Cacciaconti
I Cacciaconti furono un'antica famiglia di Siena, le cui origini vengono fatte risalire alla grande consorteria feudale dei Berardenghi di origine salica.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini dei Cacciaconti vengono fatte risalire alla grande consorteria altomedievale dei signori della Berardenga, discendenti di Winigisio I di Raghinerio, di origine salica, che fu conte di Siena e Roselle nella seconda metà del IX secolo.[1]
I Cacciaconti furono signori di numerosi castelli nel senese: Asciano, da cui il nome di conti Scialenghi o della Scialenga, Serre Di Rapolano, Scrofiano, Farnetella e Trequanda. Si inurbarono a Siena intorno tra il XII e il XIII secolo.
Tra i personaggi illustri di questo casato ci sono Caccia d'Asciano e Ghino di Tacco, entrambi menzionati da Dante Alighieri nell'Inferno.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cacciaconti, Enciclopedia Dantesca (1970), in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Renato Piattoli, Cacciaconti, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.