Chiesa dei Santi Materno e Martino
Chiesa dei Santi Materno e Martino | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Corrido |
Indirizzo | via Parrocchiale[1] |
Coordinate | 46°02′43.6″N 9°08′25.7″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Materno e San Martino Vescovo |
Arcidiocesi | Milano |
Completamento | XVI secolo |
La chiesa dei Santi Materno e Martino è la parrocchiale di Corrido, in provincia di Como e arcidiocesi di Milano[2][3]; fa parte del decanato di Porlezza.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima citazione di una chiesa a Corrido risale al XIII secolo ed è contenuta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, scritto da Goffredo da Bussero[4].
La chiesa venne ricostruita nel Cinquecento[1] ed eretta a parrocchiale nel 1587[5], sul finire dell'anno,[4] dall'arcivescovo di Milano Gaspare Visconti[4].
Dalla relazione della visita pastorale del 1751 dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli si apprende che la parrocchiale, in cui avevano sede le confraternite del Santissimo Sacramento, dell'Immacolata Concezione e della Dottrina Cristiana, aveva come filiali gli oratori di San Bernardino, di Sant'Antonio Abate in località Biccagno e di San Carlo a Cancellino e che il numero dei fedeli era pari a 292 unità[4].
Il campanile fu eretto nel 1842; nel 1895 l'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, compiendo la sua visita pastorale, trovò che i fedeli ammontavano a 657 e che la chiesa aveva sempre alle sue dipendenze gli oratori già menzionati dal Pozzobonelli nel secolo precedente[4].
Nel 1990 vennero condotti dei lavori che interessarono il pavimento e nel 2015 fu realizzato il nuovo altare postconciliare rivolto verso l'assemblea[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Facciata
[modifica | modifica wikitesto]La facciata a salienti della chiesa, rivolta a ponente e scandita da lesene, è suddivisa in tre parti: la centrale è caratterizzata dal portale maggiore e da un grande rosone e coronata dal frontone triangolare, mentre le laterali presentano gli ingressi secondari e finestre circolari e sono conclusi da semitimpani[2].
Vicino alla parrocchiale sorge il campanile a base quadrata, il cui fusto è caratterizzato da paraste angolari; la cella presenta una monofora su ogni lato.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno dell'edificio è suddiviso da pilastri sorreggenti archi a tutto sesto in tre navate, di cui la centrale coperta da volta a botte e le laterali da volte a vela; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside poligonale[2].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali varie tele risalenti ai secoli XVI e XVII[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Chiesa dei SS. Materno e Martino - Corrido (CO), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ a b c d Chiesa dei Santi Materno e Martino <Corrido>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ BeWeB.
- ^ a b c d e Parrocchia dei Santi Materno e Martino, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ Frigerio, p. 143
- ^ Luoghi di culto, su comune.corrido.co.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Angelo Rinaldi, Storia di Porlezza e "Notizie storiche di Porlezza e Pieve" del molto reverendo don Enrico Frigerio, prevosto del luogo dal 1905 al 1933, Como, New Press Edizioni, 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Corrido
- Regione ecclesiastica Lombardia
- Arcidiocesi di Milano
- Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano
- Pieve di Porlezza
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa dei Santi Materno e Martino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Parrocchie dei SS. MATERNO E MARTINO, su parrocchiemap.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- Chiesa dei Santi Materno e Martino, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa dei Santi Materno e Martino, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.