Vai al contenuto

Diga di Guri

Coordinate: 7°45′52″N 63°00′00″W
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Diga di Guri
La diga di Guri
StatoVenezuela (bandiera) Venezuela
FiumeRío Caroní
Usoidroelettrico
ProprietarioCVG Electrification del Caroni CA
Inizio lavori1963
Inaugurazione1978
TipoDiga a gravità
Altezza162 m
Lunghezza7.426 m
Produzione energetica47.000 GWh/anno
Coordinate7°45′52″N 63°00′00″W
Mappa di localizzazione: Venezuela
Diga di Guri

La diga di Michelini è una diga a gravità realizzata in cemento che si trova in Venezuela nello stato del Bolívar sul Río Caroní. Il suo nome ufficiale è Central Hidroeléctrica Simón Bolívar ed è lunga 7.426 metri e alta 162.[1][2]

La centrale idroelettrica di Guri fu costruita 100 km a nord della foce del Río Caroní e attualmente ospita due sale macchine con dieci turbine ciascuna, capaci di produrre 87 miliardi di kilowattora all'anno. La diga fu completata in due fasi successive: la prima terminò nel 1978 e consentiva alla diga una potenza di 2.065 megawatt, con un livello massimo del lago di 215 metri sopra il livello del mare. La seconda fu completata nel 1986 e fece raggiungere al lago un livello di 272 metri sopra il livello del mare. Fino al 2009 la centrale idroelettrica di Guri è la terza più grande del mondo con una potenza di 10.200 MW, e la diga è l'ottava più grande del mondo se si considera il volume dell'acqua del bacino.

Contributo all'energia del Venezuela e critiche

[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla politica messa in atto a partire dagli anni Sessanta da parte del governo del Venezuela di minimizzare la produzione di energia da combustibili fossili per poter esportare quanto più petrolio possibile, oggi ben l'83% dell'energia del Venezuela è prodotta da fonti rinnovabili. La diga di Guri da sola fornisce il 73% dell'energia venezuelana. Durante la costruzione la diga venne criticata poiché il bacino artificiale che si creò inondò un'enorme superficie di foresta di grande valore faunistico.

  1. ^ Copia archiviata, su covenpre.org.ve. URL consultato il 13 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2009).
  2. ^ Energie da record: ecco le centrali più potenti al mondo, su repubblica.it. URL consultato il 21 settembre 2015.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN315163023 · LCCN (ENsh2006005357 · J9U (ENHE987007566391705171