Eilean Munde
Isola di Eilean Munde Eilean Munde | |
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Veduta dell'isola di Eilean Munde nel Loch Leven | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Mar delle Ebridi Oceano Atlantico |
Coordinate | 56°41′05″N 5°07′46″W |
Geografia politica | |
Stato | Regno Unito |
Nazione | Scozia |
Aree amministrativa | Highland |
Demografia | |
Abitanti | disabitata |
Cartografia | |
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L’Eilean Munde (o Mhunna) è un'isola disabitata[1], la principale di un piccolo complesso di isole all'interno del Loch Leven, vicino Ballachulish. Vi si trova il sito di una cappella costruita da San Fintan Mundus (noto anche come San Fintan Munnu), che arrivò qui da Iona nel VII secolo. La chiesa fu bruciata nel 1495 e ricostruita nel XVI secolo e l'ultima sua funzione si tenne nel luglio del 1653.[2][3] L'isola è anche il sito di un cimitero un tempo utilizzato e gestito dai clan che abitavano l'isola, gli Stewarts di Ballachulish, i MacDonalds di Glencoe e i Cameron di Callart, qui vi riposano anche alcune vittime dello storico massacro di Glencoe.[4][5] L'isola è tuttavia maggiormente nota per il sistema che i suoi abitanti utilizzavano per risolvere le dispute.
L'isola della discussione
[modifica | modifica wikitesto]Vicino Eilean Munde vi è un'isola più piccola, chiamata Eilean a 'Chomhraidh (o anche Eilean na Comhairle)[6] maggiormente nota come l'Isola della Discussione.[7] Questo era il luogo d'incontro, infatti, in cui le persone che avevano avuto delle controversie potevano risolverle. Solo quando tutte le parti coinvolte in causa potevano dirsi soddisfatte, gli ex contendenti potevano lasciare l'isola e recarsi presso l'isolotto vicino chiamato Eilean na Bainne ma noto come L'isola dell'alleanza o della ratifica. Era qui, infatti, che gli accordi venivano redatti e sigillati.[8][9][10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Munde, Eilean, su scottish-places.info, Gazetteer for Scotland. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ (EN) Canmore Database, Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Scotland, https://web.archive.org/web/20090217071650/http://www.rcahms.gov.uk/pls/portal/newcanmore.details_gis?inumlink=23541 . URL consultato il 17 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2009).
- ^ (EN) Steve Boardman e Eila Williamson, The Cult of Saints and the Virgin Mary in Medieval Scotland, Boydell & Brewer, 2010, p. 39, ISBN 978-1-84383-562-2. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ (EN) Brian Johnson, Walking the Corbetts Vol 1 South of the Great Glen, Cicerone Press Limited, 2013, p. 194, ISBN 978-1-84965-695-5. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ (EN) Mairi Hedderwick, Sea Change, Edinburgh, Canongate, 1999, ISBN 1-84195-106-4.
- ^ Sgeul o Ghleann Baile Chaoil by Eoghan Mac a Phi, M.B.E., F.S.A. (Scot), Transactions of The Gaelic Society of Inverness, vol. XL1X, 1975
- ^ (EN) A. Strahan, The Contemporary Review, volume 143, la University of Michigan, 1933, p. 723. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ Highways and Byways in the West Highlands by Seton Gordon, MacMillan and Co. Ltd., St. Martin's Street, London (1935)
- ^ Pont 13: National Library of Scotland
- ^ Journals of The Episcopal Visitations of The Right Honourable Robert Forbes, Edited and Compiled by The Ven. James Brown Craven, D.D., Archdeacon of Orkney. Skeffington & Son, Ltd., Paternoster House, St. Paul’s, E.C.4. (1886)
Altri progetti
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