Brand New Eyes

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Brand New Eyes
album in studio
ArtistaParamore
Pubblicazione29 settembre 2009
(vedi date di pubblicazione)
Durata40:07
Dischi1
Tracce11
GenereRock alternativo[1]
Pop punk[2][3]
Emo-pop[1]
EtichettaFueled by Ramen
ProduttoreRob Cavallo, Paramore
RegistrazioneHidden Hills, California, gennaio-marzo 2009
FormatiCD, CD+DVD+7", LP, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroArgentina (bandiera) Argentina[4]
(vendite: 40 000+)
Brasile (bandiera) Brasile[5]
(vendite: 30 000+)
Canada (bandiera) Canada[6]
(vendite: 50 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[7]
(vendite: 7 500+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia[8]
(vendite: 70 000+)
Irlanda (bandiera) Irlanda[9]
(vendite: 15 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[10]
(vendite: 300 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[11]
(vendite: 1 000 000+)
Paramore - cronologia
Album precedente
(2008)
Album successivo
(2013)
Logo
Logo del disco Brand New Eyes
Logo del disco Brand New Eyes
Singoli
  1. Ignorance
    Pubblicato: 7 luglio 2009
  2. Brick by Boring Brick
    Pubblicato: 22 novembre 2009
  3. The Only Exception
    Pubblicato: 15 febbraio 2010
  4. Careful
    Pubblicato: 12 luglio 2010
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AbsolutePunk[12]
AllMusic[1]
Alternative Press[13]
Billboard[14]
Drowned in Sound[15]
Hot Press[16]
NME[17]
Rolling Stone[18]
Slant Magazine[19]
Spin[20]
Rock Sound[21]

Brand New Eyes è il terzo album in studio del gruppo musicale statunitense Paramore, pubblicato il 29 settembre 2009.

Scalando le classifiche di tutto il mondo, Brand New Eyes è diventato l'album di maggior successo della band sino alla pubblicazione di Paramore, avvenuta nel 2013. Ha inoltre vinto il premio come Best Album ai Kerrang! Awards 2010[22].

Questo è l'ultimo album registrato dai Paramore prima dell'abbandono di Josh e Zac Farro, che lasceranno la band nel dicembre 2010.

Registrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Hayley Williams e Josh Farro, principali autori dei brani della band

L'album è stato registrato con il produttore statunitense Rob Cavallo in circa due mesi, da gennaio a marzo 2009, a Hidden Hills, in California. A proposito del titolo, la cantante Hayley Williams ha dichiarato in un'intervista a MTV News[23]:

«Brand New Eyes doveva essere una canzone facente parte del disco. È stata una delle prime canzoni che abbiamo messo insieme per l'album, e non andava per niente bene... il testo era inizialmente davvero triste e negativo. Era "Ho perso tutti i miei amici perché hanno avuto degli occhi nuovi di zecca" (trad. Brand New Eyes). Ma non volevamo usare questa canzone, e abbiamo rubato la frase dal testo, ci piaceva come suonava. Fondamentalmente, il concetto è: per portare la band a un qualcosa di successivo - e anche noi stessi individualmente, per crescere - abbiamo bisogno di vederci l'un l'altro, vedere tutto, in una nuova prospettiva. Cercare di lasciarci dietro tutte le difficoltà che abbiamo potuto avere con il passato e vederci in un nuovo modo.»

Per quanto riguarda la copertina[24] del disco ha invece detto[25]:

«La copertina è di fatto una farfalla che trovai nel mio vialetto un giorno, era enorme e splendida. Abbiamo ritagliato le sue ali e le abbiamo appuntate con il corpo sulla recinzione nel mio cortile. L'ho sempre tenuta lì nella casa di mia madre, e a tutti noi è piaciuta l'idea delle ali di una farfalla, perché è anche nel testo di Brick by Boring Brick

Pubblicazione

[modifica | modifica wikitesto]
La band nel luglio del 2009 durante un incontro con i fan. Questo fu l'ultimo album realizzato dalla band con la sua formazione storica.

È stato pubblicato dall'etichetta discografica Fueled by Ramen il 29 settembre 2009, mentre il primo singolo Ignorance è stato messo in commercio il 7 luglio dello stesso anno. Per il singolo Brick by Boring Brick pubblicato a settembre, il video è stato terminato agli inizi di ottobre. Il 17 febbraio 2010 viene pubblicato il terzo singolo, The Only Exception, mentre a luglio e a novembre vengono pubblicati altri due singoli, rispettivamente Careful e Playing God. Inoltre è stata pubblicata su prenotazione anche un'edizione Deluxe dell'album, disponibile in sole 15 000 copie. Essa contiene:

  • compact disc dell'album
  • libretto-copertina di quaranta pagine con la riproduzione dei testi delle canzoni scritti a mano da Hayley Williams
  • vinile 7" con due canzoni (le versioni acustiche di Ignorance e Where the Lines Overlap)
  • DVD con le immagini esclusive del "Making Of"
  • poster della band
  • libretto a colori di sedici pagine
  • cinque foto dei Paramore in edizione limitata
  • certificato di autenticità

L'album si apre con Careful, traccia che più si riavvicina al suono del precedente album della band Riot![3]. La canzone parla del dover sapersi ritagliare una vita per sé stessi affrontando tutti i rischi possibili[26]. È una delle prime demo che il chitarrista della band Josh Farro preparò per Hayley per l'album. Creò una base con la chitarra e aggiunse un finto suono di batteria. Inoltre scrisse la melodia alla fine dei ritornelli. Hayley scrisse il testo definitivo un mese dopo[26]. La seconda traccia, Ignorance, ricorda molto il lato più pop punk dell'album precedente[3]. Hayley Williams, in un'intervista di Kerrang!, disse[27]:

«Ci sono state un sacco di occasioni in cui mi sono sentita veramente solo o arrabbiata o insicura. Non sempre mi sento a mio agio confrontandomi con delle persone, specialmente con le persone che amo, come questi ragazzi. Qualche volta serve una canzone per trovare un punto di accordo. La canzone è vista dalla prospettiva di una persona. È ingiusto che sia l'unica a parlarne, ma mi ha aiutato molto. La frase 'ignorance is your new best friend' si riferisce a come mi sento quando perdo qualcuno, e penso che anche il resto della band si senta così. Ma va bene, stiamo crescendo. Amo questa canzone.»

Playing God parla invece delle persone che incolpano coloro che gli stanno intorno, senza mai pensare prima che potrebbero essere loro nel torto[27]. Le melodie iniziali e quelle dei ritornelli sono realizzate principalmente da Josh, mentre il testo e alcune melodie nelle strofe sono state realizzate da Hayley al piano[26]. Brick by Boring Brick, quarta traccia dell'album, è a proposito delle persone che, mascherando le loro vite, vivono in un mondo di fantasia dimenticandosi cos'è il mondo reale[27]. In un'intervista di Alternative Press, Hayley racconta che sentendo delle determinate melodie venute fuori da una sessione di prova, le venne l'ispirazione per questa canzone. Dopo aver scritto le strofe e aver provato numerosi ritornelli, il testo uscì fuori come la storia di una bambina che, volendo fuggire dalla realtà per vivere in un mondo immaginario, finirà per dover affrontare il mondo reale e seppellire tutte le sue fantasie una volta per tutte[26]. Su Turn It Off invece, intervistata da Kerrang!, disse[27]:

«Tutti sanno in cosa credono e noi abbiamo scelto di credere in Gesù. È una battaglia farlo nel mondo reale. Qualche volta vuoi arrenderti. Alcune delle cose che abbiamo passato - cose che ho passato personalmente - negli ultimi anni, mi hanno fatto sentire che sarebbe stato più facile non avere fede in nulla e vedere me stessa sola e lavorare in quel modo. Suona come una buona idea, ma io non penso ci sia niente che qualcuno si lasci alle spalle. Penso anche che il testo di questa canzone sia speranzoso. Se trovi te stesso sul fondo, l'unica cosa che puoi fare è guardare su. Non può succederti niente di peggio se hai toccato il fondo.»

Le melodie e il testo son stati scritti da Hayley durante il tour primaverile della band con Jimmy Eat World, in un periodo dove la band era vicina alla rottura[26].

The Only Exception nacque quando Josh creò un interludio di 2 minuti con la chitarra e lo fece ascoltare a Hayley. Aggiunta qualche parte vocale a quei 2 minuti, la fecero sentire al resto della band, e decisero di lavorarci su per farne un brano dell'album[27]. Come detto da Hayley, la canzone parla dell'amore, e la natura del testo si riferisce alle esperienze di Hayley, delle difficoltà familiari che ogni giorno affrontava[27]. Inoltre, in un'intervista di Alternative Press, la cantante ha aggiunto[26]:

«Questa è la prima canzone d'amore che abbia mai scritto. E anche se ho provato in passato a scriverne altre, questa è la prima di cui vado veramente fiera. Mi piace il fatto che sia riuscita ad esprimere la paura che ho avuto dell'amore - e che qualche volta ho ancora - ma l'emozione e la speranza che è nel testo è veramente evidente. Quindi non sono una totale cinica! L'amore è una buona cosa, ragazzi.»

A proposito di Feeling Sorry, Hayley spiega il suo significato in un'intervista di Alternative Press[26]:

«A 20 anni arriva il momento in cui o stai lavorando sodo per rendertene conto o non te ne importa affatto. In questa canzone parlo della vita. La stessa cosa vale per tutte le età, credo. Ogni volta che vedo persone con così tanto potenziale buttare via i loro sogni perché pensano di non riuscire a raggiungerli è frustrante. Lavorare sodo è una buona cosa. Mi sono accorta che i ragazzi e io siamo estremamente fortunati ad essere dove siamo ora. Probabilmente sembra che stia parlando dall'alto a chi ora non fa tour e non vende dischi. Ma non è affatto così. Per arrivare a questo punto servono tanti sacrifici e tanto lavoro. E anche se un domani tutto questo ci potrà essere tolto via, per ogni briciolo di esso ne è valsa la pena.»

Brand New Eyes è il primo album in studio dei Paramore con Taylor York, che nel disco, oltre ad aver suonato la chitarra ritmica, ha contribuito alla scrittura di quattro brani

Looking Up, una delle ultime tracce scritte per l'album, è la canzone preferita di Hayley Williams in quanto "è la più onesta che poteva farla sentire fiera di essere dei Paramore"[26]. Josh scrisse una prima base musicale, spinto da Hayley e Taylor York (chitarra ritmica) a creare una canzone che faccia sentire bene, veloce e piacevole. Quindi Hayley, avuta la demo, scrisse il testo in una giornata in cui era particolarmente di buon umore e si sentiva bene, ispirandosi ai numerosi confronti che i membri della band hanno avuto per parlare delle loro differenze[26]. Intervistata da Alternative Press, Hayley disse su Where the Lines Overlap[26]:

«Io e Josh scrivemmo questa canzone una settimana prima di lasciare lo studio di registrazione. È la prima canzone che abbiamo scritto insieme dall'inizio alla fine. Lui aveva questa parte di chitarra che mi ricordava una vecchia canzone dei Get Up Kids o qualcosa del genere. Non suonava per niente a nessuna canzone avessimo scritto fino ad allora. È una canzone semplice, e suona bene.»

A proposito di Misguided Ghosts disse invece[26]:

«Taylor scrisse la musica di questa canzone mentre eravamo in tour in Inghilterra. Fu dopo il ritorno dalla pausa che avevamo preso. Ma penso che eravamo tutti ancora un po' spenti. Tutto il 2008 fu molto duro, e anche pensando che stavano accadendo delle cose bellissime, la vita stava diventando davvero complicata per la prima volta per me. Quindi ho scritto di tutto questo. Mi piace perché si adatta ad ogni caso, emozioni confuse che non avevo mai provato prima in questo pazzo mondo.»

All I Wanted, ultima traccia dell'album, è stata scritta da Hayley per il fidanzato Chad Gilbert, chitarrista dei New Found Glory: Gilbert partiva per la prima volta in tour da quando avevano iniziato la sua relazione con Hayley e la canzone è la conseguenza di tutte le insicurezze nate nella cantante[28]. In questo periodo, Hayley si sentiva triste e confusa, e un giorno, ascoltando una melodia della canzone provata da Taylor, decise di scriverci sopra un testo[26].

Successo commerciale

[modifica | modifica wikitesto]

L'album ha debuttato alla seconda posizione della classifica statunitense, rimanendovi poi per oltre 20 settimane consecutive[29]. Ha inoltre raggiunto la prima posizione nella classifica degli album alternative, digital e rock di Billboard[29]. Negli Stati Uniti ha venduto oltre mezzo milione di copie in meno di quattro mesi, aggiudicandosi il disco d'oro[11]. Nel 2016 ha raggiunto il milione di copie vendute nello stato, venendo certificato disco di platino[11]. Ha ottenuto un discreto successo anche nel resto del mondo, arrivando secondo nella classifica di vendite mondiali durante la sua settimana di debutto grazie alla somma di oltre 273 000 copie vendute[30].

Supportato anche dalle ottime vendite del terzo singolo The Only Exception (disco di platino negli Stati Uniti[11] e in Australia[31]), Brand New Eyes è stato inserito in tre delle classifiche di fine anno stilate da Billboard (tra le quali quelle per gli album alternative e rock, dove ha raggiunto in entrambe le prime 25 posizioni) e nella classifica di fine anno australiana (alla 61ª posizione)[32].

Hayley Williams e Jeremy Davis durante il Brand New Eyes World Tour nel 2009
Lo stesso argomento in dettaglio: Brand New Eyes World Tour.

I Paramore hanno inaugurato il Brand New Eyes World Tour il 29 settembre 2009, data di pubblicazione del terzo album. Il tour è iniziato a Pamplona e prosegue inizialmente nella zona dei cinque laghi, toccando Chicaho, Detroit e Toronto. Alcuni problemi fisici della cantante Hayley Williams costringono però il gruppo a posticipare alcune delle prime date. Ricominciano il 10 ottobre 2009 a Chicago e arrivano in Europa il 29 novembre, con le prime tappe a Helsinki, Stoccolma e Copenaghen fino al 18 dicembre dove si esibiscono alla Wembley Arena di Londra.

Successivamente la band si esibirà anche in vari Paesi in Asia, Australia, Sud America e Oceania[33], sino al 7 settembre 2011 a New York, dove tiene il concerto finale del tour.

Durante il tour mondiale i Paramore ottengono parecchi soldout in importanti location[34], tra cui l'O2 di Dublino[35].

Testi e musiche di Hayley Williams e Josh Farro, eccetto dove indicato.

  1. Careful – 3:50
  2. Ignorance – 3:38
  3. Playing God – 3:02 (Hayley Williams, Josh Farro, Taylor York)
  4. Brick by Boring Brick – 4:13
  5. Turn It Off – 4:19
  6. The Only Exception – 4:27
  7. Feeling Sorry – 3:05 (Hayley Williams, Josh Farro, Taylor York)
  8. Looking Up – 3:29
  9. Where the Lines Overlap – 3:18
  10. Misguided Ghosts – 3:01 (Hayley Williams, Josh Farro, Taylor York)
  11. All I Wanted – 3:48 (Hayley Williams, Taylor York)
Traccia bonus nell'edizione europea
  1. Decode – 4:22 (Hayley Williams, Josh Farro, Taylor York)
Tracce bonus nell'edizione iTunes
  1. Ignorance (Acoustic) – 3:40
  2. Brick by Boring Brick (Acoustic) – 4:22
  3. Turn It Off (Acoustic) – 3:47
Tracce bonus nell'edizione deluxe
  1. Ignorance (Acoustic) – 3:40
  2. Where the Lines Overlap (Acoustic) – 3:12
Vinile 7" bonus nell'edizione deluxe
  1. Ignorance (Acoustic) – 3:40
  2. Where the Lines Overlap (Acoustic) – 3:12
DVD bonus nell'edizione deluxe
  1. Making the Album (Documentary)
  2. Paramore.net Episodes
  3. Photo Gallery (Exclusive in Studio)
Paramore[36]
Altri musicisti[36]
  • Jamie Muhoberac – tastiera, organo
Produzione[36]
  • Rob Cavalloproduzione
  • Paramore – co-produzione, direzione artistica
  • Cheryl Jenets – manager produzione
  • Jamie Neely – assistente produzione
  • Ted Jensen – mastering
  • Chris Lord-Alge – missaggio (eccetto Misguided Ghost)
  • Keith Armstrong – ingegneria per il missaggio
  • Nik Karpen – ingegneria per il missaggio
  • Brad Townsend – ingegneria addizionale per il missaggio
  • Doug McKean – ingegneria acustica, missaggio in Misguided Ghost
  • Steve Rea – ingegneria acustica (assistente)
  • Russ Waugh – ingegneria acustica (assistente)
  • Dan Chase – ingegneria acustica
  • Lars Fox – ingegneria acustica
  • Kristie Borgmann – coordinazione artistica
  • Sarah Deane – coordinazione artistica
  • Ryan Russell – direzione artistica, fotografia
  • Mark Mercado – management

Classifiche di fine anno

[modifica | modifica wikitesto]
Classifica (2009) Posizione
Australia[32] 61
Regno Unito[46] 94
Classifica (2010) Posizione
Australia[47] 77
Regno Unito[48] 99
Stati Uniti[29] 94
Stati Uniti (alternative)[29] 18
Stati Uniti (rock)[29] 23

Date di pubblicazione

[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato pubblicato in tutto il mondo il 29 settembre 2009, ad eccezione dei seguenti Paesi.

Paese Data
Australia 25 settembre 2009
Austria
Belgio
Germania
Irlanda
Regno Unito 28 settembre 2009
Giappone 1º ottobre 2009
  1. ^ a b c (EN) Andrew Leahey, Brand New Eyes, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 2 giugno 2012.
  2. ^ Nicola Lucchetta, Paramore - Brand New Eyes, su outune.net, 23 settembre 2009. URL consultato il 2 giugno 2012 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2013).
  3. ^ a b c “Brand New Eyes” di Paramore, su soundmagazine.it, 1º ottobre 2009. URL consultato il 2 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2012).
  4. ^ (EN) Brand New Eyes GOLD in Argentina, su paramoremusic.livejournal.com, 13 dicembre 2010. URL consultato il 19 giugno 2012.
  5. ^ (PT) Paramore – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 5 gennaio 2013.
  6. ^ (EN) Brand New Eyes – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 4 marzo 2012.
  7. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart, su nztop40.co.nz, The Official NZ Music Charts. URL consultato il 18 aprile 2013.
  8. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2011 Albums, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 19 giugno 2012.
  9. ^ (EN) Brand New Eyes Platinum - Ireland, UK (24/06/10), su gallery.paramore.org, Paramore.org. URL consultato il 20 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2014).
  10. ^ (EN) Certified Awards, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 19 giugno 2012.
  11. ^ a b c d (EN) Paramore – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 aprile 2016.
  12. ^ (EN) Julia Conny, Paramore - brand new eyes - Album Review, su absolutepunk.net, 30 settembre 2009. URL consultato il 23 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2012).
  13. ^ (EN) Scott Heisel, Paramore - Brand New Eyes, su altpress.com, Alternative Press, 24 giugno 2010. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  14. ^ (EN) Paramore, "Brand New Eyes", su billboard.com, Billboard, 18 settembre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  15. ^ (EN) Paul Stephen Gettings, Album Review: Paramore - Brand New Eyes, su drownedinsound.com, 29 settembre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
  16. ^ (EN) Edwin McFee, Brand New Eyes - Music Review, su hotpress.com, 20 ottobre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  17. ^ (EN) Album Review: Paramore - 'Brand New Eyes', su nme.com, NME, 28 settembre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  18. ^ (EN) Jon Dolan, Brand New Eyes, su rollingstone.com, Rolling Stone, 28 settembre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2014).
  19. ^ (EN) Jesse Cataldo, Paramore: Brand New Eyes - Music Review, su slantmagazine.com, Slant Magazine, 30 settembre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  20. ^ (EN) Mikael Wood, Paramore, 'brand new eyes' Review, su spin.com, Spin, 28 settembre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  21. ^ (EN) Faye Lewis, Paramore - 'Brand New Eyes' - Reviews, su rocksound.tv, Rock Sound, 28 settembre 2009. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2009).
  22. ^ (EN) And the winners are..., su kerrang.com, Kerrang!, 29 luglio 2010. URL consultato il 19 giugno 2012.
  23. ^ (EN) Paramore Explain Why They Need Brand New Eyes, su mtv.com, MTV, 29 giugno 2009. URL consultato il 19 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2012).
  24. ^ DENTRO IL BOOKLET: Paramore - Brand New Eyes, su Booklet Magazine, 15 ottobre 2022. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  25. ^ (EN) Paramore unveil new album artwork, su kerrang.com, Kerrang!, 7 luglio 2009. URL consultato il 19 giugno 2012.
  26. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Track-By-Track: Paramore, su altpress.com, Alternative Press, 13 ottobre 2009. URL consultato il 20 giugno 2012.
  27. ^ a b c d e f (EN) Podcast: Paramore (Part2), su kerrang.com, Kerrang!, 12 maggio 2009. URL consultato il 19 giugno 2012.
  28. ^ DVD bonus nella Deluxe edition di Brand New Eyes
  29. ^ a b c d e f g h i j (EN) Paramore - Chart history, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2013).
  30. ^ (EN) Global Album Chart - ALBUMS week 41 / 2009 - October 17, su mediatraffic.de. URL consultato il 30 maggio 2014.
  31. ^ (EN) Accreditation - 2010 Singles, su aria.com.au, ARIA. URL consultato il 19 giugno 2012.
  32. ^ a b (EN) Top 100 Albums 2009, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 10 luglio 2012.
  33. ^ (EN) Paramore, su worldtourdates.info. URL consultato il 19 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  34. ^ Paramore, su it.mtvema.com, MTV Europe Music Awards. URL consultato il 19 giugno 2012.
  35. ^ (EN) Paramore in Belfast & Edinburgh!, su paramore.net, 11 maggio 2012. URL consultato il 19 giugno 2012.
  36. ^ a b c Dal libretto incluso nella versione fisica dell'album
  37. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (NL) Paramore - Brand New Eyes, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 13 ottobre 2009.
  38. ^ (DA) Album Top-40, su hitlisterne.dk, 23 ottobre 2009. URL consultato il 2 luglio 2012.
  39. ^ (JA) Paramore, su oricon.co.jp, Oricon. URL consultato il 18 aprile 2013.
  40. ^ (EN) Top 100 Individual Artist Albums Week ending 1st October 2009, su irma.ie. URL consultato il 5 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2009).
  41. ^ (EN) Paramore - Brand New Eyes - Music Charts, su acharts.us. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  42. ^ (EN) Paramore, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 4 ottobre 2009.
  43. ^ (EN) 2009-10-10 Top 40 UK Albums Downloads Archive, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 3 luglio 2012.
  44. ^ (EN) 2009-10-17 Top 40 Rock & Metal Albums Archive, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 3 luglio 2012.
  45. ^ (EN) 2009-10-10 Top 40 Scottish Albums Archive, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 3 luglio 2012.
  46. ^ (EN) Official Album Chart 2009 (PDF), su ukchartsplus.co.uk. URL consultato il 20 giugno 2012.
  47. ^ (EN) Top 100 Albums 2010, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 15 giugno 2012.
  48. ^ (EN) Official Album Chart 2010 (PDF), su ukchartsplus.co.uk. URL consultato il 20 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2012).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]