BT Italia
BT Italia | |
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Sede di Settimo Milanese | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1995 |
Fondata da | |
Sede principale | Milano |
Gruppo | BT Group |
Persone chiave | Andrea Bono (amministratore delegato) |
Settore | ICT |
Prodotti | Telefonia, connettività dati, servizi IT, sicurezza informatica, telefonia mobile |
Fatturato | circa 300 milioni di € (2023) |
Dipendenti | 349 (2023) |
Slogan | «BT Means Business» |
Sito web | www.globalservices.bt.com/it |
BT Italia S.p.A. è una filiale italiana di BT Group, gruppo britannico di telecomunicazioni già noto con il nome di British Telecom; nata nel 1995 come Albacom da una società mista tra l'allora British Telecom e la Banca Nazionale del Lavoro, dal 2008 la compagnia ha la denominazione attuale e agisce in Italia come sussidiaria della capofila britannica. In Italia, BT può contare su un ampio portfolio di soluzioni che spaziano dal networking alla sicurezza, dalla videoconferenza alla business mobility.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Albacom S.p.A. nasce a Roma nel settembre 1995. La società di telecomunicazioni, che rappresenta la realizzazione di un progetto targato BT (British Telecom) e BNL (Banca Nazionale del Lavoro), si sviluppa come operatore fisso attivo in Italia e all'estero per il mercato business, focalizzando la propria attività sull'offerta di servizi e soluzioni ICT (Information & Communications Technology) alle PMI (Piccole e Medie Imprese), alle grandi aziende e alla Pubblica amministrazione. Nella compagine sociale entrano successivamente Eni e Mediaset e successivamente ne escono, insieme a BNL, alla fine del 2004, quando l'intero capitale sociale viene acquisito da BT Group Plc. Il 4 febbraio 2005 la compagnia modifica la denominazione sociale in BT Albacom S.p.A.. Il 2006 ha visto l'integrazione in BT Albacom delle attività di Atlanet S.p.A. (fondata da Acea, Fiat e Telefónica nel 2000) ceduta il 1º marzo 2006 dal gruppo FIAT a British Telecom per 80000000 €, ed un nuovo cambio di ragione sociale in BT Italia S.p.A.. Nel febbraio 2007 la capogruppo BT Group Plc lancia un'OPA su I.NET S.p.A., allora quotata alla Borsa di Milano, finalizzata ad acquisire la totalità del capitale dell'azienda di cui BT già deteneva circa il 65%. L'operazione si conclude con l'integrazione di I.NET in BT Italia nel gennaio 2008. Contestualmente BT Italia acquisisce ERPTech S.p.A..
Il 18 Ottobre 2019, BT lancia il nuovo logo e il nuovo slogan "Beyond Limits".[1]
A febbraio 2022 BT cede la controllata ERPTech S.p.A. a WIIT S.p.A..[2]
Il 31 gennaio 2024 BT cede la controllata BT Enìa S.p.A. a Retelit S.p.A..[3]
Data Center
[modifica | modifica wikitesto]Fiore all'occhiello di BT Italia è il Data Center BF2 sito a Settimo Milanese.
Quindicimila metri cubi di cemento per 36mila tonnellate di peso che contengono dati pari al doppio dei libri scritti dall’uomo nel corso della storia.[4]
I 25 metri di altezza dell’edificio si raddoppiano nel sottosuolo con 250 pali che affondano nel pieno della falda acquifera.
Nei tre piani, divisi su due blocchi distinti e autonomi, con 6mila metri quadri di data room, riempiti solo di rack, armadioni che contengono in media 40 server ciascuno.
L'impianto di raffreddamento è innovativo e ecologico, 8 pozzi prelevano acqua a -40 metri per essere raccolta in una piscina sotterranea da 900 metri cubi, utilizzata come serbatoio per lo scambio di calore: l’aria fredda viene convogliata nell’intercapedine sotto i pavimenti,buttata nelle singole stanze aziendali e raccolta nel soffitto per essere rilasciata all’esterno. L’acqua rimane alla temperatura ideale per irrigare i campi circostanti.
La continuità energetica è garantita da un sistema assolutamente ridondante basato su due linee separate che coprono i 10 mW di consumo: la fornitura dalla rete esterna è garantita dal backup dai 6 generatori in grado di fornire fino a 15 mW, garantendo un’autonomia energetica di 48 ore. L'impianto comprende 12 UPS (1.200 kVA) e 10 trasformatori MT/BT da 2.500 KW.
L’intero fabbricato è coperto da uno scudo in cemento armato antimissilistico e da un fossato per prevenire eventuali attacchi dall'esterno; non sono presenti aperture verso l'esterno e la struttura è antisismica.
Nell 2008 In occasione dell’inaugurazione del data center, è stato presentato il libro “La Fabbrica dei Bits, Viaggio intorno a un Data Center”, edito da Segesta, che descrive, attraverso i contributi di esperti di architettura industriale e le testimonianze di alcuni manager, come è nato e si è sviluppato il progetto della Business Factory di BT, riconosciuta come una delle più avanzate e sicure in Europa.[5]
Network
[modifica | modifica wikitesto]BT Italia gestisce oggi una base clienti di circa 80.000 aziende e una rete in fibra ottica (di proprietà) di oltre 17.000 km e quattro data center nelle aree di Milano e Roma.
BT Italia offre servizi voce, dati, su piattaforma ATM (Asynchronous Transfer Mode) e Frame Relay, e internet, su piattaforma IP/MPLS (Internet Protocol/Multi Protocol Label Switching), sfruttando tecnologia xDSL (Digital Subscriber Loop), CDN (Circuito diretto numerico), radio, dial-up su linea PSTN (Public Switched Telephone Network) o ISDN (Integrated Services Digital Network), con modalità di accesso diretto ULL (Unbundling Local Loop) o indiretto (in interconnessione con la rete Telecom Italia).
Offre inoltre servizi di gestione IT e di sicurezza sfruttando la propria rete di data center ed il proprio SOC.
Telefonia mobile
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2007 BT Italia è operatore virtuale di rete mobile (MVNO) appoggiandosi su rete Vodafone ed ha sviluppato un portafoglio di soluzioni e servizi di business mobility. I prefissi sono: 377-7, 371-0.
Da luglio 2014 è passato da semplice MVNO a Full MVNO lasciando Vodafone per Telecom Italia utilizzando rete TIM.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) BT helps the UK realise its potential with new brand purpose and ambition: 'Beyond Limits', su BT helps the UK realise its potential with new brand purpose and ambition: 'Beyond Limits'. URL consultato il 27 dicembre 2019.
- ^ WIIT acquisisce il 100% di ERPTech, competitor nel SAP Hosting, su www.teleborsa.it. URL consultato il 29 novembre 2023.
- ^ BT Italia completa la cessione di BT Enìa a Retelit, su www.globalservices.bt.com. URL consultato il 21 giugno 2024.
- ^ È a Settimo Milanese la «fabbrica dei Bit» | In-Site, su in-site.it. URL consultato il 21 giugno 2024.
- ^ Redazione Key4biz, BT Italia: inaugurato il nuovo Business Continuity Control Center di I.NET, su Key4biz, 14 maggio 2008. URL consultato il 21 giugno 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su italia.bt.com.
- BT Italia S.p.a, su sapere.it, De Agostini.
- BT Italia, in Lessico del XXI secolo, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012-2013.