Cum non solum
Cum non solum è una bolla papale scritta da papa Innocenzo IV all'imperatore dei Mongoli il 13 marzo del 1245.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nella bolla il pontefice esorta l'imperatore a rinunciare di attaccare la cristianità e le altre nazioni.[1] Innocenzo esprime desideri di pace (non sapendo che in mongolo il termine pace era inteso come sottomissione).[2].
Il messaggio venne portato dal missionario francescano Giovanni da Pian del Carpine,[3] che con successo raggiunse la capitale mongola Karakorum il 24 agosto 1246, mentre Güyük veniva eletto nuovo Khan dei mongoli.[4].
La risposta del Khan Guyuk al pontefice fu una domanda di sottomissione con richiesta di invio di rappresentanti delle nazioni cristiane per rendere omaggio all'imperatore mongolo.[5]
Lettera di Güyük al papa Innocenzo IV, del 1246.[6][7]
- Voi dovete dichiarare con un cuore solo: siamo a voi sottomessi, e vi sottomettiamo le nostre forze. Devi venire di persona con tutti i tuoi re, senza eccezioni, e portare tributi in omaggio. Solo a queste condizioni accetterò la vostra sottomissione. Se non seguirete gli ordini di Dio, e vi schiererete contro i mie ordini, vi riconoscerò come miei nemici.
Termine
[modifica | modifica wikitesto]Questo tipo di lettera viene indicata oggi con il termine di bolla papale, avendo lo stesso incipit, delle altre lettere inviate dal pontefice all'imperatore dei Mongoli, Viam agnoscere veritatis e Dei patris immensa. L'incipit delle lettere è "...regi et populo Tartarorum viam agnoscere veritatis. Cum non solum homines verum etiam animalia irrationalia nec non ipsa mundialis elementa machine quadam nativi federis..."[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jackson, p. 88
- ^ "Nel vocabolario mongolo, il termine pace e sottomissione sono sinonimi... Questo fu quanto intese l'imperatore quando ricevette l'ambasciata papale con la bolla. Jackson, p. 90
- ^ Monumenta Germaniae Historica; Epistolae Saeculi XIII: E Regestis Pontificum Romanorum, ed. Karl Rodenberg (Berlin, 1887), Vol. 2, No. 105, p. 75. [1] Archiviato il 31 gennaio 2019 in Internet Archive.
- ^ Rachewiltz, p. 99.
- ^ Rachewiltz, p. 103.
- ^ Quoted in Michaud, Yahia (Oxford Centre for Islamic Studies) (2002). Ibn Taymiyya, Textes Spirituels I-XVI". Chap XI
- ^ Also quoted in Roux, Histoire de l'Empire Mongol, p.315
- ^ Source, su mdz10.bib-bvb.de. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Brand-Pierach, Sandra, Ungläubige im Kirchenrecht, Text of the letter p.174 [2]
- Christopher Dawson, Mission to Asia, University of Toronto Press in association with the Medieval Academy of America, 1980, ISBN 0802064361., English translation of text of the letter
- Peter Jackson, The Mongols and the West, 1221-1410, Pearson Education, 2005, ISBN 0582368960.
- Roux, Jean-Paul, Histoire de l'Empire Mongol, 1993, Fayard, ISBN 2213031649
- Setton, Kenneth Meyer, A History of the Crusades
- MGH Epp. Saec. XIII, Volume 2, pp. 72-75 (original source documents) [3] Archiviato il 31 gennaio 2019 in Internet Archive.
- Grousset, Rene, Histoire des Croisades, III, Tempus, 2006 edition, ISBN 226202569X
- Rachewiltz, I, Papal Envoys to the Great Khans, Stanford University Press, 1971.
- Runciman, Steven, History of the Crusades, III, Penguin Books, 2002 edition, ISBN 014013705X
Altri progetti
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