corteolona, 2º Signore di San Martino in Rio, Campogalliano e Castellarano. Signore del Vicariato di Belgioioso.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ercole nacque nel 1470 circa; figlio naturale di Sigismondo d'Este, che questi ebbe con Cecilia di Rachesi da Rezo[2], sarà legittimato nell'agosto del 1493.
Nel febbraio 1490 insieme al padre Sigismondo, allo zio, duca di Ferrara Ercole I d'Este e a diversi membri della famiglia estense è a Mantova per il matrimonio della cugina Isabella d'Este con Francesco II Gonzaga. Viene citato nel viaggio di ritorno sulle Croniche del Caleffini: "Come el duca vene da noze da Mantua - Marti(10) a dì 23 de febraro, che fu Carnevale et vizilia de san Mathia apostolo, arrivo in Ferrara che veniva da Mantua, lo illustrissimo signore duca de Ferrara et figlioli, et messer Rainaldo da Este predicto, et messer Hercule figliolo de lo illustre messer Sigismondo da Este predicto, cioè suo fiolo et de la Cecilia di Rachesi da Rezo"[2].
Il 25 gennaio 1491 sposa Angela Sforza, figlia di Carlo Sforza e di Bianca Simonetta; il padre della moglie era figlio illegittimo del duca di Milano Galeazzo Maria.[3]
Il 24 dicembre 1493 il duca Gian Galeazzo Maria Sforza ascrisse Ercole d'Este alla cittadinanza di Milano, Pavia e Lodi[4].
Il Duca di Milano gli concesse, sul finire del XV secolo, il titolo di conte di Corteolona e di Signore del Vicariato di Belgioiso; questi territori provenivano dall'eredità di Angelo Simonetta, avo di Angela Sforza[5].
Il Vicariato di Belgioioso già nel 1450, all'atto dell'infeudazione al Simonetta e con sostanziale e quasi completa continuità territoriale nel XVI secolo, comprendeva: Beatico, Canlepre, Cascina Melana, Corteolona, Costa dei Nobili, Filighera, Genzone, Miradolo Terme, Monte, Monteleone, Montesano, Monsico, Ospedaletto, Pieve Porto Morone, Pissarello, San Zenone al Po, Spessa, Spissia Soprana cum Rubarello, Torre de' Negri, Torre Selvatica, Vaccarizza, Zerbo, Zoiosa[6].
Ercole d'Este, ricoprendo incarichi di carattere militare ed avendo ottenuto investitura del vasto Vicariato di Belgioioso con i territori di Corteolona, Filighera e Corte Sant'Andrea nella Bassa Pavese, sposterà di fatto il punto di riferimento del ramo degli Este di San Martino maggiormente verso il Ducato di Milano, rispetto al natio Ducato di Ferrara[7].
Nel 1507, alla morte del padre, gli succede nel titolo di Signore di San Martino e giurisdizioni annesse; tuttavia dovranno passare tre anni e soltanto nel 1510 abbandonò lo stato milanese per rientrare nei suoi territori[8].
Nel 1510 venne nominato Governatore di Modena; incarico che ricoprì fino al 1511, anno in cui fu costretto a fuggire da Modena a seguito dell'occupazione della città da parte delle truppe pontificie di Papa Giulio II. Ercole si ritirerà a Castellarano[8].
Mori nel 1523 a Castellarano[9]; gli succederà il primogenito ed unico figlio maschio Sigismondo.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Sposò Angela Sforza, dalla quale ebbe due figli:
- Sigismondo II (†1561), 1º Marchese di Borgomanero e Porlezza, 3º Signore di San Martino in Rio, Campogalliano e Castellarano, 2º Conte di Corteolona e Signore del Vicariato di Belgioioso;
- Lucrezia (? - dopo il 1549[10]), sposò nel 1514 Manfredo II da Correggio, conte sovrano di Correggio e conte del Sacro Romano Impero.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Alberto V d'Este, marchese di Ferrara e Modena | Obizzo III d'Este, signore di Ferrara | ||||||||||||
Lippa Ariosti | |||||||||||||
Niccolò III d'Este, marchese di Ferrara, Modena e Reggio | |||||||||||||
Isotta Albaresani | Alberto Albaresani | ||||||||||||
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Sigismondo I d'Este, I signore di San Martino | |||||||||||||
Tommaso III di Saluzzo, marchese di Saluzzo | Federico II di Saluzzo, marchese di Saluzzo | ||||||||||||
Beatrice di Ginevra | |||||||||||||
Ricciarda di Saluzzo | |||||||||||||
Marguerite de Pierrepont | Ugo II de Pierrepont | ||||||||||||
Blanche de Coucy | |||||||||||||
Ercole d'Este, II signore di San Martino | |||||||||||||
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Cecilia Rachesi | |||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Paolo Carta, Paola Moreno, Deux lettres inédites de Francesco Guicciardini à Angela Sforza. Édition critique et commentaire, in Langages, politique, histoire. Avec Jean-Claude Zancarini, ENS Éditions, 2015, p.199
- ^ a b Ugo Caleffini, Croniche 1471-1494, a cura di Franco Cazzola, Serie Monumenti - Volume XVIII, Ferrara, Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria, 2006, p. 753, ISSN 0392-0313 .
- ^ Ugo Caleffini, Croniche 1471-1494, a cura di Franco Cazzola, Serie Monumenti - Volume XVIII, Ferrara, Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria, 2006, pp. 853-854, ISSN 0392-0313 .
- ^ Claudio Donati, Una famiglia lombarda tra XVI e XVIII secolo: gli Este di San Martino e i loro feudi, in Archivi Territori Poteri in area estense (Secc. XVI-XVIII) - a cura di Euride Fregni, Bulzoni Editore, 1999, p. 440.
- ^ Vicariato di Belgioioso, su viqueria.com.
- ^ Vicariato di Belgiooso, su viqueria.com.
- ^ Claudio Donati, Una famiglia lombarda tra XVI e XVIII secolo: gli Este di San Martino e i loro feudi, in Archivi Territori Poteri in area estense (Secc. XVI-XVIII) - a cura di Euride Fregni, Bulzoni Editore, 1999, pp. 439-440.
- ^ a b Clinio Cottafavi, San Martino in Rio - Ricerche storiche, Atesa Editrice, 1885, p. 49.
- ^ Mauro Severi, San Martino in Rio. La Collegiata e la facciata del Piermarini, Silvana Editoriale, 2017, p. 25.
- ^ Vincenzo Davolio, Memorie istoriche di Novellara e de' suoi principi. Volume 1, 1825, pp.169-173.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ugo Caleffini, Croniche 1471-1494, Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria. Serie Monumenti - Volume XVIII, Ferrara, 2006.
- Luciano Chiappini , Gli Estensi: mille anni di storia, Corbo, Ferrara, 2001.
- Clinio Cottafavi, San Martino in Rio. Ricerche storiche (dal 1050 al 1859), Reggio Emilia, 1885.
- Claudio Donati, Una famiglia lombarda tra XVI e XVIII secolo: Gli Este di San Martino e i loro feudi, in Fregni Euride (a cura di), Archivi territori poteri in area estense (secc. XVI-XVIII), Bulzoni, Roma, 1997.
- Ludovico Antonio Muratori, Delle antichità estensi ed italiane, vol. 2, Arnaldo Forni, Sala Bolognese, 1984.
- Fabio Pederzoli, San Martino in Rio. Il feudo dei "veri" estensi, in Quaderni del Ducato, Le piccole capitali delle terre estensi, Terra e Identità, Modena, 2020.
- Mauro Severi, La rocca cuore di San Martino, in Ugo Bellocchi (a cura di), San Martino in Rio. Vicende e protagonisti, Comune di San Martino in Rio, Tecnostampa, Reggio Emilia, 1984.
- Mauro Severi, La Collegiata e la facciata del Piermarini, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2017.
- Mauro Severi, Una capitale estense. San Martino e la sua rocca. Storia e restauri, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2022.
- Giuseppe Trenti , Angelo Spaggiari, Gli stemmi estensi ed austro-estensi: profilo storico, Aedes Muratoriana, Modena, 1985.