Casa del Genio
La casa del Genio è una casa di epoca romana, sepolta durante l'eruzione del Vesuvio del 79 e riportata alla luce a seguito degli scavi archeologici dell'antica Ercolano.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La casa del Genio risentì dello stesso destino dell'intera città di Ercolano, ossia coperta da uno strato di fango, a seguito delle colate piroclastiche durante l'eruzione vesuviana nel 79, poi solidificatosi in tufo; l'abitazione venne riportata alla luce, grazie a scavi a cielo aperto tra il 1828 ed il 1850, risultando uno dei primi edifici di Ercolano ad usufruire di tale tecnica di scavo: tuttavia buona parte di essa resta ancora sepolta[1].
L'ingresso principale, ancora da scavare, è posto lungo il cardo II, e l'accesso avviene da un ingresso secondario sul cardo III[2]: il nome della casa del Genio deriva dal ritrovamento di una statuetta di un Genio, facente parte di un candelabro in marmo[1]. Degli ambienti riportati alla luce, si nota il peristilio, con pavimento in parte a mosaico in parte in cocciopesto, con al centro una fontana rivestita in marmo[1] e resti di intonaco nell'angolo sud est; le poche camere sul lato est del peristilio non presentano alcun elemento decorativo[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c La Casa del Genio, su pompeiisites.org. URL consultato il 04-05-2013 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2013).
- ^ a b Cenni sulla Casa del Genio, su sites.google.com. URL consultato il 04-05-2013 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2013).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Casa del Genio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei - Sito ufficiale, su pompeiisites.org.