Cycas cupida
Cycas cupida | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Cycadaceae |
Genere | Cycas |
Specie | C. cupida |
Nomenclatura binomiale | |
Cycas cupida P.I.Forst., 2001 |
Cycas cupida P.I.Forst., 2001 è una pianta appartenente alla famiglia delle Cycadaceae, endemica dell'Australia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una cicade con fusto eretto, alto sino a 6 m e con diametro di 20-30 cm[2].
Le foglie, pennate, lunghe 72-130 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 12-26 cm; ogni foglia è composta da 174-240 paia di foglioline lanceolate, con margine intero, lunghe mediamente 150-240 cm, di colore blu-grigio, inserite sul rachide con un angolo di 40-50°.
È una specie dioica con esemplari maschili che presentano microsporofilli disposti a formare strobili terminali di forma ovoidale allungata, lunghi 25-33 cm e larghi 10-16 cm ed esemplari femminili con macrosporofilli che si trovano in gran numero nella parte sommitale del fusto, con l'aspetto di foglie pennate che racchiudono gli ovuli, in numero di 4-6.
I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 35-40 mm, ricoperti da un tegumento di colore dal giallo al viola.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è nota per una sola, ma estesa, popolazione nel Terrace Range a sud di Charters Towers, nel Queensland.
Prospera in aree boschive aperte su basse colline di arenaria[1].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List classifica C. cupida come specie vulnerabile[1].
La specie è inserita nella Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Forster, P., Cycas cupida, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Forster 2001, pp. 153-156.
- ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Forster, Paul I., Austrobaileya, vol. 6, n. 1, Queensland Herbarium, 2001.
- Whitelock, Loran M., The Cycads, Timber press, 2002, ISBN 0-88192-522-5.
- Haynes J.L, World List of Cycads: A Historical Review (PDF), su cycadsg.org, IUCN/SSC Cycad Specialist Group, 2012 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cycas cupida, in The Cycad Pages. URL consultato il 22 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2015).