Ciurlo

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L'organo del 1793 di Francesco Ciurlo nella chiesa di Santa Maria Assunta a Rapallo.

I Ciurlo sono una famiglia originaria di Sampierdarena, attiva come organari fra il XVIII e il XIX secolo.

Degli undici figli di Domenico Gaetano Ciurlo (1700-1779), quattro - Giovanni Battista, Francesco, Luigi e Bartolomeo - lavorarono come organari. Da Sampierdarena la famiglia si trasferì a Genova, nel borgo di San Tommaso, per poi spostarsi a Santa Margherita Ligure. L'attività organaria sammargheritese andò diminuendo dopo la morte di Francesco e di Luigi, per poi cessare del tutto nel 1855 con la morte di Marcello. A questo progressivo declino, aggravato da alcune congiunture sfavorevoli, corrispose la diffusione in Liguria degli organi di scuola toscana (Agati) e lombarda (Serassi, Lingiardi). Grazie a due matrimoni, che unirono le famiglie Roccatagliata e Ciurlo nel 1780, e poi Ciurlo e De Ferrari nel 1803, la tradizione organaria sammargheritese si protrasse però fino al primo quarto del XX secolo, lasciando cospicue testimonianze in varie località della Liguria, del basso Piemonte e della Corsica.

Caratteristiche costruttive

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Gli strumenti della prima generazione della famiglia Ciurlo erano ancora legati al classico modello di organo italiano: un solo manuale con ottava corta (dapprima con estensione Do1 - Fa5, e poi Do1 - Do5 con divisione bassi-soprani fra il Si2 e il Do3) e pedaliera corta, a leggio, costantemente unita al manuale. Il prospetto era suddiviso in tre campate e la disposizione fonica era sempre basata su un registro di principale da 8', cui si aggiungeva il ripieno a file separate. I registri da concerto erano invariabilmente tre: un flauto in ottava (sempre intero), una voce umana soprani e un cornetto soprani, sempre su tre file. Raramente erano presenti ulteriori registri, come il rollante e l'uccelliera. Negli ultimi organi realizzati da Marcello Ciurlo, invece, sotto l'influsso delle scuole organarie degli Agati e dei Serassi, sono presenti anche registri come l'ottavino, la viola bassi da 4' e il flauto da 8'. La pedaliera venne estesa fino al Mi2 e la facciata si presenta a campata unica.

Giovanni Battista Ciurlo

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Giovanni Battista Ciurlo (Sampierdarena, 16 aprile 1736 - Genova, 11 novembre 1811) cominciò certamente prima degli altri fratelli a operare nell'arte organaria, ma nulla si sa del suo apprendistato. A differenza degli altri due fratelli, che si trasferirono a Santa Margherita Ligure, Giovanni Battista mantenne una sua bottega a Genova, dapprima nel borgo di San Tommaso, fra il 1773 e il 1784, e poi in quello di San Giovanni di Prè, avviando all'arte anche il figlio Domenico (Genova, 22 luglio 1784 - dopo il 1834). I suoi organi più antichi noti finora sono quelli delle parrocchiali di Calvi, risalente al 1774, e di Caperana, del 1775. Nel 1791 realizza un nuovo organo per la parrocchiale di S. Nicolò in Pietra Ligure, in seguito sostituito. Altri strumenti superstiti sono ubicati soprattutto nell'imperiese. Il nome del figlio Domenico compare per la prima volta nel 1806, assieme a quello del padre, nell'organo della parrocchiale di Torre Paponi.

Angelo Luigi Ciurlo

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Angelo Luigi Ciurlo (Sampierdarena, 15 settembre 1751 - Genova, 20 marzo 1816) seguì le orme del fratello più anziano, ma, prima del 1778, si trasferì a Santa Margherita Ligure per apprendere l'arte organaria presso Tommaso II Roccatagliata, del quale sposò la figlia Maria Camilla. Dal loro matrimonio nacquero sette figli, fra i quali Marcello, suo successore. Dopo la morte del suocero ne assunse il cognome, proseguendone l'attività.

Francesco Ciurlo

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Francesco Ciurlo (Sampierdarena, 19 agosto 1749 - Santa Margherita Ligure, 27 gennaio 1814) seguì il fratello a Santa Margherita Ligure, dove si sposò nel 1784 con Maria Giovanna Vittoria Domitilla Figari. Dal matrimonio nacquero quattordici figli.

Bartolomeo Ciurlo

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Bartolomeo Ciurlo (1731-1800) lavorò come organaro insieme ai suoi fratelli, ma ricoprì sempre un ruolo secondario, non ancora del tutto chiarito.

Marcello Ciurlo

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Marcello Ciurlo (Genova, 6 agosto 1787 - Santa Margherita Ligure, 27 ottobre 1855), detto Marcellino, fu tenuto a battesimo dal doge Marcello Durazzo, dal quale derivò il nome. Succedette al padre Luigi nell'attività organaria esercitando, al contempo, anche quella di maestro di musica. Nel 1822 sposò la nobile Anna Roisecco, figlia del notaio Giuseppe, dalla quale ebbe otto figli. Ricoprì a più riprese la carica di consigliere comunale.

Luigi Narciso Ciurlo

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Luigi Narciso Ciurlo (Santa Margherita Ligure, 29 ottobre 1823 - Rio de Janeiro, 1881), primogenito di Marcello, fu avviato all'arte paterna. Nel 1850 si sposò con Maria Gnecco, e, nel 1853, emigrò in Brasile, a Rio de Janeiro, dove morì.

Cronologia genealogica organara

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Famiglia Ciurlo

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 Domenico Gaetano
*17001779
 
    
Giovanni Battista
*17361811
Francesco
*17491814
Angelo Luigi
*17511816
Bartolomeo
*17311800
  
  
Domenico
*1784post 1834
 Marcello
*17871855
 
 
 Luigi Narciso
*18231881

Relazioni genealogiche Roccatagliata-Ciurlo-De Ferrari

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R Roccatagliata C Ciurlo D De Ferrari

 R Tommaso I Roccatagliata
*16471725
 
   
R Lorenzo
*1686 †1748
R Giacomo Maria
*17001780
R Nicolò
*1703 †?
 
  
 R Tommaso II
17251798
R Giovanni Domenico
*1730 †?
 
 
 R Maria Camilla
fl. 1780
C Angelo Luigi Ciurlo
*17511816
 
  
C Marcello
*17871855
 C Domitilla
fl. 1803
D Giovanni Ant. De Ferrari
fl. 1803
  
   
C Luigi Narciso
*18231881
D Luigi
*1807? †1853?
D Giuseppe Giovanni
*18151877
 
 
 D Antonio Luigi
*18581933
  • Organi storici della Liguria. S. Margherita Ligure, Nozarego, Davide Merello organo, Milano, La Bottega Discantica (Discantica 110), 2004.
  • Maurizio Tarrini, Giancarlo Bertagna, Una dinastia di organari: i Roccatagliata-Ciurlo-De Ferrari di Santa Margherita Ligure (secoli XVII-XX). Atti della giornata di studio in occasione del bicentenario della morte di Tommaso II Roccatagliata (1798-1998), Genova e Savona, Associazione Ligure per la Ricerca delle Fonti Musicali - Editrice Liguria, 2000, ISBN non esistente.
  • Sébastien Rubellin, Giovanni Battista Ciurlo en Corse en 1774, in Organi Liguri, 2004, ISBN non esistente.
  • Michel Foussard, Les orgues de la cathédrale de Grasse, in Grand heures de la Cathédrale de Grasse, Nizza, Cahier des Alpes Maritimes, 2005, ISBN non esistente.
  • Davide Merello, Roccatagliata e Ciurlo: due dinastie di organari a Santa Margherita Ligure. Un caso fuori dal comune, in Arte organaria e organistica, 2006, 88-8055-180-9.
  • AA. VV., Andora San Bartolomeo. Il restauro dell'organo Ciurlo, 2011, Cuneo, AGA-Arti Grafiche Associate, 2011, ISBN non esistente.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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