Architetture militari di San Benedetto del Tronto
Per architetture militari di San Benedetto del Tronto si intendono le fortificazioni del comune di San Benedetto del Tronto
Caserma Guelfa
[modifica | modifica wikitesto]Si trova lungo la Strada Statale 16 in prossimità dell'incrocio con via del Mare, la via principale di Porto d'Ascoli. Edificio fortificato a pianta quadrangolare del XVI secolo con corpi d'angolo a "puntone" e chiostro interno a doppio ordine con archi a tutto sesto, la scarpatura di base è bloccata a metà altezza con un cornicione a sezione semicircolare. La copertura è con capriate in legno e sovrastante manto di coppi. Inizialmente aveva la destinazione di Ospizio al Porto, Hostaria e nuovi magazzini per il deposito delle merci, successivamente assunse il ruolo di ultimo avamposto pontificio prima del Regno delle Due Sicilie per questo è popolarmente definita come la "Dogana Pontificia".[1]
Mura castellane
[modifica | modifica wikitesto]Oltre al Torrione della rocca rimangono avanzi di mura castellane della fortificazione estesa intorno al borgo antico e due porte, che nei secoli hanno subito rifacimenti e trasformazioni. La porta principale conserva caratteristiche murarie che denotano un preesistente ponte levatoio. La porta antica fu rimaneggiata nel 1600. Durante i lavori di sterro per costruire, fu rinvenuto un mattone che porta incisa la data 1691, faceva parte di un arco delle infinite gallerie che diramano sotto il castello e nel borgo antico del Paese Alto.
Porta da Mare del Castello
[modifica | modifica wikitesto]Situata nei pressi di Piazza Bice Piacentini e Palazzo Piacentini, deve il suo nome al passaggio che collegava l'antico borgo con la zona marittima.
Porta antica
[modifica | modifica wikitesto]Sorge non distante da Piazza Dante, di piccole dimensioni, in antichità era un importante accesso fra l'antico borgo del Paese Alto verso il nord.[2]
Rocca di Monte Cretaccio
[modifica | modifica wikitesto]Sorgeva sulla sommità di un omonimo monte, costruita nel 1023, è il luogo dove si svolse gran parte della storia medievale della città, e della rivalità tra le città di Ascoli Piceno e Fermo. Attualmente non rimane molto dell'antico castello che si trova in una proprietà privata e quindi non è visitabile, si notano dall'esterno i resti del poderoso torrione, fulcro della rocca.[3]
Torre dei Gualtieri
[modifica | modifica wikitesto]Più propriamente denominato "Mastio della Rocca" e più popolarmente noto come "Torrione" (lu Turriò o lu Campanò in dialetto sambenedettese) è forse l'elemento più rappresentativo della città, spiccando dall'altura del Paese Alto a dominare l'intero abitato.Risalente al XIII secolo, è a pianta esagonale allungata a guisa di nave con la sua prua verso il mare, la poppa verso ovest. La tecnica della sua costruzione mirava a schivare colpi frontali dell'attaccante, percorrendo i baluardi a sgembo, realizzati dopo l'invenzione della polvere da sparo. Nel 1901 fu restaurato da Giuseppe Sacconi. In quella occasione, furono consolidati i barbacani, ricostruiti piombatoi e merlatura ed eliminato un antiestetico campanile a vela eretto sulla sommità in epoca posteriore.[4][5]
Torre Guelfa
[modifica | modifica wikitesto]Si trova accanto a una villa privata e si può scorgere dalla S.S. 16 nel quartiere Porto d'Ascoli. Si tratta di una torre di difesa a base quadrata del XIV secolo con opera a sporgere costituita da beccatelli e piombatoi. Costituita in muratura a secco con paramenti esterni ed interni in laterizio, faceva parte di una fortezza consistente in due grandi torri, sette torrioni con settanta merli, ricostruita dalla città di Ascoli dopo il 1348, distrutta poi da Gentile da Mogliano, signore di Fermo.[6][7]
Torre sul porto
[modifica | modifica wikitesto]Si trova all'interno dell'area protetta della Riserva naturale regionale Sentina, l'inizio dei lavori dell'edificio è datato nel 1543 fino al termine dei lavori nel 1547, è edificato come torre d'avvistamento.[8][9][10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Redazione Picenotime, San Benedetto: Porto d’Ascoli Che storia!, la Caserma Guelfa torna protagonista, su picenotime.it, 5 ottobre 2017. URL consultato il 12 dicembre 2018.
- ^ Porta Antica, su habitualtourist.com.
- ^ Rocca di Monte Cretaccio, su habitualtourist.com. URL consultato il 28 marzo 2024.
- ^ Pio Di Leonardo, In viaggio, San Benedetto del Tronto e la Torre dei Gualtieri, su ilmartino.it, 24 giugno 2016. URL consultato il 14 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2018).
- ^ Giorgia Barchi, Un weekend a San Benedetto del Tronto: cosa vedere e cosa mangiare, su destinazionemarche.it, 3 luglio 2018. URL consultato il 12 dicembre 2018.
- ^ La Torre Guelfa [collegamento interrotto], in comunesbt.it. URL consultato il 12 dicembre 2018.
- ^ La Torre Guelfa, su Città di San Benedetto del Tronto. URL consultato il 24 dicembre 2022 (archiviato il 27 dicembre 2021).
- ^ Restauro conservativo dell'edificio "Torre sul Porto", su ambiente.marche.it, Regione Marche. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ Torre sul Porto della Sentina, su fondoambiente.it, Fondo Ambiente Italiano. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ Luoghi del Silenzio - Marche Torre sul Porto - San Benedetto del Tronto (AP), su luoghidelsilenzio.it. URL consultato il 17 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2023).