Vai al contenuto

Elio Trifari

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Elio Trifari (Napoli, 17 marzo 194518 giugno 2021) è stato un giornalista e scrittore italiano.

Laureato in ingegneria elettronica, tuttavia s'indirizzò ben presto verso il giornalismo sportivo.[1]

Firma di lunga data della Gazzetta dello Sport, per il quotidiano milanese scrisse in primis di atletica leggera,[2] di cui era grande appassionato e di cui curò molti libri e pubblicazioni soprattutto a tema olimpico,[3] oltreché di calcio e ciclismo.[2]

Della Gazzetta fu anche vicedirettore, negli anni della direzione di Candido Cannavò:[3] in questa fase, nel corso degli anni 90 si occupò dapprima della rinascita del magazine della testata, La Gazzetta dello Sport Magazine (1995), in seguito rinominato SportWeek, e poi, per via del suo interesse verso le nuove tecnologie, della conduzione della prima versione del sito web del quotidiano (1997).[3]

Sempre legato alla Gazzetta fu l'impegno, negli ultimi anni di vita, come direttore della "Fondazione Candido Cannavò".[2][3]

  1. ^ Marco Pastonesi, Elio Trifari, l'ExtraTerrestre del giornalismo, su tuttobiciweb.it, 2 aprile 2023.
  2. ^ a b c La scomparsa di Elio Trifari, su fidal.it, 18 giugno 2021.
  3. ^ a b c d Addio a Elio Trifari, vicedirettore Gazzetta e studioso di olimpismo, su gazzetta.it, 18 giugno 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN122068669 · ISNI (EN0000 0000 8056 0454 · SBN TO0V528447 · LCCN (ENn94071814 · GND (DE141478845 · BNF (FRcb167011283 (data) · J9U (ENHE987007411946505171