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Canizie

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La canizie o incanutimento[1] è un fenomeno che consiste nella perdita di colore dei capelli e dei peli del corpo. È dovuta ad una ridotta produzione di pigmento che generalmente si ha con l'invecchiamento[2].

Donna con i capelli bianchi
Uomo con barba e capelli quasi del tutto bianchi

La canizie non è un fenomeno patologico ma fisiologico, avviene cioè normalmente con l'avanzare dell'età; l'età media di insorgenza della canizie è di 34 anni nelle persone di etnie caucasiche e di circa 44 anni nelle persone di etnia non caucasica.[3] Si presenta come una graduale perdita del colore dei capelli che con il tempo si schiariscono fino a diventare bianchi. Questa decolorazione ha inizio solitamente nella zona delle tempie (soprattutto nei maschi) e si estende a tutto il cranio fino a raggiungere per ultima la parte occipitale. I peli del tronco e negli uomini della barba ne sono interessati successivamente mentre in genere i peli ascellari e pubici perdono colore solo in età molto tarda.[2]

È comune in età avanzata tant'è che è considerata un normale segno di invecchiamento ma può insorgere anche in soggetti giovani; in questi casi è definita canizie precoce. Sebbene l'età a cui compare possa variare notevolmente da individuo a individuo si è osservato che è più comune a partire dal quarto decennio di vita nelle popolazioni europoidi e dal quinto decennio in quelle negroidi.[2] La canizie precoce può insorgere già prima del terzo decennio di vita nei bianchi e prima del quarto nei neri.[3][2]

La colorazione grigia e successivamente bianca dei peli è dovuta alla mancata produzione di pigmenti e alla comparsa di microscopiche bolle d'aria tra le cellule che li compongono.[1]

Uno dei pigmenti a cui si deve la colorazione di peli e capelli è la melanina, che viene prodotta da cellule specializzate dette melanociti presenti nell'epidermide (più precisamente nella lamina basale) e nei follicoli piliferi. I melanociti producono delle particolari strutture chiamate melanosomi che contengono la melanina. La forma ramificata dei melanociti consente ai melanosomi di essere ceduti alle cellule del bulbo pilifero e da lì di passare allo strato corticale del pelo, conferendogli la colorazione.[2] La canizie è la conseguenza di una ridotta produzione di melanina che può essere dovuta ad una diminuzione della sintesi del pigmento o ad una diminuzione del numero dei melanociti stessi.[2]

La canizie precoce può avere diverse cause sia congenite che acquisite. Tra quelle congenite, che nella maggior parte dei casi sono ereditarie[1], rientrano diverse patologie e sindromi come fenilchetonuria, sindrome di Menkes, istidinemia, omocistinuria, sclerosi tuberosa, ipomelanosi di Ito, sindrome di Werner, progeria, sindrome di Rothmund-Thomson, atassia-teleangectasia, sindrome di Book, sindrome di De Toni-Fanconi-Debré, albinismo e piebaldismo.[2] Tra le cause acquisite vi sono ipotiroidismo, malnutrizione, bassi livelli di sideremia, vitiligine e uso di certi farmaci tra cui neurolettici e clorochina.[2]

  1. ^ a b c Canizie nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 10 gennaio 2018.
  2. ^ a b c d e f g h Stefano Calvieri, Canizie in "Universo del Corpo", su treccani.it. URL consultato il 10 gennaio 2018.
  3. ^ a b (EN) Anagha Bangalore Kumar et al., Premature Graying of Hair: Review with Updates, in International Journal of Thricology, vol. 10, n. 5, settembre-ottobre 2018, pp. 198-203, PMID 30607038.

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