Draga (Italia)
Draga frazione | |
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L'abitato di Draga | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Trieste |
Comune | San Dorligo della Valle |
Territorio | |
Coordinate | 45°37′12″N 13°53′22″E |
Altitudine | Da 332 a 353 m s.l.m. |
Abitanti | 58[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 34018 |
Prefisso | 040 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | Sant’Elia |
Giorno festivo | 20 luglio |
Cartografia | |
Draga (Draga Sant'Elia nella tradizione italiana, Draga in sloveno) è una frazione del comune di San Dorligo della Valle (TS), nei pressi del confine con la Slovenia.
Giace ai piedi del monte Stena (442 m), nei cui pressi, a picco sulla Val Rosandra, si trovano anche le rovine del Tabor di Draga, costruito nella seconda metà del quattrocento dagli abitanti di Draga per difendersi dalle scorribande dei turchi[2]. A sud del paese scorre infatti il Rosandra, mentre ad est, per un brevissimo tratto e vicino al confine con la Slovenia, scorre il Rio del Sangue (Krvavi potok in sloveno).
È nota anche come Draga Sant'Elia, dovendo il suo appellativo alla chiesa di Sant'Elia (Sv. Elija) nell'attiguo insediamento di Micheli (Mihele) del comune sloveno di Erpelle-Cosina.
Il paese è attraversato inoltre dal vecchio tracciato della ferrovia Trieste-Erpelle, ora riconvertita come pista ciclabile.
In passato la località di Draga era frazione del comune di Occisla-San Pietro; nel 1923 venne suddivisa fra i comuni di San Dorligo della Valle ed Erpelle-Cosina[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 12 non residenti
- ^ Fulvio Colombo, Il "taber" di Draga e la genesi delle strutture erette a difesa delle incursioni turche nei dintorni di Trieste alla fine del quattrocento, in "Archeografo Triestino", CX, 2002, pp. 285-322
- ^ Regio Decreto 18 gennaio 1923, n. 53, art. 3