In piedi da sinistra: Bagini (accompagnatore), Lodi, Panzeri, Simonetti, Bedetti, Sanero, Buschi, Barisone, G.Cornolti, A.Maffezzoli e accompagnatore. In mezzo: Varasi, Violak (braccio su Volta). In ginocchio da sin.: Casati, Paniati, Barisone, Bettoni, R.Cornolti, Tentorio, Bonomi, Nebbia, Mortarotti. Seduti i portieri: Verdoni, Ceresoli e Gervasoni.
La stagione 1930-1931 fu all'insegna delle rivoluzioni, sia sul piano societario, sia sul piano tecnico-tattico.
Alla vigilia del torneo assume la presidenza il senatore Antonio Pesenti che si presenta ben volenteroso a centrare la promozione.
Il nuovo presidente instaurò subito dei buoni rapporti con la Juventus (rapporti che sarebbero durati per più di ottant'anni) che portarono un consistente afflusso di rinforzi da Torino, tra cui l'allenatore-giocatore ungherese József Violak (italianizzato Giuseppe Viola).
Quest'ultimo porta a Bergamo un nuovo modulo tattico (il famigerato doppio W danubiano) inaugurando anche una specie di moderno turnover che lo porta a ruotare spesso gli undici in campo.
I risultati arrivano e l'Atalanta si ritrova per tutto il campionato nelle prime posizioni.
La promozione però sfuma per un soffio alla penultima giornata quando il Bari, diretta concorrente dei neroazzurri, si impone a Bergamo dopo che gli atalantini avevano sbagliato un rigore con Simonetti.