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Club Sport Cartaginés

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CS Cartaginés
Calcio
brumosos, blanquiazules, los de la Vieja Metrópoli, azules, paperos, decano del fútbol nacional
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, azzurro
SimboliLeopardo
Dati societari
CittàCartago
NazioneCosta Rica (bandiera) Costa Rica
ConfederazioneCONCACAF
Federazione FEDEFUTBOL
CampionatoPrimera División
Fondazione1906
PresidenteCosta Rica (bandiera) Leonardo Vargas
AllenatoreCosta Rica (bandiera) Géiner Segura
StadioStadio José Rafael Fello Meza
(8 831[1] posti)
Sito webhttps://cartaginescr.com/
Palmarès
Titoli nazionali4 campionati costaricani
Trofei nazionali5 Coppe della Costa Rica
1 Supercoppa della Costa Rica
Trofei internazionali1 CONCACAF Champions' Cup
Dati aggiornati al 30 agosto 2022
Si invita a seguire il modello di voce

Il Club Sport Cartaginés, meglio noto come Cartaginés, è una società calcistica costaricana con sede nella città di Cartago. Milita nella Primera División, la massima divisione del campionato costaricano, del quale ha vinto 4 edizioni. Nel 1994 ha vinto la CONCACAF Champions' Cup, massima competizione continentale organizzata dalla CONCACAF. Disputa le partite casalinghe allo stadio José Rafael Fello Meza e i suoi colori sono il bianco e l'azzurro[1].

Il Club Sport Cartaginés venne fondato il 1º luglio 1906[2]. La fondazione del club fu un'iniziativa di Willie Pirie, un giovane canadese di 19-20 anni che arrivò a Cartago agli inizi del 1906[3]. Pirie fu fondatore, giocatore e primo presidente del club[3]. Nel 1921 fu una delle sei squadre che prese parte alla prima edizione del campionato costaricano[4]. Nel 1923 il Cartaginés vinse per la prima volta il campionato nazionale[4]. Per un intero decennio, dal 1926 al 1935, il club rimase inattivo, non partecipando al campionato nazionale; uno dei motivi potrebbe essere legato alla partenza dei principali giocatori del club, così come le conseguenze del terremoto del 1910 che ancora impattava sull'economia cittadina[5]. Nel 1936 il Cartaginés tornò a giocare la Primera División e vinse il campionato per la seconda volta, dopo aver superato il La Libertad in una serie di spareggi, avendo concluso il campionato a pari punti in testa alla classifica[6]. Il terzo titolo giunse nel 1940, dopo aver chiuso il campionato in testa con un punto di vantaggio sull'Orión[6]. Tra i protagonisti di questi successi c'era José Meza, giovane calciatore cartaginese, vincitore della classifica dei marcatori nel 1940, che divenne uno dei più importanti giocatori del Cartaginés[6]. Negli anni successivi la squadra non continuò agli stessi livelli, arrivando anche a concludere all'ultimo posto il campionato nel 1947, mantenendo la categoria dopo gli spareggi[7]. Nel 1950, invece, nonostante l'ultimo posto in classifica, il Cartaginés non venne retrocesso per l'allargamento dell'organico a 10 squadre.

Dal 1965 il club tornò ad essere protagonista nel campionato nazionale, arrivando a pochi punti dal primo posto in classifica in più occasioni[8]. Fu in quegli anni che venne attribuito al Cartaginés il termine Ballet Azul per indicare la qualità di gioco della squadra vestita d'azzurro[9]. Nel 1975, dopo aver concluso al primo posto la stagione regolare, la squadra terminò il quadrangolare finale in testa a pari punti col Saprissa, che prevalse e vinse il titolo per la migliore differenza reti[10]. Un analogo esito giunse nel 1977, quando il Cartaginés disputò la finale per il titolo grazie al primo posto nella stagione regolare, perdendo nuovamente contro il Saprissa, che vinse il suo sesto titolo consecutivo[11]. Una situazione simile si verificò nel 1979, quando la finale per il titolo mise di fronte il Cartaginés, vincitore del torneo finale, e l'Herediano: a prevalere nella doppia sfida fu l'Herediano[12] e la gara di ritorno a San José venne giocata davanti a un pubblico record di 24 400 spettatori, record resistito per 27 anni[13]. Nel 1982 il club venne retrocesso in Segunda División, ma facendo immediato ritorno in Primera División l'anno seguente[13]. Nel 1987 giocò nuovamente la finale per il titolo ancora contro l'Herediano, che vinse il campionato anche in quest'occasione[14]. Per la terza volta l'Herediano superò il Cartaginés nella finale per il titolo nazionale al termine della stagione 1992-93. Grazie a questo risultato, giunse la squadra prese parte all'edizione 1994 della CONCACAF Champions' Cup, la massima competizione continentale per club organizzata dalla CONCACAF. Superati i guatemaltechi del Comunicaciones e gli honduregni del Petrotela, il Cartaginés ebbe l'accesso alla fase finale; qui, sconfisse i martinicani del Robert, guadagnando l'accesso in finale[15]. Il trofeo venne vinto grazie alla vittoria in finale per 3-2 sui messicani dell'Atlante[15], primo trofeo internazionale della società. Grazie a questo successo, giocò e perse la Coppa Interamericana contro gli argentini del Vélez Sarsfield, vincitori della Coppa Libertadores[16].

Dopo aver perso la finale per il titolo nazionale nella stagione 1995-96, la squadra ebbe un calo nelle prestazioni, arrivando anche vicina alla retrocessione. Nel 2013 tornò a giocare una finale per il titolo nel torneo Verano 2013, perdendo dall'Herediano dopo i tiri di rigore[17]. Con questo risultato e grazie al fatto che la federazione del Belize non aveva iscritto squadre[18], ottenne l'accesso alla CONCACAF Champions League 2013-2014, venendo, però, eliminato nella fase a gironi, avendo concluso il gruppo 8 al terzo e ultimo posto alle spalle degli statunitensi del LA Galaxy e dei salvadoregni dell'Isidro Metapán[19]. Nel 2022 il Cartaginés è tornato alla vittoria del campionato nazionale dopo più di 81 anni grazie al successo nel torneo Clausura 2022, ottenuto dopo aver superato nella finale per il titolo l'Alajuelense[20].

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del C.S. Cartaginés.
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del C.S. Cartaginés.

Competizioni nazionali

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1923, 1936, 1940, Clausura 2022
1963, 1984, 2014, 2015, 2022
1979
1982-1983

Competizioni internazionali

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1994

Altri piazzamenti

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Finalista: 1996

Rosa 2018-2019

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Aggiornata al 1º luglio 2019.

N. Ruolo Calciatore
1 Costa Rica (bandiera) P Luis Diego Rivas
2 Costa Rica (bandiera) C Kendall Gallardo
3 Costa Rica (bandiera) D William Quirós
4 Costa Rica (bandiera) D Erick Cabalceta
7 Costa Rica (bandiera) C Paolo Jiménez
8 Costa Rica (bandiera) D Luis Pérez
9 Cuba (bandiera) A Marcel Hernández
10 Messico (bandiera) A Julio César Cruz
11 Costa Rica (bandiera) A David Ramírez
12 Costa Rica (bandiera) C Jorman Sánchez
13 Costa Rica (bandiera) D Jameson Scott
13 Costa Rica (bandiera) C José Carlos Pérez
15 Costa Rica (bandiera) C Ronaldo Araya
N. Ruolo Calciatore
16 Costa Rica (bandiera) A Jurguens Montenegro
17 Costa Rica (bandiera) C Daniel Chacón
19 Costa Rica (bandiera) C Cristopher Núñez
20 Costa Rica (bandiera) A Jean Scott
21 Uruguay (bandiera) D Joaquín Aguirre
23 Costa Rica (bandiera) D Jorge Gutiérrez
24 Costa Rica (bandiera) D Jose Sosa
25 Costa Rica (bandiera) C Manfred Russell
26 Argentina (bandiera) C David Muller
27 Costa Rica (bandiera) A Jehudy Pizarro
32 Costa Rica (bandiera) C Mauricio Montero
35 Costa Rica (bandiera) P Darryl Parker

Rosa 2013-2014

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N. Ruolo Calciatore
1 Costa Rica (bandiera) P Luis Fernando Torres
3 Brasile (bandiera) A Ricardo Duarte
4 Costa Rica (bandiera) D Diego Ramírez
6 Costa Rica (bandiera) D Andrés Sanabria
7 Costa Rica (bandiera) C Paolo Jiménez
8 Costa Rica (bandiera) C Danny Fonseca
9 Costa Rica (bandiera) D Pablo Herrera
10 Costa Rica (bandiera) A Randall Brenes
12 Costa Rica (bandiera) C Eduardo Valverde
13 Costa Rica (bandiera) C Gabriel Leiva
14 Costa Rica (bandiera) D José Villalobos
15 Costa Rica (bandiera) C William Fernández
16 Costa Rica (bandiera) A Andrés Lezcano
17 Uruguay (bandiera) C Leandro Silva
18 Costa Rica (bandiera) P Wardy Alfaro
N. Ruolo Calciatore
19 Costa Rica (bandiera) D Andrés Flores Acuña
20 Costa Rica (bandiera) C Randall Alvarado
21 Uruguay (bandiera) C Paolo Cardozo
22 Costa Rica (bandiera) D Esteban Sirias
23 Costa Rica (bandiera) A Rodrigo Garita
24 Brasile (bandiera) A Neto
25 Costa Rica (bandiera) C Félix Montoya
26 Costa Rica (bandiera) C Kevin Vega
27 Costa Rica (bandiera) D Carlos Johnson
28 Costa Rica (bandiera) A Bryan López
29 Costa Rica (bandiera) A Erick Scott
30 Costa Rica (bandiera) C Néstor Monge
33 Costa Rica (bandiera) P Alejandro Gómez
36 Costa Rica (bandiera) D Erick Cabalceta
  1. ^ a b (ES) C.S. Cartaginés, su unafut.com. URL consultato il 30 agosto 2022.
  2. ^ (EN) Juan Pablo Andrés, Gerardo Coto e Hans Schöggl, Costa Rica - Foundation Dates of Clubs, su rsssf.org, 28 ottobre 2021. URL consultato il 30 agosto 2022.
  3. ^ a b (ES) C.S. Cartaginés, su balletazul.com. URL consultato il 30 agosto 2022.
  4. ^ a b (ES) Levantarse y ¡Ser Campeones!, su cartagines.cr. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  5. ^ (ES) El Eslabón Perdido, su cartagines.cr. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  6. ^ a b c (ES) Campeonato y Retorno, su cartagines.cr. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  7. ^ (EN) Gerardo Coto, Costa Rica 1947, su rsssf.org, 28 agosto 2019. URL consultato il 3 settembre 2022.
  8. ^ (ES) Amargura a ceniza y agua, su cartagines.cr. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  9. ^ (ES) El Ballet Azul, su cartagines.cr. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  10. ^ (EN) Gerardo Coto, Costa Rica 1975, su rsssf.org, 25 luglio 2019. URL consultato il 3 settembre 2022.
  11. ^ (EN) Gerardo Coto, Costa Rica 1977, su rsssf.org, 10 gennaio 2020. URL consultato il 3 settembre 2022.
  12. ^ (EN) Gerardo Coto, Costa Rica 1979, su rsssf.org, 25 luglio 2019. URL consultato il 3 settembre 2022.
  13. ^ a b (ES) Muerte y Resurrección, su cartagines.cr. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  14. ^ (EN) Hans Schöggl, Costa Rica 1987, su rsssf.org, 25 luglio 2019. URL consultato il 3 settembre 2022.
  15. ^ a b (EN) Karel Stokkermans, Copa de Campeones y Subcampeones CONCACAF 1994, su rsssf.org, 4 luglio 2019. URL consultato il 3 settembre 2022.
  16. ^ (EN) Pablo Ciullini e Erik Francisco Lugo, Copa Interamericana 1994, su rsssf.org, 6 ottobre 2017. URL consultato il 3 settembre 2022.
  17. ^ (EN) Karel Stokkermans, Campeonato Clausura 2013, su rsssf.org, 15 agosto 2013. URL consultato il 3 settembre 2022.
  18. ^ (ES) Fiorella Masís, Concacaf confirma presencia de Cartaginés en la Liga de Campeones, su aldia.cr, 29 maggio 2013. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2013).
  19. ^ (EN) Erik Francisco Lugo, CONCACAF Champions' Cup 2013/14, su rsssf.org, 12 giugno 2014. URL consultato il 3 settembre 2022.
  20. ^ (ES) David Víquez, ¡Cartaginés rompe racha de 81 años y se corona campeón de Costa Rica!, su futbolcentroamerica.com, 8 luglio 2022. URL consultato il 3 settembre 2022.
  • (ES) Rogelio Coto Monge, Cuando el Fútbol Llegó a Cartago.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN122423985 · LCCN (ENnr90007555
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