BredaMenarinibus Monocar 240

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BredaMenarinibus Monocar 240
Un Monocar 240 NU dell'Actv in servizio a Chioggia
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera)  BredaMenarinibus
TipoAutobus
AllestimentoUrbano, suburbano, interurbano
Produzionedal 1998 al 2005
SostituisceBredaMenarinibus Monocar 221
Sostituito daBredaMenarinibus Avancity
Dimensioni e pesi
Lunghezza10,5/12/18 m
Larghezza2,5 m
Altezza2,95 m
Altre caratteristiche
Altri tipiautosnodato (M340)
filobus (F19)
Altri antenatiBredaMenarinibus Monocar 220
ConcorrentiIveco CityClass
CAM BusOtto
PorteRototraslanti o espulsione
AnsaldoBreda F19 di ANM in servizio a Napoli
Il primo esemplare di Monocar 240 in servizio per ATP Esercizio nel Comune di Rapallo

Il BredaMenarinibus Monocar 240 è un autobus italiano a pianale ribassato prodotto dalla BredaMenarinibus tra il 1998 e il 2003. Esso è stato prodotto anche in versione articolata e filobus, in collaborazione con AnsaldoBreda. Dal Monocar 240 è derivato il diretto successore, il BredaMenarinibus Avancity.

La produzione è avvenuta nello stabilimento Breda di Bologna e il modello si è diffuso unicamente in Italia, fatta eccezione per una piccola parentesi della versione filobus nella città francese di Nancy.

Il Monocar 240 venne presentato nel 1998 per rimpiazzare l'ormai datato Monocar 221, autobus che, sebbene fosse stato commercializzato da poco, risentiva molto delle linee della carrozzeria e dell'impostazione generale (mutuate dal precedente 220). Il maggior difetto era la presenza di un gradino in corrispondenza della porta posteriore.

Il mezzo è stato disponibile con due motorizzazioni: Iveco 8360 o Mercedes-Benz OM 906 LA, anche se con l'entrata in vigore degli standard Euro 3 nel 2001 verrà prodotto con il solo motore Mercedes.[1] Il cambio, sempre automatico, poteva essere ZF o Voith.

L'AnsaldoBreda F19 presentava invece un motore elettrico Ansaldo da 145 kW, assistito da un Diesel VM da 95 kW.

BredaMenarinibus 240LI di Cotral in sosta alle autolinee di Latina.

Monocar 240 N

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  • Lunghezza: 10,5 m
  • Allestimenti: urbano (NU), suburbano (NS)
  • Alimentazione: gasolio, metano (Exobus)
  • Porte: 3 (NU), 2 (NS) rototraslanti o ad espulsione

Monocar 240 L

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  • Lunghezza: 12 m
  • Allestimenti: urbano (LU), suburbano (LS), interurbano (LI)
  • Alimentazione: gasolio, metano (Exobus), ibrido[2]
  • Porte: 3/4 (LU), 2 (LS e LI) rototraslanti o ad espulsione
  • Lunghezza: 18 m
  • Allestimenti: urbano (U), suburbano (S)
  • Alimentazione: gasolio, metano (Exobus)
  • Porte: 4 (340 U), 3 (340 S) rototraslanti o ad espulsione

AnsaldoBreda F19

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  • Lunghezza: 12 m[3]
  • Allestimento: urbano
  • Alimentazione: elettrica/gasolio
  • Porte: 3 rototraslanti o ad espulsione

AnsaldoBreda F22

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Una versione di 7 unità, realizzata specialmente per la città francese di Nancy fu denominata F22. Avendo cambiato il tipo di linea di alimentazione e l'altezza di contatto della stessa dopo avere collaudato il primo esemplare, i francesi hanno rifiutato di pagare le altre 6 unità. Dopo 6 anni di pratiche in tribunale, hanno finalmente accettato di pagare l'esemplare in servizio dal 2002 e restituito al costruttore italiano gli altri 6 rimasti fermi. I 6 filobus F22 rimpatriati sono stati acquistati dalla Conerobus di Ancona nel 2014.

Grandi quantitativi di 240 sono stati acquisiti da: SITA-ATI poi Tevere TPL e adesso Roma TPL (Roma), ATR (Forlì e Cesena), ATV (Verona), CTM (Cagliari), ATC (Bologna), Trieste Trasporti (Trieste), Arriva Udine, ATAF (Firenze), STP (Brindisi), Cotral (Lazio), AMACO (Cosenza), Busitalia Campania (Campania), GTM (Pescara), ATP Esercizio (Città metropolitana di Genova), STP (Otranto) e Copit (Pistoia)

In particolare, ATP Esercizio, in seguito alla fusione divenuta AMT S.p.A.,ha posseduto fino al 19 Luglio 2021 (data del suo invio alla demolizione) il primo esemplare di questo mezzo (che venne immatricolato e venduto solamente nell'aprile 2003), nella versione NU a 3 porte, con il numero sociale n.2406. Il suo numero di telaio, visibile tramite il controllo della targa CD 609LN, è il seguente: ZCM2402N000028173. Oltre al primo esemplare, ATP Esercizio ha posseduto altri 2 M240 NU (2404,2405), 3 M240 NS (1401,1402,1403), 4 M240 LS (1505,1506,1507,1508 tutti ancora in circolazione eccetto 1507), 1 M240 LI (4524) e anche altre vetture però appartenenti alla versione successiva del modello.

La versione filobus è stata acquistata da ANM e CTP (Napoli)[4] e Conerobus (Ancona).

  1. ^ Urbani - Dieci anni e non sentirli, su tuttotrasporti.it, 2 febbraio 2009. URL consultato il 26 gennaio 2018.
  2. ^ La versione ibrida del Monocar 240 è stata allestita da Altereco e circola soltanto a Bologna.
  3. ^ Eduardo Bevere, Gerardo Chiaro, Andrea Cozzolino, Storia dei trasporti urbani di Napoli e delle linee interurbane gestite dalla SATN, dalle Tramvie di Capodimonte e dalle aziende municipalizzate. Volume secondo - il materiale rotabile, Calosci, Cortona (AR), 1999, ISBN 88-7785-153-8, p. 238.
  4. ^ Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci, Cortona (AR), 2003, ISBN 88-7785-193-7, pp. 228 e 236.

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