Associazioni Calcio Riunite Messina
ACR Messina Calcio | |
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Biancoscudati, Giallorossi, Padroni dello Stretto, Peloritani | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, giallo, rosso |
Simboli | Leone, Stemma di Messina (scudo peloritano), Pesce Spada (nella stagione 1963-1964) |
Inno | Cuore di una città Ivano Girolamo |
Dati societari | |
Città | Messina |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie C |
Fondazione | 1900 |
Rifondazione | 1993 |
Rifondazione | 2009 |
Rifondazione | 2017 |
Proprietario | Sciotto Automobili |
Presidente | Pietro Sciotto |
Allenatore | Giacomo Modica |
Stadio | San Filippo-Franco Scoglio (38 722 posti) |
Sito web | www.acrmessina1900.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Campionato di Serie B 2 Campionato di Serie C1 3 Campionati di Serie C2 4 Campionati di Serie D 2 Whitaker Challenge Cup |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
La Associazioni Calcio Riunite Messina S.r.l., meglio nota come Messina, è una società calcistica italiana con sede nella città di Messina. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano. E' stata una delle primissime squadre del Sud Italia a militare in massima serie, debuttando nella stagione 1921-1922 in Prima Divisione. E' anche una delle squadre del Sud con miglior piazzamento in Serie A, essendosi nel corso della sua storia classificata 7° (al pari del Catanzaro e del Bari) nella stagione 2004-2005. Meglio del Messina, nonché dei citati calabresi e pugliesi, solo il Napoli, il Cagliari e il Palermo.
La squadra fu fondata il 1º dicembre 1900[1][2] con il nome di Messina Football Club da Friederich Becker. Nel 1947 l'Associazione Calcio Messina si fuse con l'U.S. Giostra, dando vita così all'Associazioni Calcio Riunite Messina.[1] Il 17 luglio 1997 l'U.S. Peloro (unica squadra cittadina all'epoca) cambiò ancora una volta denominazione, dando vita al Football Club Messina Peloro.[1] Dopo il fallimento di quest'ultima, il 23 marzo 2009 nacque l'Associazione Calcio Rinascita Messina[3] (Associazioni Calcio Riunite Messina dal 2014[4]), la quale non si iscrisse al campionato di Serie C 2017-2018.[5] Il 26 luglio 2017 è nato l'attuale sodalizio[6][7], che nei primi giorni di agosto è stato ammesso in Serie D.[8] Il 13 giugno 2019 la società ha concluso l'acquisto dello storico marchio Associazioni Calcio Riunite Messina.[9]
Disputa le partite interne presso lo stadio San Filippo-Franco Scoglio di Messina (38 722 posti).
È uno dei 18 club più antichi d'Italia.
Figura al 47º posto nella graduatoria per tradizione sportiva dei club calcistici, al 52º nella classifica perpetua della Serie A e al 27º posto nella classifica perpetua della Serie B. Nella sua storia ultracentenaria il Messina ha disputato cinque campionati di Serie A, di cui tre consecutivi, e 32 di Serie B. Il miglior piazzamento in Serie A è il settimo posto, raggiunto nella stagione 2004-2005, quando la squadra si qualificò ma non ottenne la partecipazione in Coppa Intertoto per mancata licenza UEFA[10]. Il miglior piazzamento nelle coppe è rappresentato dagli ottavi di finale di Coppa Italia (nel 2006-2007). Nella sua storia il Messina ha vinto un campionato di Serie B (nel 1962-1963), uno di Serie C1 (nel 1985-1986), uno di Prima Divisione corrispondente all'attuale Serie C (nel 1931-1932), due di Serie C2 (nel 1982-1983 e 1999-2000), uno di Lega Pro Seconda Divisione (nel 2013-2014) e quattro di Serie D (nel 1973-1974, 1997-1998, 2012-2013 e 2020-2021).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Messina Football Club venne fondato il 1º dicembre 1900.[1][2][11][12] I soci fondatori furono inglesi, ma anche i messinesi Alfredo Marangolo e Giulio Arena Ainis. Al vertice dell'organigramma societario figurava il presidente, l'armatore inglese Walter F. Becker.[1][2] Il primo incontro del Messina Football Club fu disputato il 18 aprile 1901, contro l'"Anglo Panormitan Athletic and Football Club" (l'attuale Palermo). L'incontro finì 3-2 per i palermitani.[1][11] Nel luglio 1901 fu nominato presidente il neo console inglese di Messina, Arthur Barret Lascelles, il quale pertanto succedette a Walter Becker.[1] Nel 1905 nacque la Whitaker Challenge Cup, disputata contro il Palermo; nel 1905 i messinesi vinsero 3-2, nel 1906 ancora successo dei peloritani per 2-1 e nel 1908 vinsero i palermitani 3-0.[11][13] Il terremoto del 1908 causò la morte di numerosi giocatori. Nel 1910 la squadra prese parte alla seconda edizione della Coppa Lipton, perdendo però sia contro il Naples sia contro il Palermo.[1][11][13]
Nel 1910, nacque la Ginnastica Garibaldi, che nel 1913 vinse la Coppa Agordad a Catania e la Coppa Restuccia a Messina.[1][11] Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, le attività calcistiche a Messina si interruppero.[1][11]
Nel 1919, venne fondata l'U.S. Messinese, che nel 1920 perse la finale della Coppa Federale Siciliana contro il Palermo.[11] Nel 1922, venne fondato il Messina F.C., dalla fusione tra U.S. Messinese-Umberto I e il Messina S.C.[1] Nel 1922-1923 il Messina non arrivò alle finali interregionali della Prima Divisione.[1][11] Nel 1924-1925 accede alla Prima Divisione dopo un doppio confronto contro l'U.S. Peloro.[1][11]
Nel 1924, nacque l'U.S. Messina (dopo lo scioglimento del Messina F.C.). La squadra disputò la Prima Divisione 1924-1925,[1][11] chiudendo al 1º posto nel campionato regionale ed al 4º posto nel girone B delle semifinali di Lega.[1] Nella stagione 1925-1926, retrocesse in Seconda Divisione 1926-1927 ove rimase sino al 1928.[1][11]
Nel 1928 nacque l'A.C. Messina, presidente fu Augusto Salvato. La squadra conquistò la Serie B al termine della Prima Divisione 1931-1932.[1][12] La squadra mantenne la categoria per sei stagioni consecutive, dal 1932-1933[1][12] fino alla retrocessione del 1937-1938.[1][12] Disputò poi due campionati in Serie C,[1][12] ma con l'inizio della seconda guerra mondiale,[1] si ritirò dal campionato di Serie C 1940-1941.[1]
Nel 1941 nacque l'U.S. Mario Passamonte (intitolata ad un ex giocatore del Messina morto in guerra).[1][12] La squadra prese parte alla Serie C 1942-1943, chiudendo al 5º posto nel girone N.[1] Nel 1945 la Passamonte si fuse con la S.S. Lega Arsenale (nata nel 1944) e con l'U.S. Peloro, dando vita all'Associazione Sportiva Messina.[1]
Nel 1945, nacque appunto l'A.S. Messina, che chiude al 6º posto nel girone F della Lega Centro-Sud della Serie C 1945-1946.[1] Nel 1946 l'A.S. Messina si fuse con il Gazzi, dando vita alla nuova Associazione Calcio Messina.[1]
L'A.C. Messina, disputò la Serie C 1946-1947, terminando la stagione al 2º posto nel girone C di Serie C e al 5º posto nel girone finale della Lega Sud.[12] Fu l'ultima occasione in cui si parlò di Associazione Calcio Messina.
Nel 1947 dalla fusione tra A.C. Messina e U.S. Giostra nacque la Associazioni Calcio Riunite Messina.[1][14][15] Nel 1949-1950 arrivò la promozione in Serie B,[12] dopo uno spareggio con il Cosenza.[1] Mantenne la Serie B consecutivamente dalla stagione 1950-1951 alla stagione 1962-1963, al termine della quale centrò la prima storica promozione in Serie A.[1][12] Tuttavia al termine del girone d'andata la squadra figurava all'ultimo posto in classifica. Ma dopo il mercato di novembre, la squadra venne rivoluzionata e nel girone di ritorno il Messina conquistò 20 punti e riuscì a salvarsi.[1][12] La seconda stagione in serie A culminò con la retrocessione,[1] frutto del penultimo posto in classifica.[12] Da allora il Messina ebbe una parabola discendente, che vide la squadra retrocedere in Serie C dopo soli tre anni di cadetteria e dopo la Serie C 1972-1973,[16] retrocesse in Serie D.[1][12] La prima esperienza in Serie D[1][12] del Messina terminò con la risalita in Serie C.[1][12] Tuttavia saranno solo tre i campionati di Serie C disputati dal Messina, prima di ripiombare ancora in Serie D.[1][12][16] Nel 1978-1979 la società viene ammessa alla nuova Serie C2[1][12] ove restò sino alla stagione 1982-1983, anno della promozione in Serie C1 1983-1984, ove ottennero una tranquilla salvezza.[1][12] Nel 1984, divenne presidente Salvatore Massimino. Il campionato di Serie C1 1984-1985, si concluse al 3º posto sotto la guida di Franco Scoglio.[1][12] Nel Serie C1 1985-1986, arrivò la promozione in Serie B 1986-1987.[1][12] La squadra mantenne la Serie B sino alla stagione 1991-1992,[1][12] poi il Messina partecipò al campionato di Serie C1 1992-1993,[1][12] e dopo delle vicissitudini societarie e la mole di debiti accumulata, la società fallì.[1][12]
Dopo l'esclusione dell'A.C.R. Messina dai campionati professionistici, le redini del calcio messinese furono prese da due società, l'A.S. Messina (nel 1993) e l'U.S. Peloro (nel 1994).[1][12] Le due squadre presero parte al Campionato Nazionale Dilettanti 1996-1997, che terminò con la retrocessione (e il successivo fallimento) dell'A.S. Messina e il 6º posto dell'U.S. Peloro.[1][12]
Nel luglio del 1997, l'U.S. Peloro mutò la sua denominazione e nacque così il Football Club Messina Peloro.[1][12][17][18] Il Messina sotto la presidenza di Aliotta ottenne la promozione in Serie C2 nel 1997-1998,[1][12][19] la promozione in Serie C1 nel campionato di Serie C2 1999-2000[1][12] e la promozione in Serie B, ai danni del Catania, che sconfisse al Celeste per 1-0 nella finale dei Play-off del campionato di Serie C1 2000-2001. Nel successivo campionato di Serie B il Messina riesce a conquistare la salvezza solo all'ultima giornata.[1][12] Nell'estate del 2002 la proprietà passa all'imprenditore Pietro Franza.[1][12][20] Come nel campionato precedente, anche nella Serie B 2002-2003 i siciliani colgono la salvezza nelle ultime giornate. Ma nella stagione 2003-2004, il Messina coglie un'inaspettata promozione in Serie A sotto la guida di Bortolo Mutti,[21] dopo 39 anni.[1][12][22]
Il Messina si presentò ai nastri di partenza della Serie A 2004-2005 con una squadra composta da molti degli artefici della promozione, tra cui Parisi, Di Napoli, Storari e il capitano Sullo.[23][24] Il campionato si chiuse con un inaspettato 7º posto, con la squadra che sfiorò anche la qualificazione in Coppa UEFA e che avrebbe avuto la possibilità di disputare la Coppa Intertoto, ma il club non ottenne la licenza per parteciparvi.[1][10][12]
Nell’estate 2005 la F.I.G.C. richiese l'esclusione del Messina dalla Serie A, a causa di irregolarità fiscali; il Consiglio federale ratificò l'esclusione su indicazione della COVISOC.[1][12][25] La decisione fu confermata anche dal TAR, ma la società peloritana fu riammessa in massima serie nei primi di agosto dal Consiglio di Stato.[26]
La stagione 2005-2006, però, si concluse con la retrocessione del Messina con il terzultimo posto in graduatoria, ma dopo lo scandalo di Calciopoli, fu riammesso in massima categoria, in virtù della retrocessione d'ufficio della Juventus all'ultimo posto e del miglior piazzamento nella zona rossa della classifica.[1][12] Ma nella stagione 2006-2007, si classificò ultima retrocedendo nuovamente, stavolta per davvero.[1][12] Nella Serie B 2007-2008, i peloritani si salvarono chiudendo al 14º posto, ma l'estate 2008 vide la situazione societaria divenire insostenibile per i debiti accumulati.[12][27][28]
Il Football Club Messina Peloro fallisce definitivamente il 27 novembre 2008 ma partecipa, su indicazione della prefettura stante il rifiuto del sindaco, alla Serie D 2008-2009 dopo la mancata iscrizione alla Serie B dello stesso anno.[28][29][30][31]
Il 23 marzo 2009 la fallita "F.C. Messina Peloro", venne rilevata all'asta fallimentare dalla A.C.R. Messina S.r.l. di proprietà del romano Alfredo Di Lullo.[3][15] Nasce pertanto l'Associazione Calcio Rinascita Messina.[28]
Nel frattempo la squadra riesce a mantenere la categoria, grazie al 12º posto in Serie D 2008-2009.[12] Il piazzamento si ripete anche nella stagione 2009-2010.[12]
Nell'agosto 2010, il Messina passa in mano a Pietro Santarelli.[32] Egli però non onorerà mai gli impegni societari assunti con la precedente proprietà, e pertanto nel novembre 2010, Marcella Chierichella e Arturo Di Mascio cedono le quote societarie agli imprenditori Bruno Martorano e Vincenzo Principato nel mentre che il Messina conclude la Serie D 2010-2011 con una "tranquilla" salvezza.[12][28][33][34]
Il 14 agosto 2011 il gruppo Martorano trasferisce le quote della società a Raffaele Manfredi.[35] Il Messina raggiunge il quarto posto del campionato di Serie D 2011-2012, accedendo così ai play-off.[12] Dopo aver superato per 3-1 in trasferta la Battipagliese in semifinale, perde la finale contro il Cosenza per 3-0 allo Stadio San Vito.[12] Il 12 giugno 2012 la società annuncia di aver ceduto il 100% delle quote al gruppo industriale di Pietro Lo Monaco.[36] Il campionato di Serie D 2012-2013, sancisce la promozione in Lega Pro Seconda Divisione 2013-2014.[12][37]
La stagione 2013-2014, dopo dei passi falsi iniziali, si conclude con la promozione al primo posto nella rinnovata Lega Pro 2014-2015.[12][38] Il 19 dicembre 2013, il patron Pietro Lo Monaco e i suoi collaboratori, alla presenza del notaio Nunzio Arrigo, firmano l'atto che rinomina la società Associazioni Calcio Riunite Messina 1947.[39]
Dopo una stagione fallimentare, il Messina retrocede il 30 maggio 2015 dopo aver perso i play-out con la Reggina.[12][40] Il 7 agosto, la società viene ceduta da Pietro Lo Monaco a un gruppo di imprenditori guidato da Natale Stracuzzi, che assume la carica di presidente.[41] Successivamente, è stato nominato come nuovo allenatore Arturo Di Napoli. Il 29 agosto, il Messina viene riammesso in Lega Pro per sopperire ai vuoti creatisi a causa delle indagini sull'inchiesta Dirty Soccer.[12][42]
La stagione 2015-2016 viene conclusa al 7º posto, garantendo la partecipazione alla Coppa Italia.[12]
Il 18 febbraio 2017, la proprietà composta da Stracuzzi, Oliveri, Micali e dalla società Antares cede l'intero pacchetto azionario a Franco Proto.[43]
Il Messina ottiene la salvezza matematica il 7 maggio 2017, grazie al pareggio maturato con la Vibonese.[12][44]
Il 14 luglio successivo, a seguito della mancata presentazione della fideiussione relativa all'iscrizione al campionato di Serie C 2017-2018, viene esclusa automaticamente dalla competizione.[5] L'ACR di Proto fallisce e viene resa necessaria una manifestazione di interesse del Comune di Messina per far nascere una nuova società con una nuova matricola per poter partecipare al Campionato di Serie D. Il 25 luglio, dopo l'unica manifestazione d'interesse arrivata a Palazzo Zanca, l'amministrazione comunale affida a Pietro Sciotto la composizione di una nuova società, per partecipare al campionato di Serie D 2017-2018.[7] Il 26 luglio, presso lo studio del notaio Pierangela Pitrone, nasce la nuova società, l'Associazione Calcio Rilancio Messina S.S.D. a r.l., i cui proprietari sono Pietro Sciotto (neo presidente) e il fratello Matteo.[6] Il 4 agosto, il sodalizio peloritano viene ammesso in Serie D, ove conclude il campionato al sesto posto.[8] Conclude poi la stagione 2018-2019 del campionato di Serie D al dodicesimo posto.
Il 13 giugno 2019 viene acquistato il marchio storico della Associazioni Calcio Riunite Messina, e in tal modo la società cambia la propria denominazione in Associazioni Calcio Riunite Messina Società Sportiva Dilettantistica. Termina il campionato di Serie D 2019-2020 (sospeso dopo lo scoppio della Pandemia di COVID-19) all'ottavo posto.
Il 13 luglio 2020, la società presieduta da Pietro Sciotto cede il 30% delle quote societarie agli imprenditori salernitani Carmine Del Regno ed Enzo Bove.[45] La stagione 2020-2021 si conclude al 1º posto nel girone I della Serie D con la conseguente promozione del Messina in Serie C; l'anno successivo i giallorossi, pur rimanendo nelle retrovie, centrano la salvezza diretta.
La stagione 2022-2023 della Serie C si concluse per il Messina con un 17º posto obbligandoli dunque a giocarsi la salvezza tramite i Play Out. Le due sfide si tennero contro la Gelbison. La prima, in casa dei Rossoblu, finì 1-0 a favore dei padroni di casa. Nella sfida di ritorno in casa del Messina la squadra giallorossa prevalse per 1-0 e, per via della classifica generale che li vedeva avanti di una posizione rispetto alla Gelbison, ottennero la salvezza in Serie C mandando la squadra Campana in serie D. La stagione 2023-2024 vede il Messina, sotto la guida del tecnico Giacomo Modica, conseguire la permanenza in Serie C con un turno di anticipo.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria dell'Associazioni Calcio Riunite Messina[46] | |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Colori | Denominazione |
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1900-1910 | Messina F.C. | |
1910-1915 | Società Ginnastica Garibaldi Messina | |
1919-1922 | U.S. Messinese | |
1922-1924 | Messina F.C. | |
1924-1928 | U.S. Messinese | |
1928-1940 | A.C. Messina | |
1941-1943 | U.S. Mario Passamonte | |
1945-1946 | A.S. Messina | |
1946-1947 | A.C. Messina | |
1947-1998 | A.C.R. Messina | |
1993-1997 | A.S. Messina | |
1997-2009 | F.C. Messina Peloro | |
2009-2014 | A.C. Rinascita Messina | |
2014-2017 | A.C.R. Messina | |
2017-2019 | A.C. Rilancio Messina S.S.D. | |
2019- | A.C.R. Messina |
Colori
[modifica | modifica wikitesto]I colori del Messina sono tradizionalmente il giallo ed il rosso; essi si rifanno allo stemma della città, rappresentato da una croce d'oro su campo rosso.[53] Tra il 1900 e il 1910, i colori sociali della squadra messinese erano il bianco ed il blu.[2][53] Mentre tra il 1910 e il 1928, e tra il 1941 e il 1943, i colori sociali erano il bianco ed il nero.[53]
Divise
Nel corso degli anni le varie squadre messinesi hanno vestito divise di colori differenti. Il Messina Football Club vestiva infatti divise bianco-blu;[53] la Ginnastica Garibaldi utilizzava maglie di colore rosso;[53] l'U.S. Messinese adottò invece maglie bianche a collo nero, con applicato lo stemma della città,[53] anche il Messina F.C. fondato nel novembre 1922 indossava maglie bianco-nere.[53] L' A.C. Messina nel 1928 adottò una maglia bianca con bordi giallorossi.[53]
L'A.C.R. Messina confermò la divisa: maglia bianca, e stemma di Messina (con i classici colori giallo e rosso) sul petto[53] Nel corso degli anni verranno utilizzate divise analoghe, o che comunque manterranno sempre evidenti i colori sociali giallo e rosso (ad esempio le divise interamente rosse listate di giallo indossate negli anni duemila).[54]
- Evoluzione delle divise
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Simboli ufficiali
[modifica | modifica wikitesto]Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma crociato fu utilizzato sin dal 1919, quando al cavaliere Allegra, furono donate dodici maglie bianche dalla Difesa Marittima, alle quali vennero applicati colletto nero, e appunto lo stemma crociato della città.[53]
Il logo nel corso degli anni ha mantenuto lo stemma crociato. Lo stemma societario attuale è rappresentato da uno scudo bianco bordato d'oro, con all'interno una versione semplificata dello scudo crociato giallo-rosso, la denominazione sociale in giallo, due bande orizzontali giallo - rosse e la dicitura "dal 1900".
Di seguito tutti i loghi del Messina[55].
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Logo utilizzato dal 1947 al 1993
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Logo utilizzato dal 1997 al 2008
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Logo utilizzato dal 2011 al 2013
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Logo utilizzato dal 2017 al 2019
Inno
[modifica | modifica wikitesto]Il Messina negli anni recenti (dal 2015 sino ai primi mesi del 2017), ha avuto come inno ufficiale Cuore Giallorosso di Josuè Previti.[56] Altri inni sono stati Messina punto e basta, interpretato da Corrado Lojacono[57] (utilizzato negli anni '60 e '70, e ripreso negli anni duemiladieci), Vola, cantato da Salvatore Trimarchi[58] e Sugnu Missinisi, cantato da Tony Canto ed utilizzato dal 2013 sino al 2015.[59]
Mascotte
[modifica | modifica wikitesto]La mascotte storica del Messina calcio è il pesce spada chiamato "Spadino 'u missinisi". Di solito viene disegnato come un pesce spada sorridente, vestito con la maglia biancoscudata, che infilza un pallone da calcio. In tempi recenti, in particolare negli ultimi campionati di Serie A, la mascotte della squadra è stata anche il leone "Liu 'u missinisi", un leone antropomorfo in divisa biancoscudata, molto simile a quello posto in cima al campanile della cattedrale di Messina.
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Il Messina gioca le partite interne allo stadio San Filippo-Franco Scoglio, che ha una capienza di 38.722 spettatori,[60]. Il "San Filippo", inaugurato nell'estate 2004, sostituì lo stadio Giovanni Celeste, impianto storico della città, utilizzato dal Messina già negli anni trenta.
Fino alla metà degli anni dieci la squadra disputava le partite interne nello spiazzo di San Raineri. Il primo incontro disputato sul terreno di San Raineri fu giocato il 2 maggio 1901 tra Messina F.C. e Royal Yacht Catania, e terminò 1-1.[61]
Tra il 1920 ed il 1922 giocò invece al campo di "Piano Moselle".[62][63] L'impianto venne costruito grazie agli sforzi del presidente Giovanni Vento e del suo vice Augusto Salvato (già portiere della Ginnastica Garibaldi).[62] La gara d'esordio fu giocata nel gennaio 1920, e vide di fronte l'U.S. Messinese e l'Ausonia Reggio Calabria; l'incontro terminò 6-0 per i siciliani.[62]
A partire dalla stagione 1922-1923 venne utilizzato l'impianto di gioco "Enzo Geraci" presso la Cittadella, dove la squadra rimase fino al 1932.[64] Nel settembre 1932 venne inaugurato lo stadio Gazzi di via Oreto.[65] L'inaugurazione del "Gazzi" avvenne nel 1932, con un incontro amichevole tra Messina e Catania, conclusosi 1-1.[65] Il "Gazzi" venne poi ufficialmente intitolato a Giovanni Celeste il 19 luglio 1948.[66]
Società
[modifica | modifica wikitesto]L'attuale società è di proprietà di Pietro Sciotto, e ha sede sulla Strada Statale 114, Km 6 - 98125 Messina. Il nome ufficiale del sodalizio peloritano è dal 2019 Associazioni Calcio Riunite Messina, fondato il 26 luglio 2017 come Associazione Calcio Rilancio Messina Società Sportiva Dilettantistica.[6][67]
Organigramma societario
[modifica | modifica wikitesto]Organigramma tratto dal sito ufficiale della società.
- Pietro Sciotto - Presidente
- Matteo Sciotto - Vicepresidente
- Angelo Costa - Direttore operativo
- Giuseppe Pavone - Direttore sportivo
- Alessandro Failla - Segretario generale sportivo
- Giuseppe Bellantoni - Delegato sicurezza
- Maurizio Mantineo - Supporter liason officer
- Davide Gambale - Responsabile comunicazione
- Francesco Saya - Fotografo Ufficiale
Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Elenco degli sponsor del Messina.[68][69]
Cronologia degli sponsor ufficiali
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Settore giovanile
[modifica | modifica wikitesto]Il settore giovanile dell'A.C.R. Messina si compone di: Giovanissimi Nazionali, Allievi Nazionali e Primavera 4.[76]
I principali calciatori provenienti dal vivaio del Messina sono: Marco Materazzi vincitore della Champions League con l'Inter nel 2010,[77] Giovanni La Camera vanta oltre 70 presenze in Serie B,[78] Marco Crimi vanta 23 presenze in Serie A e oltre 100 presenze in Serie B,[79] Giuseppe Rizzo 11 presenze in Serie A e oltre 100 presenze in Serie B.[80]
Diffusione nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]«Viva la squadra del Messina!», questa è la frase che Nino Frassica, ha pronunciato durante la puntata del 6 giugno 2017 della serie televisiva Complimenti per la connessione.[81] L'attore messinese ha citato la sua squadra del cuore, anche in alcune puntate di Don Matteo.[82][83] Inoltre Renzo Arbore ha citato il Messina durante uno spettacolo che ha tenuto a Furnari, dando notizia della riammissione della squadra peloritana in Lega Pro 2015-2016.[84]
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco degli allenatori[85][86] e dei presidenti[86][87] della storia della società.
- 1901 F. L. Padgett
- 1902-1906 Huleatt Charles Bousfield
- 1908-1910 Jullet
- 1910 Nazzareno Allegra
- 1912-1915 Nazzareno Allegra
- 1915-1919 Inattivo
- 1919-1922 Nazzareno Allegra
- 1922-1925 Giovanni Stracuzzi
- 1925-1927 Gottardi
- 1927-1929 Giovanni Panosetti
- 1929-1930 Giovanni Panosetti (1ª-?ª)
- Clemente Morando (?ª-30ª)
- 1930-1931 Clemente Morando (1ª-?ª)
- Luigi Cevenini (?ª-22ª)
- 1931-1932 Engelbert König
- 1932-1933 Engelbert König (1ª-?ª)
- György Orth (?ª-34ª)
- 1933-1934 György Orth
- 1934-1935 Pietro Piselli (1ª-?ª)
- Ezio Sclavi (?ª-30ª)
- 1935-1936 Angelo Mattea
- 1936-1937 Richard Klug (1ª-18ª)
- Heinrich Bachmann (19ª-30ª)
- 1937-1938 Cesare Migliorini (1ª-8ª)
- Ferenc Plemich (9ª-34ª)
- 1938-1939 Albino Carraro
- 1939-1940 Engelbert König
- 1940-1941 Domenico Mazzotta
- 1941-1942 Domenico Mazzotta
- 1942-1943 Trapani e Domenico Mazzotta (D.T.)
- 1943-1945 Inattivo
- 1945-1946 Oronzo Pugliese
- 1946-1947 Oronzo Pugliese (1ª-?ª)
- Renato Ferretti (?ª-22ª e girone finale)
- 1947-1948 Virgilio Felice Levratto
- 1948-1949 Virgilio Felice Levratto (1ª-?ª)
- Engelbert König (?ª-38ª)
- 1949-1950 Mihály Balacics (1ª-17ª)
- Oronzo Pugliese (18ª-34ª e spareggio)
- 1950-1951 Oronzo Pugliese (1ª-7ª)
- Carlo Rigotti (8ª-42ª)
- 1951-1952 Carlo Rigotti
- 1952-1953 Rodolphe Hiden
- 1953-1954 Rodolphe Hiden (1ª-5ª)
- Luigi Bassi (6ª-7ª)
- Cesare Gallea (8ª-34ª)
- 1954-1956 Manlio Bacigalupo
- 1956-1957 Rodolphe Hiden (1ª-26ª)
- Tonino Colomban (27ª-30ª)
- Ivo Fiorentini (31ª-34ª)
- 1957-1958 Ivo Fiorentini
- 1958-1961 Bruno Arcari
- 1961-1964 Umberto Mannocci
- 1964-1967 Tonino Colomban
- 1967-1968 Umberto Mannocci
- 1968-1969 Paolo Todeschini
- 1969-1971 Tonino Colomban
- 1971-1972 Oscar Massei
- 1972-1973 Oscar Massei (1ª-11ª)
- 1973-1974 Giusto Lodi
- 1974-1975 Luigi Moschella (1ª-?ª)
- Franco Scoglio (?ª-38ª)
- 1975-1976 Bruno Bolchi
- 1976-1977 Giorgio Rumignani (1ª-?ª)
- Adelchi Brach (?ª-?ª)
- Giorgio Rumignani (?ª-38ª)
- 1977-1978 Enrico Hanset (1ª-19ª)
- Adelchi Brach (20ª-34ª)
- 1978-1979 Adelchi Brach (1ª-?ª)
- Lino De Petrillo (?ª-34ª)
- 1979-1980 Paolo Ferrario (1ª-?ª)
- Antonio De Bellis (?ª-?ª)
- Nicola Trimarchi (?ª-34ª)
- 1980-1981 Franco Scoglio (1ª-?ª)
- Mario Santececca (?ª-34ª)
- 1981-1982 Alfredo Ballarò (1ª-?ª)
- Gennaro Rambone (?ª-?ª)
- Giovanni Bonetti (?ª-?ª)
- Alfredo Ballarò (?ª-34ª)
- 1982-1983 Alfredo Ballarò
- 1983-1984 Alberto Spelta (1ª-?ª)
- Gianni Seghedoni (?ª-34ª)
- 1984-1988 Franco Scoglio
- 1988-1989 Zdeněk Zeman
- 1989-1990 Francesco Scorsa (1ª-11ª)
- Adriano Buffoni (12ª-38ª e spareggio)
- 1990-1991 Giuseppe Materazzi (1ª-33ª)
- Tonino Colomban e Pietro Ruisi (34ª-38ª)
- 1991-1992 Mario Colautti (1ª-25ª)
- Fernando Veneranda (26ª-38ª)
- 1992-1993 Pietro Ruisi (1ª-?ª)
- Gianni Anna e Tonino Colomban (?ª-34ª)
- 1993-1994 Angelo Busetta (1ª-?ª)
- 1994-1995[88] Nino Barone (1ª-?ª)
- Angelo Busetta (?ª-?ª)
- Carmelo Miceli (?ª-?ª)
- Nino Barone (?ª-34ª)
- 1995-1996[89] Giuseppe Sabadini (1ª-?ª)
- 1996-1997[90] Alfredo Ballarò (1ª-?ª)
- Antonino Aloi (?ª-?ª)
- Loris De Carolis (?ª-?ª)
- Pino Irrera (?ª-?ª)
- Loris De Carolis (?ª-?ª)
- Pino Irrera (?ª-?ª)
- Bruno Caneo (?ª-?ª)
- Loris De Carolis (?ª-38ª)
- 1997-1998 Pietro Ruisi
- 1998-1999 Pietro Ruisi (1ª-?ª)
- Stefano Cuoghi (?ª-34ª e play-off)
- 1999-2000 Stefano Cuoghi
- 2000-2001 Paolo Beruatto (1ª-9ª)
- Carlo Florimbi (10ª-34ª e play-off)
- 2001-2002 Ernesto Apuzzo e Daniele Arrigoni (1ª-26ª)
- Ernesto Apuzzo (27ª)
- Daniele Arrigoni (28ª-38ª)
- 2002-2003 Francesco Oddo (1ª-32ª)
- Bruno Bolchi (33ª-38ª)
- 2003-2004 Vincenzo Patania (1ª-7ª)
- Bortolo Mutti (8ª-46ª)
- 2004-2005 Bortolo Mutti
- 2005-2006 Bortolo Mutti (1ª-31ª)
- Gian Piero Ventura (32ª-38ª)
- 2006-2007 Bruno Giordano (1ª-22ª)
- Alberto Cavasin (23ª-29ª)
- Bruno Giordano (30ª-33ª)
- Bruno Bolchi (34ª-38ª)
- 2007-2008 Nello Di Costanzo
- 2008-2009 Gaetano Di Maria
- 2009-2010 Pietro Infantino (1ª-?ª)
- 2010-2011 Giovanni Cirino (1ª-4ª)
- Loris Beoni (5ª-20ª)
- Sergio Campolo (21ª-33ª)
- Giovanni Cirino (34ª-38ª)
- 2011-2012 Andrea Pensabene (1ª-3ª)
- Alessandro Bertoni (4ª-34ª)
- 2012-2013 Gaetano Catalano
- 2013-2014 Gaetano Catalano (1ª-14ª)
- Gianluca Grassadonia (15ª-34ª)
- 2014-2015 Gianluca Grassadonia (1ª-28ª)
- Nello Di Costanzo (29ª-38ª e play-out)
- 2015-2016 Arturo Di Napoli (1ª-20ª)
- 2016-2017 Valerio Bertotto (precamp.)
- Salvatore Marra (1ª-9ª)
- Cristiano Lucarelli (10ª-38ª)
- 2017-2018 Antonio Venuto (1ª-6ª)
- Giacomo Modica (7ª-34ª)
- 2018-2019 Giuseppe Raffaele (precamp.)
- Pietro Infantino (1ª-5ª)
- Oberdan Biagioni (6ª-30ª)
- Pietro Infantino (31ª-34ª)
- 2019-2020 Michele Cazzarò (1ª-3ª)
- 2020-2021 Raffaele Novelli
- 2021-2022 Salvatore Sullo (1ª-8ª)
- Ezio Capuano (9ª-18ª)
- Ezio Raciti (19ª-38ª)
- 2022-2023 Gaetano Auteri (1ª-20ª)
- 2023-: Giacomo Modica
- 1900-1901 Walter F. Becker
- 1901-1910 Arthur Barret Lascelles
- 1911-1915 ...
- 1915-1919 Inattivo
- 1919-1922 Giovanni Vento
- 1922-1924 Augusto Salvato
- 1924-1927 Augusto Salvato e Giovanni Vento
- 1927-1928 La Corte
- 1928-1929 Augusto Salvato
- 1929-1930 cav. comm. Sgoj-Savoja
- 1930-1932 cav. rag. Francesco Lombardo
- 1932 Turchi (Segr. Fed. del Fascio)
- 1932-1934 Scaglione
- 1934-1940 cav. rag. Francesco Lombardo
- 1940 Francesco Grosso (comm. straord.)
- 1941-1943 Carmelo Garofalo
- 1943-1945 Inattivo
- 1945-1946 Vincenzo Nicotra
- 1946-1947 Giuseppe Gensabella
- 1947-1948 Francesco Sajia
- 1948-1950 Carlo Stagno Villadicani d'Alcontres
- 1950-1953 Giuseppe Melazzo
- 1953-1954 Comitato di reggenza (Melazzo, Lombardo, Restifo, Germanò)
- 1954-1955 Giuseppe Melazzo e Francesco Lombardo
- 1955-1956 Comitato di presidenza composto da: cav. Patti, Pavone, Crisafulli, Giuseppe Melazzo e Francesco Lombardo
- 1956-1957 Domenico Caprì (comm. straord.)
- 1957-1958 Giuseppe Nunnari
- 1958-1970 Goffredo Muglia
- 1970-1971 Giuseppe Fusco
- 1971-1977 Giovanni Gulletta
- 1977-1978 Angelo Presti (comm. unico)
- 1978-1980 Angelo Presti
- 1980-1981 Lamberto Sapone
- 1981-1982 Michelangelo Alfano
- Emanuele Aliotta (resp. unico)
- Giuseppe Mondello
- 1982-1983 Lamberto Sapone
- 1983-1984 Michelangelo Alfano
- 1984-1991 Salvatore Massimino
- 1991 Maria Leone
- 1991-1993 Maria Leone e Giovanni Massimino
- 1993-1995[91] Pietro La Malfa
- 1995-1996[92] Antonino Trimarchi
- 1996-1997[92] Antonio Ingemi
- 1997-2002 Emanuele Aliotta
- 2002-2008 Pietro Franza
- 2008-2009 Domenico Cataldo (curat. fallim.)
- 2009-2010 Alfredo Di Lullo
- 2010-2011 Piero Santarelli
- 2011-2012 Raffaele Manfredi
- 2012-2014 Isidoro Torrisi
- 2014-2015 Pietro Lo Monaco
- 2015-2016 Natale Stracuzzi
- 2016-2017 Natale Stracuzzi
- Piero Oliveri
- Franco Proto
- 2017- Pietro Sciotto
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]Capitani
[modifica | modifica wikitesto]Lista dei capitani del Messina
- Salvatore Sullo (2003-2006)[93]
- Marco Storari (2006-al 17 gennaio 2007)[94]
- Marco Zanchi (dal 17 gennaio 2007-al 6 aprile 2007)[95]
- Christian Riganò (dal 6 aprile 2007-al 27 maggio 2007)[96]
- Carmine Coppola (2007-2008, 2011-2012)[97][98]
- Giorgio Corona (2012-2015)[99]
- Alessandro Parisi (2015-2016)[100]
Contributo alle Nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Il primo calciatore italiano del Messina ad essere stato convocato in Nazionale è stato Fernando Benatti nel 1964-65, sebbene non abbia mai esordito. Il primo a vestire la maglia azzurra è stato Alessandro Parisi. Il difensore scese in campo in occasione dell'amichevole tra Italia e Finlandia, disputata proprio allo Stadio San Filippo di Messina il 17 novembre 2004 (risultato finale: 1-0).[101]
Parisi non è il solo italiano ad aver vestito la maglia azzurra della Nazionale nel periodo di militanza nel Messina. Insieme a lui figura anche il centrocampista Carmine Coppola, che scese in campo in occasione dello stage negli Stati Uniti nell'estate 2005. Coppola debuttò l'8 giugno contro la Serbia e Montenegro, e tre giorni dopo partì titolare contro l'Ecuador.[102]
Di più sono stati i calciatori stranieri che, dal dopoguerra in poi, sono stati convocati nelle rispettive Nazionali durante la propria militanza messinese. Essi sono: Edgar Álvarez (Honduras),[103] Julio Gutiérrez (Cile),[104] Rahman Rezaei (Iran, medaglia di bronzo alla Coppa d'Asia 2004),[105] Hany Said (Egitto),[106] Atsushi Yanagisawa[107] e Mitsuo Ogasawara (Giappone), Marco André Zoro (Costa d'Avorio, medaglia d'argento alla Coppa d'Africa 2006).[108]
Abibi Alessio 04-12-1996 POR 0 0 0 0
Adragna Gabriel 05-12-2006 ATT 0 1 0 0
Anatriello Gennaro 07-01-2004 ATT 4 8 0 0
Anzelmo Domenico 01-01-2004 CEN 0 8 1 1
Blue Mamona Samuel Junior 13-04-2002 ATT 0 5 1 0
Cominetti Martino Giovanni 19-12-1998 ATT 0 7 0 0
Crisafulli Michele 01-01-2006 DIF 0 0 0 0
Curtosi Flavio 06-07-2004 POR 0 6 0 0
Di Palma Manuel 10-11-2004 CEN 0 3 1 0
Frisenna Giulio 06-04-2002 CEN 1 8 2 0
Fumagalli Ermanno 23-03-1982 POR 0 0 0 0
Garofalo Vincenzo 08-08-1999 CEN 1 8 1 0
Krapikas Titas 03-01-1999 POR 0 3 2 0
Lia Damiano Biagio 25-11-1997 DIF 0 8 2 0
Luciani Pierluca 24-02-2002 CEN 2 7 0 0
Manetta Marco 14-07-1991 DIF 0 8 3 1
Marino Antonio 09-08-1988 DIF 0 4 0 0
Morleo Umberto 20-01-2005 DIF 0 2 0 0
Ndir Mame Ass 24-01-2001 DIF 0 2 1 0
Ortisi Pasqualino 24-04-2002 CEN 0 9 2 0
Pedicillo Leonardo 20-01-2003 CEN 1 9 1 0
Petrucci Davide 05-10-1991 CEN 0 7 3 0
Petrungaro Luca 30-01-2000 CEN 1 8 1 0
Re Alessio 05-05-2003 ATT 0 2 0 0
Rizzo Francesco 24-03-1998 DIF 0 8 1 0
Salvo Giuseppe 15-03-2003 DIF 0 5 0 0
Scafetta Francesco Paolo 07-08-2002 CEN 0 0 0 0
Sobczyk Alex 20-05-1997 ATT
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Serie B: 1
- Serie C1: 2
- Serie C2: 3
- Serie D: 4
Competizioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]- 1905, 1906
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazione ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Prima Divisione | 5 | 1921-1922 | 1925-1926 | 10 |
Serie A | 5 | 1963-1964 | 2006-2007 | ||
2º | Serie B | 32 | 1932-1933 | 2007-2008 | 33 |
Campionato Meridionale | 1 | 1928-1929 | |||
3º | Seconda Divisione | 2 | 1926-1927 | 1927-1928 | 31 |
Prima Divisione | 3 | 1929-1930 | 1931-1932 | ||
Serie C | 19 | 1938-1939 | 2023-2024 | ||
Serie C1 | 5 | 1983-1984 | 2000-2001 | ||
Lega Pro | 3 | 2014-2015 | 2016-2017 | ||
4º | Serie D | 6 | 1973-1974 | 2020-2021 | 14 |
Serie C2 | 7 | 1978-1979 | 1999-2000 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2013-2014 | |||
5º | Campionato Nazionale Dilettanti | 5 | 1993-1994 | 1997-1998 | 10 |
Serie D | 5 | 2008-2009 | 2012-2013 |
Statistiche individuali
[modifica | modifica wikitesto]Le statistiche tengono in considerazione i campionati dal 1922 per le presenze, dal 1929 per le reti messe a segno.[110][111]
Record di presenze
|
Record di reti
|
Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il primo gruppo organizzato di tifosi messinesi nacque nel 1973 con la fondazione dei Fedelissimi;[112] altri gruppi ultras sono e/o sono stati: Gioventù Giallorossa 1980,[112] Uragano CEP 1982, Nocs 1983,[112] Testi Fracidi 1990,[113] Tipi Loschi,[113] Fighters,[113] Bordello,[113] Corazzata Giallorossa,[114] Lions, attivo sino al 2017[115][116], Assidui, [116] Raggiati, Viking, Rebels, Vecchia Maniera attivo sino al 2020.
Al 2023 i gruppi ultras attivi sono: Fedelissimi 1973, Gioventù Giallorossa 1980, Uragano CEP 1982, Nocs 1983, Testi Fracidi 1990, Semu Pacci Gruppo Ritiro 2010.
Gemellaggi e rivalità
[modifica | modifica wikitesto]La tifoseria messinese, dal 1987, è gemellata con quella del Frosinone.[117][118] Vi sono altri gemellaggi con le tifoserie di Avellino[119] e Modena.[120] Un forte gemellaggio esistente, era quello con la tifoseria del Pescara[117] dal 1986 al 2016[121] e che è stato sciolto per iniziativa dei Rangers, gruppo principale della tifoseria pescarese, per diversi motivi senza condivisione da gran parte del resto della tifoseria biancoazzurra, motivo per cui attualmente le due tifoserie restano in buoni rapporti. Altro storico legame, durato dal 2002 al 2017, è stato con il Nardò, non più esistente dopo la dismissione del gruppo organizzato neretino South Boys 2002.[122]
Per quanto riguarda le amicizie, forti amicizie consolidate nel tempo sono quelle con le tifoserie del L.R. Vicenza[123][124][125] (quest'ultima nata per effetto del gemellaggio tra vicentini e pescaresi) e della Nissa.[126][127] Nel corso degli anni i tifosi messinesi hanno instaurato rapporti di amicizia anche con i tifosi del Napoli[128], Atletico Catania[129], Casertana[130], Cavese[119] e Juve Stabia. Inoltre, risulta esserci un rapporto di amicizia con la tifoseria del Monopoli, in particolar modo tra i gruppi Gioventù Giallorossa 1980 e Army Korps 1980 Monopoli.[131]
Le rivalità da sempre più sentite sono quelle con i dirimpettai calabresi della Reggina, con cui ci si scontra nel Derby dello Stretto e con il Catania, scontro che dà vita al Derby di Sicilia.[117] A causa della rivalità con gli amaranto, gli ultras messinesi hanno astio anche nei confronti dei tifosi salernitani e baresi, storicamente gemellati con i reggini.[117] Altre forti inimicizie che vigono e con le quali si giocano derby regionali, sono con i tifosi organizzati del Palermo (con cui si disputò il primo derby siciliano, nel 1901),[117] del Siracusa[132] e del Trapani.[133] Seppur di minor rilevanza, si possono considerare rapporti di rivalità anche quelli con altre tifoserie siciliane minori, come quelle dell'Acireale, del Licata, del Marsala e con le tifoserie delle altre principali squadre della città metropolitana di Messina, come quelle dell'Igea Virtus Barcellona e del Milazzo. Le rivalità esterne, invece, degne di nota, sono con L'Aquila (questa sorta per il gemellaggio che legava la tifoseria peloritana ai pescaresi, storici rivali dei rossoblu), con il Foggia[134] e, ventennali, con i tifosi di Taranto, Benevento e Catanzaro.[135] Vi è inoltre un recente astio nei confronti dei tifosi del Latina (dovuto alla rivalità che questi hanno con i gemellati del Frosinone) e del Crotone (dovuto al gemellaggio che questi hanno con i rivali catanesi).
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]
|
|
Staff tecnico
[modifica | modifica wikitesto]- Area tecnica
- Giacomo Modica - Allenatore
- Maurizio Miranda - Allenatore in seconda
- Santi Cannistrà - Preparatore atletico
- Mauro Manganaro - Preparatore dei portieri
- Piero Giacalone - Match analyst
- Antonino Puglisi, Nico Fugazzotto - Medici responsabili
- Francesco Mento - Medico Sociale
- Andrea Calimeri - Fisioterapista
- Carmelo Cutroneo, Maurizio Numa - Massofisioterapisti
- Fernando Cammarata - Team manager
- Giovanni Cirino - Magazziniere
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc Storia del Messina Calcio, su messinacalcio.org. URL consultato il 4 settembre 2017.
- ^ a b c d Manna.
- ^ a b Il Messina all'asta, in La Gazzetta dello Sport. URL consultato l'8 giugno 2011.
- ^ L’ACR Messina si riappropria della storica denominazione "Associazioni Calcio Riunite Messina, su messinaora.it. URL consultato il 1º settembre 2017.
- ^ a b Proto alza bandiera bianca: "Piango per il Messina. Ma non ho fallito soltanto io", messinasportiva.it. URL consultato il 1º settembre 2017.
- ^ a b c Nasce il nuovo ACR Messina, il 90% a Pietro Sciotto, il 10% al fratello Matteo, su messinasportiva.it, 2 settembre 2017. URL consultato il 2 settembre 2017 (archiviato il 22 luglio 2016).
- ^ a b La commissione di valutazione accoglie la proposta di Sciotto, messinasportiva.it. URL consultato il 2 settembre 2017.
- ^ a b Morgana: “Messina ammesso in soprannumero”. Ma i gironi slittano al 10 agosto, messinasportiva.it. URL consultato il 3 settembre 2017.
- ^ Ufficiale l’intesa con il Camaro. Perfezionata l’acquisizione del marchio “Associazioni Calcio Riunite Messina”, su acr-messina.it. URL consultato il 26 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2019).
- ^ a b Il Messina non ottiene la licenza UEFA, su it.eurosport.com, eurosport.com.
- ^ a b c d e f g h i j k Campionati dal 1901 al 1929, su messinacalcio.org. URL consultato il 4 settembre 2017.
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- ^ Messina in festa: è una promozione figlia di un entusiasmo record, su archiviostorico.gazzetta.it, gazzetta.it. URL consultato il 3 settembre 2017.
- ^ Franza nuovo presidente del Messina, su archiviostorico.gazzetta.it, gazzetta.it. URL consultato il 6 settembre 2017.
- ^ Il Messina sceglie Mutti per risorgere «Usciremo dalla crisi, il progetto mi piace», su archiviostorico.gazzetta.it, gazzetta.it. URL consultato il 6 settembre 2017.
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- ^ Il Messina è appeso al TAR, su archiviostorico.gazzetta.it, gazzetta.it. URL consultato il 6 settembre 2017.
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- ^ Orazio Raffa, Troppi debiti dei Franza Messina: c'è il fallimento, in La Gazzetta dello Sport, 28 novembre 2008. URL consultato l'8 giugno 2011.
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- ^ Marco Iaria, Ritorna il Messina di Franza. Oggi nasce il nuovo girone I, in La Gazzetta dello Sport, 2 settembre 2008. URL consultato l'8 giugno 2011.
- ^ Il Messina ha un nuovo patron: è Piero Santarelli, su notiziariocalcio.com, 27 agosto 2010. URL consultato il 31 agosto 2017.
- ^ Il Messina finalmente ritorna a "vivere", alla storia Di Mascio e Chierichella, su notiziariocalcio.com, 11 novembre 2010. URL consultato il 31 agosto 2017.
- ^ UFFICIALE: Il Messina è di Martorano, su notiziariocalcio.com. URL consultato l'8 giugno 2011.
- ^ Acr Messina, Manfredi: «Abbiamo progetti per un milione di euro» Dalla sala stampa, su notiziariocalcio.com. URL consultato il 1º settembre 2017.
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Bibliografia
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Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ACR Messina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su acrmessina1900.it.
- A.C.R. MESSINA 1900 - Canale Ufficiale (canale), su YouTube.
- Associazioni Calcio Riunite Messina, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- (DE, EN, IT) Associazioni Calcio Riunite Messina, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Associazioni Calcio Riunite Messina, su int.soccerway.com, Perform Group.
- Associazioni Calcio Riunite Messina, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.