Battaglia di Mons Seleucus
Battaglia di Mons Seleucus parte delle Guerra civile romana (350-353) | |
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Data | 353 |
Luogo | La Bâtie-Montsaléon, odierna Francia |
Esito | decisiva vittoria di Costanzo II |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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La battaglia del Monte Seleuco fu combattuta in Francia nel 353 tra le forze dell'imperatore romano Costanzo II e quelle dell'usurpatore Magnenzio, che sconfitto si suicidò. Il luogo della battaglia è identificato con La Bâtie-Montsaléon.
Antefatto
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la sua sconfitta nella battaglia di Mursa Maggiore, Magnenzio fuggì ad Aquileia, dove convocò tutti coloro che gli erano fedeli. Decenzio, fratello di Magnenzio e appena nominato Cesare,[1] era impegnato con un'incursione degli Alemanni, e non fu in grado di prestare il suo esercito per sostenere Magnenzio.[2]
Costanzo passò il suo tempo a reclutare truppe e a riconquistare le città occupate da Magnenzio. Nell'estate del 352, Costanzo si spostò in Italia, solo per scoprire che Magnenzio aveva scelto di non difendere la penisola.[3]
Battaglia
[modifica | modifica wikitesto]Gli eserciti si incontrarono a Mons Seleucus, in quella che oggi è La Bâtie-Montsaléon nelle Alte Alpi, nel sud-est della Francia.[4] Costanzo fu nuovamente vittorioso e Magnenzio si tolse la vita il 10 agosto 353.[4][5] Dopo la battaglia conclusiva, Costanzo fece svernare le sue truppe ad Arles.[6]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Costanzo, ormai sovrano indiscusso dell'Impero romano, nominò Giuliano Cesare sulla metà occidentale dell'Impero nel 355/6,[7] e iniziò una campagna per perseguitare coloro che avevano sostenuto Magnenzio. Secondo Ammiano Marcellino, Costanzo era diventato più «crudele, violento e sospettoso con l'età», e i suoi notarii e le sue guardie del corpo non avevano bisogno di alcun pretesto oltre al semplice sospetto per infliggere punizioni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Timothy David Barnes, Athanasius and Constantius: Theology and Politics in the Constantinian Empire, Harvard University Press, 1993, ISBN 0-674-05067-3.
- Peter Crawford, Constantius II: Usurpers, Eunuchs, and the Antichrist, Pen & Sword, 2016, ISBN 978 1 78340 055 3.
- Robert M. Frakes, The Dynasty of Constantine down to 363, in Lenski (a cura di), The Cambridge Companion to the Age of Constantine, Volume 13, Cambridge University Press, 2006.
- David Hunt, The successors of Constantine, in Cameron e Garnsey (a cura di), The Cambridge Ancient History: The late empire, A.D. 337-425, XIII, 2nd, Cambridge University Press, 1998, p. 1-43.