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Elvira Casazza

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Elvira Casazza fotografata da Mario Nunes Vais

Elvira Casazza, nata Elvira Mari (Ferrara, 16 novembre 1884Milano, 24 gennaio 1965), è stata un mezzosoprano italiano.

Secondo il Dizionario biografico degli italiani, a cavallo fra XIX e XX secolo contribuì a scrivere un "capitolo importante della storia dell'interpretazione operistica", assieme ad altri cantanti quali Tina Poli-Randaccio, Lucia Crestani, Mafalda Favero ecc.[1]

Dopo aver intrapreso i suoi studi a Milano, debuttò nel 1910 a Sanremo nel Il trovatore, poi fu a Venezia e negli Stati Uniti.

Nel suo vasto repertorio ha affrontato tutti i ruoli principali più importanti: La favorita, Amneris in Aida, Eboli nel Don Carlo, Carmen, Ortruda nel Lohengrin, Mignon, Ulrica ne Un ballo in maschera, Werther, La zia principessa in Suor Angelica, poi negli anni della maturità ha aggiunto al suo nutrito repertorio La strega in Hänsel und Gretel, di Margherita ne I quatro rusteghi, e soprattutto Quickly nel Falstaff di Verdi, in cui dava eccezionale sfoggio delle sue note di petto, rotonde e brunite.

Fu interprete delle prime assolute di Debora e Jaele al Teatro alla Scala di Milano nella stagione lirica 1922, I cavalieri di Ekebù di Ildebrando Pizzetti, La via della finestra di Riccardo Zandonai a Pesaro nel 1919, Abul di Napomuceno a Buenos Aires nel 1913, Canossa di Malipiero a Roma nel 1914 e alla prima italiana dell'opera di Richard Strauss La donna silenziosa.

La sua ultima interpretazione fu a Trieste, nel ruolo della madre della Madre nell'opera Louise di Gustave Charpentier.

Dal 1948 si è dedicata all'insegnamento presso il Conservatorio di Pesaro e poi al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.

Vanta alcune registrazioni presso la Fonografia Nazionale Mondial Record (arie e anche alcuni duetti con Giovanni Inghilleri ed Ettore Bergamaschi).

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