Almina, contessa di Carnarvon
Almina, contessa di Carnarvon | |
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Lady Carnarvon in occasione dell'incoronazione di Edoardo VII, 9 agosto 1902. | |
Contessa di Carnarvon | |
In carica | 1895 – 1923 |
Predecessore | Elizabeth Catherine Howard |
Successore | Anne Catherine Tredick Wendell |
Nome completo | Almina Victoria Maria Alexandra Wombwell |
Trattamento | The Right Honourable |
Nascita | 15 agosto 1876 |
Morte | 8 maggio 1969 |
Dinastia | Wombwell/Rothschild (nat.) per nascita Herbert per matrimonio |
Padre | Capitano Frederick Charles Wombwell Alfred de Rothschild (nat.) |
Madre | Marie Wombwell nata Boyer |
Consorte | George Herbert, V conte di Carnarvon
Tenente Colonnello Ian Onslow Dennistoun |
Figli | Henry Herbert, VI conte di Carnarvon Lady Evelyn Beauchamp |
Religione | Anglicanesimo |
Almina Herbert, contessa di Carnarvon (15 agosto 1876 – 8 maggio 1969), è stata una nobildonna inglese, moglie di George Herbert, V conte di Carnarvon, e châtelaine di Highclere Castle nell’Hampshire.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Nata Almina Victoria Maria Alexandra Wombwell,[1] figlia di Marie Wombwell (nata Boyer), la moglie francese del Capitano Frederick Charles Wombwell. Tuttavia, il suo vero padre era ampiamente riconosciuto come Alfred de Rothschild, un membro non sposato della importante famiglia Rothschild, che nel 1918 la rese sua erede poco prima della sua morte.
Primo matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Il 26 giugno 1895, nella Chiesa di Santa Margherita, sposò George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V Conte di Carnarvon.
Il Conte sviluppò un interesse per l'egittologia e divenne il finanziatore della ricerca e dello scavo della tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re, aiutato dalla ricchezza di Almina. Nel novembre 1922 suo marito e sua figlia erano presenti con l'archeologo Howard Carter all'apertura della tomba.
Vedovanza e secondo matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 1923 si recò in Egitto per essere accanto a suo marito che si era ammalato di setticemia. Il Conte morì il 5 aprile 1923 ed Almina ritornò con il suo corpo in Inghilterra nello stesso mese.[2]
Il loro unico figlio maschio, Henry (1898–1987), successe al padre come sesto conte. Almina si risposò quello stesso anno con il Tenente Colonnello Ian Onslow Dennistoun. Continuò a finanziare il lavoro di Howard Carter nella Valle dei Re.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì nel 1969 a Bristol, all'età di 92 anni.
Processo all'Alta Corte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1925 la Contessa di Carnarvon fu coinvolta in un caso giudiziario clamoroso, noto come "Bachelor's Case" all'High Court of Justice tra suo marito, il Tenente Colonnello Ian Dennistoun e la sua ex-moglie Dorothy Dennistoun.[3] Quando i Dennistoun divorziarono, Mr Dennistoun non era in grado di pagare l'assegno di mantenimento. Egli, invece, promise che avrebbe provveduto per la sua ex-moglie, in futuro, quando avrebbe avuto i soldi.[3] Dopo aver appreso della ricchezza di Almina dopo il matrimonio, Dorothy Dennistoun richiese il denaro dell'assegno alimentare che era stato promesso. Almina vide ciò come un ricatto e convinse il suo nuovo marito a trascinare la sua ex moglie in tribunale in quello che Sir Henry McCardie, che giudicò il caso, chiamò "il contenzioso condotto più amaramente che abbia mai conosciuto".[3] Un brillante discorso nell'aula di Norman Birkett convinse la giuria a decidere di ignorare l'accordo di Mr Dennistoun di pagare l'assegno di mantenimento alla sua ex moglie.[4]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Almina, da Lord Carnarvon ebbe due figli:[5]
- Henry George Herbert, VI conte di Carnarvon (1898–1987), che sposò Anne Catherine Tredick Wendell ed ebbe figli.
- Lady Evelyn Leonora Almina Herbert (15 agosto 1901–1980), che sposò Sir Brograve Campbell Beauchamp, II Bt. ed ebbe figli.
Biografie
[modifica | modifica wikitesto]- Carnarvon, Fiona (2011). Lady Almina and the Real Downton Abbey: The Lost Legacy of Highclere Castle. London: Hodder. ISBN 978-1-4447-3082-1
- Cross, William (2011). The Life and Secrets of Almina Carnarvon.[6] ISBN 978-1-905914-07-4
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Barnard Burke, 1914, p.387
- ^ Griffith Institute, Oxford: Howard Carter's diaries
- ^ a b c Hyde (1965) p. 135.
- ^ Hyde (1965) p. 154.
- ^ Charles Mosley, editor, Burke's Peerage, Baronetage & Knightage, 107th edition, 3 volumes (Wilmington, Delaware, U.S.A.: Burke's Peerage (Genealogical Books) Ltd, 2003).
- ^ The Life and Secrets of Almina Carnarvon
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- H. Montgomery Hyde, Norman Birkett: The Life of Lord Birkett of Ulverston, Hamish Hamilton, 1965, OCLC 255057963.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Almina, contessa di Carnarvon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Highclere Castle, home of the Countess, su highclerecastle.co.uk. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2011).
- Heritage Key: Almina Wombwell biography, su heritage-key.com. URL consultato il 27 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2012).
- Daily Mail: Downton's greatest secret, su dailymail.co.uk.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 187355228 · ISNI (EN) 0000 0001 4089 8730 · LCCN (EN) n2011073755 · GND (DE) 1043467580 · BNE (ES) XX5189038 (data) · J9U (EN, HE) 987012330464405171 |
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