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Antonietta Stella

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Antonietta Stella

Antonietta Stella, nata Maria Antonietta Stella (Perugia, 15 marzo 1929Roma, 23 febbraio 2022[1]), è stata un soprano italiano.

Compie gli studi con il maestro Aldo Zeetti a Perugia. Nel 1950, a soli 20 anni, vince il concorso del Teatro lirico sperimentale "Adriano Belli" di Spoleto, dove debutta con Il trovatore[2]. Nel 1951 è già al Teatro dell'Opera di Roma, a fianco di Mario Del Monaco, ne La forza del destino, che la lancia definitivamente nello "star system".

Antonietta Stella prima di Aida al Teatro San Carlo di Napoli nel 1955 (Archivio storico del Touring Club Italiano).

È il maestro Tullio Serafin, suo grande estimatore, che la esorta, soprattutto nei primi anni di carriera, ad affrontare le grandi eroine verdiane. Dopo un felice Aroldo nella stagione 1952-53 al Maggio Musicale Fiorentino, si propone in Aida, Luisa Miller, I vespri siciliani, Un ballo in maschera, La traviata, Don Carlo, Otello.

Del 1954 è l'esordio alla Scala come Desdemona e del 1955 gli importanti debutti alla Royal Opera House di Londra, alla Staatsoper di Vienna e negli Stati Uniti alla Lyric Opera di Chicago. Nel 1956 debutta con Aida al Metropolitan di New York (accanto a Carlo Bergonzi, pure debuttante al Met), dove apparirà regolarmente fino al 1960. Continuano inoltre le apparizioni alla Scala, in particolare in alcune serate inaugurali: Aida nel 1956, La battaglia di Legnano nel 1961, Il trovatore nel 1962.

Artista dotata di notevole eclettismo, sonda ben presto altri autori fra i più diversi, interpretando Elsa in Lohengrin, Elisabetta in Tannhäuser, Donna Anna in Don Giovanni, Linda di Chamounix, Norma, La fiamma. Spazia inoltre nel campo dell'opera verista con Cavalleria rusticana, Andrea Chénier, Fedora, ma soprattutto nell'universo pucciniano con Manon Lescaut, Tosca, La bohème, La fanciulla del West, Suor Angelica, Madama Butterfly. Proprio nel ruolo di Cio-Cio-San si esibisce nel marzo del 1958 al teatro Metropolitan, con la direzione di Dimitri Mitropoulos e una regia molto accurata proveniente dal teatro giapponese Kabuki, riscuotendo un successo fa il giro del mondo ed è testimionato da una registrazione live. Sul finire degli anni 1960 si nota una lieve flessione nella carriera dovuta a un'intensissima attività, ma fino al 1974, anno del ritiro, la parabola artistica continua ancora senza tregua.

Antonietta Stella è stata interprete di primo piano della seconda metà del Novecento nel repertorio dell'opera italiana, caratterizzandosi come soprano lirico-spinto, dotato di notevole agilità ed estensione, e immediatamente riconoscibile per il particolare e suggestivo timbro.

Repertorio operistico
Ruolo Titolo Autore
Norma Norma Bellini
Margherita Mefistofele Boito
Wally La Wally Catalani
Adriana Lecouvreur Adriana Lecouvreur Cilea
Linda Linda di Chamounix Donizetti
Maddalena di Coigny Andrea Chénier Giordano
Fedora Fedora Giordano
Creusa Enea Guerrini
Santuzza Cavalleria rusticana Mascagni
Inés L'Africana Meyerbeer
Donna Anna Don Giovanni Mozart
Manon Lescaut Manon Lescaut Puccini
Mimì La bohème Puccini
Floria Tosca Tosca Puccini
Cio-Cio-San Madama Butterfly Puccini
Minnie La fanciulla del West Puccini
Suor Angelica Suor Angelica Puccini
Silvana La fiamma Respighi
Matilde d'Asburgo Guglielmo Tell Rossini
Irmengarda Agnese di Hohenstaufen Spontini
Elvira Ernani Verdi
Odabella Attila Verdi
Lida La battaglia di Legnano Verdi
Luisa Luisa Miller Verdi
Donna Leonora Il trovatore Verdi
Violetta Valéry La traviata Verdi
Duchessa Elena I vespri siciliani Verdi
Amelia Grimaldi Simon Boccanegra Verdi
Mina Aroldo Verdi
Amelia Un ballo in maschera Verdi
Leonora di Vargas La forza del destino Verdi
Elisabetta di Valois Don Carlo Verdi
Aida Aida Verdi
Desdemona Otello Verdi
Mrs Alice Ford Falstaff Verdi
Elisabeth Tannhäuser Wagner
Elsa di Brabante Lohengrin Wagner
Antonietta Stella mentre effettua i "vocalizzi" durante la registrazione in studio di Andrea Cheniér

Incisioni in studio

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Registrazioni dal vivo

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  1. ^ [1]
  2. ^ Carlo Belli (a cura di), Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto nel suo primo ventennio, ed. "Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto Adriano Belli", Roma 1966, p. 65

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