Dita von Teese
Dita von Teese | |
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Occhi | verdi |
Capelli | biondi |
Dita von Teese, pseudonimo di Heather Renée Sweet (Rochester, 28 settembre 1972), è una modella, showgirl e ballerina statunitense del burlesque, specializzata in performance fetish softcore.
Definita The Queen of Neo Burlesque, è nota per aver riportato in auge il genere del burlesque negli anni duemila.[1] Ha scelto il nome d'arte Dita per omaggiare l'attrice tedesca degli anni venti Dita Parlo, mentre il cognome Von Teese le è stato dato dalla rivista Playboy nel 2002, in quanto necessitava di un cognome per apparire in copertina ed aveva scelto dall'elenco telefonico il cognome "Von Treese", ma per errore venne stampato "Von Teese", cognome che poi l'artista ha deciso di mantenere.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Rochester, nel Michigan, da una famiglia di origini inglesi, scozzesi, armene e tedesche[2][3], figlia di un'estetista e di un operaio, sviluppa fin da piccola una particolare passione, influenzata dalla madre, per il cinema e i musical in Technicolor degli anni quaranta. Affascinata dalla Old Hollywood, Dita inizia a immedesimarsi nelle sue dive preferite facendo spesso uso di abbigliamento retró. Iniziò a praticare danza classica, e la sua prima aspirazione fu quella di diventare ballerina. In seguito si servirà di questa preparazione nei suoi spettacoli di genere burlesque, ballando en pointe.
A dodici anni si trasferì nella contea di Orange, in California, con i genitori e le due sorelle. Da adolescente, la madre la portò a comprare il suo primo reggiseno, di semplice cotone bianco, e le diede un uovo di plastica contenente dei collant color carne. Incredibilmente delusa, iniziò a pensare di trovarsi un lavoro per poter comprare la lingerie che sognava: vestiti con merletti e calze simili a quelle indossati dalle sue attrici preferite e nelle riviste di Playboy del padre.
A quindici anni iniziò a lavorare in un negozio di biancheria intima come commessa. Il lavoro le dara' la possibilita' di comprarsi tutti gli indumenti da lei desiderati. La passione per i vestiti vintage la porta a specializzarsi al college in storia della moda. Abbandonata l'idea di diventare una ballerina, Dita voleva diventare costumista per spettacoli e cinema.
Anni novanta
[modifica | modifica wikitesto]La sua carriera come stripper iniziò in un locale di spogliarello, a diciannove anni, dove si distinse per classe e originalità. Amava creare numeri ispirandosi allo stile degli anni quaranta che ammirava particolarmente: capelli acconciati ad alveare, guanti fino al gomito, corsetti e giarrettiere; ciò confondeva e affascinava la clientela. Ad inizio carriera partecipò ad alcuni film softcore, come Romancing Sara e Matter of Trust (con lo pseudonimo di Heather Sweet), oltre a due film hardcore a tematica lesbo/fetish diretti da Andrew Blake (Pin Ups 2 e Decadence).
Se l'eleganza delle sue performance traggono spunto da bellezze d'epoca come Gypsy Rose Lee e Betty Grable, la sua immagine è dichiaratamente ispirata a Bettie Page. I suoi capelli biondi e i lineamenti graziosi contrastavano con l'immagine di se che avrebbe voluto creare; si tinse i capelli di nero corvino, si scurì le sopracciglia mantenendo la pelle molto pallida e iniziò a usare makeup vintage.
Dita, spicca tra tante e inizia a lavorare come modella per riviste di genere fetish. In poco tempo Dita diventa una delle muse ispiratrici di molti artisti, tra cui Christian Louboutin, che rimane suo amico e collaboratore disegnando e personalizzando le scarpe per ogni suo spettacolo.
Anni duemila
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1999, nel 2001 e nel dicembre 2002 ha posato per la rivista statunitense Playboy che la rende nota in tutti gli Stati Uniti. E' anche apparsa sulle copertine di Marquis e Bizarre, le più grandi e famose riviste di genere fetish. Nel 2005 ha posato per la campagna di Vivienne Westwood insieme al marito Marilyn Manson; ha sfilato per Moschino e Jean-Paul Gaultier ed ha fatto da testimonial per i brand di lingerie Agent Provocateur e Frederick's of Hollywood. Nel 2006 ha pubblicato un album fotografico a "doppia faccia" intitolato Burlesque and the Art of the Teese / Fetish and the Art of the Teese.
Dita si esibisce in locali e per eventi del tutto esclusivi, come ai Fashion Week's Party delle più grandi città, e al Crazy Horse di Parigi e di Las Vegas. Durante il Festival di Cannes 2007 ha preso parte al gala di beneficenza per la lotta contro l'AIDS (Amfar's Cinema Against Aids), esibendosi nel lipteese, uno strip a cavallo di un rossetto gigante firmato MAC Cosmetics.
Nel 2008 ha creato per Wonderbra una linea d'intimo ispirata a se stessa e alla sua passione per gli anni quaranta-cinquanta. Sempre nel 2008 è diventata testimonial per Cointreau, che le dedicherà il CointreauTeese, un cocktail personalizzato alle note di violetta. E' stata testimonial per Altoids.
A maggio 2009 si esibisce all'Eurovision Song Contest a Mosca durante la performance della Germania.[4] Nel febbraio 2010 è stata ospite al Festival di Sanremo condotto da Antonella Clerici; per l'occasione si presenta sul palco indossando nient'altro che diamanti, per un valore di 2,5 milioni di dollari[senza fonte]. Nel 2011 è stata testimonial dell'acqua minerale Perrier.
A gennaio 2013 prende parte al video musicale Disintegration prodotto dal duo elettronico Monarchy e diretto dal regista Roy Raz, ad aprile 2013 a quello di Up in the Air dei Thirty Seconds to Mars e l'anno seguente a quello di Ugly Boy, de Die Antwoord.[5]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Dita von Teese è divenuta nota anche per la sua relazione sentimentale con la rockstar Marilyn Manson durata dal 2000 al 2007, che ha ispirato al cantante l'album The Golden Age of Grotesque. Sposati il 28 novembre 2005, il loro matrimonio si è concluso agli inizi del 2007. Il matrimonio, officiato dal regista Alejandro Jodorowsky, si svolse in perfetto stile gotico e abiti ottocenteschi in un castello della contea di Tipperary, in Irlanda.
Nel 2010 a proposito delle sue relazioni Dita von Teese ha dichiarato, in un'intervista rilasciata all'edizione italiana di Playboy n. 14 dell'aprile 2010:
«In passato ho avuto relazioni con uomini che mi trattavano come fossi una regina e allo stesso tempo trattavano tutti gli altri come fossero delle nullità. All'inizio mi affascinava, mi faceva sentire lusingata, poi ho scoperto che tutta questa maleducazione e mancanza di rispetto potevano anche essere usate con me e non mi è piaciuto. Quindi ora preferisco circondarmi di persone che hanno charme, eleganza e che conoscono le buone maniere.[6]»
Filmografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Romancing Sara, regia di Lawrence Lanoff (1995)
- Una situazione difficile (Matter of Trust), regia di Joey Travolta (1998)
- Pin-Ups 2, regia di Andrew Blake (1999) - direct-to-video
- Dita in Distress, regia di Christina Faust (1999)
- Decadence, regia di Andrew Blake (2000) - direct-to-video
- Tickle Party: Volume 2 (2001) - direct-to-video
- Slick City: The Adventures of Lela Devin, regia di John Fitzgerald (2001) - direct-to-video
- Transparent Dreams (2001) - direct-to-video
- Bound in Stockings (2002) - direct-to-video
- Naked and Helpless (2002) - direct-to-video
- Blooming Dahlia, regia di K.J. Kleefeld (2004) - cortometraggio
- The Death of Salvador Dali, regia di Delaney Bishop (2005) - cortometraggio
- High on Heels, regia di Peter W. Czernich (2007) - direct-to-video
- Madame morte (Saint Francis), regia di Ezra Gould (2007)
- Dita Behind Closed Doors (2008) - direct-to-video
- Dita Fetish Goddess (2008) - direct-to-video
- Fetish In Paradise: Kink In The Caribbean (2008) - direct-to-video
- Dita In Rubber (2010) - direct-to-video
- Vintage Dita (2010) - direct-to-video
- DitArielle, regia di Ali Mahdavi (2014) - cortometraggio
- How To Be Sexy, regia di Courtney Davis (2015) - cortometraggio direct-to-video
- A Morning with Dita Von Teese, regia di Sophie Edelstein (2016) - cortometraggio
- Don't Worry Darling, regia di Olivia Wilde (2022)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- CSI - Scena del crimine - serie TV, episodio 11x12 (2011)
- Le curiose creazioni di Christine McConnell - serie TV, episodi 1x03, 1x04, 1x06 (2018)
Videoclip
[modifica | modifica wikitesto]- Green Day - Redundant, regia di Mark Kohr (1998)
- Marilyn Manson - mOBSCENE, regia di Thomas Kloss e Marilyn Manson (2003)
- Thirty Seconds to Mars - Up in the air, regia di Bartholomew Cubbins (2013)
- Die Antwoord - Ugly Boy, regia di Ninja (2014)
- Blue Eyed Christ - Freakshow, regia di Eric Zimmerman (2014)
- Taylor Swift - Bejeweled, regia di Taylor Swift (2022)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Jacki Willson, The Happy Stripper: Pleasures and Politics of the New Burlesque, I.B.Tauris, 1º gennaio 2008, ISBN 978-1-84511-318-6. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato il 14 novembre 2016).
- ^ Official Twitter. Twitter.com (July 15, 2013). Retrieved on August 22, 2011.
- ^ My grandmother was half Armenian – exclusive interview with Dita Von Teese, su style.news.am. URL consultato il 10 febbraio 2013.
- ^ (EN) Eurovision Song Contest Moscow 2009 - News - Burlesque star in German line-up, su esctoday.com, 19 maggio 2009. URL consultato il 27 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2009).
- ^ (EN) Die Antwoord Recruits Jack Black, Marilyn Manson, Dita Von Teese, Flea, & More for “Ugly Boy” Music Video, in Slant Magazine. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato il 3 gennaio 2017).
- ^ Venti domande a Dita von Teese, su Il Giornale, 5 marzo 2010. URL consultato il 27 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2010).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Dita von Teese
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dita von Teese
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su dita.net.
- Dita Von Teese - Topic (canale), su YouTube.
- Dita von Teese, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Dita von Teese, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Dita von Teese, su Bandcamp.
- (EN) Dita von Teese, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Dita von Teese, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Dita von Teese, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Dita von Teese, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Dita von Teese, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Dita von Teese, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Dita von Teese, su Adult Film Database.
- (EN) Dita von Teese, su Internet Adult Film Database.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84261025 · ISNI (EN) 0000 0001 1449 9760 · Europeana agent/base/148316 · LCCN (EN) n2004029378 · GND (DE) 131631179 · BNE (ES) XX5023772 (data) · BNF (FR) cb15076577q (data) · CONOR.SI (SL) 229903971 |
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