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Aldo Cazzullo

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Aldo Cazzullo nel 2009

Aldo Cazzullo (Alba, 17 settembre 1966) è un giornalista e scrittore italiano.

Entra a La Stampa come praticante nel 1988.[1] Nel 1998 si trasferisce a Roma. Nel 2003, dopo quindici anni a La Stampa, passa al Corriere della Sera come inviato speciale ed editorialista; dal 2022 è vicedirettore ad personam. Ha raccontato i principali avvenimenti italiani e internazionali degli ultimi trent'anni e i referendum sull'Europa, da quello francese su Maastricht (1992) alla Brexit.

Ha seguito sei edizioni dei Giochi Olimpici (Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016, Parigi 2024), e sei Mondiali di calcio, tra le quali la vittoria degli Azzurri in Germania nel 2006.[2]

Ha seguito le elezioni di Erdogan, Bush, Obama, Trump, Sarkozy, Hollande, Macron, Cameron, Johnson, Zapatero, Rajoy, Sanchez, Abu Mazen, Netanyahu.

Ha intervistato Bill Gates, Steven Spielberg, Keith Richards, Rahul Gandhi, Daniel Day Lewis, Willem Dafoe, Mario Vargas-Llosa, Don DeLillo, Avraham Yehoshua, Javier Cercas, Ildefonso Falcones, Jacques Le Goffe, Emmanuel Carrere, Marine Le Pen, Nigel Farage, Santiago Abascal, Tony Blair, Mario Soares, Kathleen Kennedy, Pedro Sanchez, Manuel Fraga Iribarne, Yanis Varoufakis, Gerard Depardieu, Sebastião Salgado, Zlatan Ibrahimovic, Novak Djokovic, Rafael Nadal, oltre ai protagonisti della vita pubblica italiana.

Tra le interviste più degne di nota, vale la pena ricordare quella a Edgardo Sogno (gli ha raccontato di aver tentato di organizzare un colpo di Stato), Gianluca Vialli e Michela Murgia (la propria malattia), Francesco De Gregori (l’assassinio dello zio), Paolo Sorrentino (la morte dei genitori), Francesco Totti (la sua separazione).

Tra i musicisti, si ricordano le interviste a Vasco Rossi, Luciano Ligabue, Lucio Dalla, Riccardo Muti, Ennio Morricone, Loredana Berté, Iva Zanicchi, Gianni Morandi, Laura Pausini, Andrea Bocelli, J-Ax, Patty Pravo, Riccardo Zanotti, Gianna Nannini, Achille Lauro, Renzo Arbore, Marco Masini, Cesare Cremonini, la Cia del Quartetto Cetra, Claudio Baglioni, Jovanotti, Antonello Venditti, Francesco Guccini, Al Bano, Roberto Vecchioni, Piero Pelù, Franco Battiato, Gino Paoli, Morgan, Paolo Conte, Ornella Vanoni, Adriano Celentano, Ultimo, Zucchero.

Ha dedicato oltre trenta libri alla storia e all'identità italiana, sia in chiave critica - come Outlet Italia (2007), L'Italia de noantri (2009) - sia in difesa della storia dell'Italia. Viva l'Italia! (2010), Basta piangere! (2013), Possa il mio sangue servire (2015), "Le donne erediteranno la terra" (2016), Metti via quel cellulare (2017), scritto con i figli Francesco e Rossana, "Giuro che non avrò più fame" (2018) hanno tutti superato le centomila copie; La guerra dei nostri nonni (2014), A riveder le stelle (2020), Mussolini il capobanda (2022) e “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma, l’impero infinito” (2023) le duecentomila. Ha vinto il premio Estense nel 2006 per I grandi vecchi e, tra gli altri, i premi Fregene, Hemingway, Cinqueterre, il Premio Nazionale Anpi "Benedetto Fabrizi", il premio letterario "La Tore Isola d'Elba" per il romanzo La mia anima è ovunque tu sia (70 000 copie, pubblicato in Germania da Beck), il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante[3].

Con il libro L'Italia s'è ridesta. Viaggio nel Paese che resiste e rinasce ha vinto il premio Giovanni Spadolini 2013, con Basta piangere! il premio Maria Grazia Cutuli, con La guerra dei nostri nonni il premio Biagio Agnes. Ha vinto inoltre il Premio "Buone Notizie" 2013.

Dal 10 gennaio 2017 è titolare della rubrica delle lettere del Corriere della Sera, succedendo a Sergio Romano[4]. Il 19 settembre 2018 esce Giuro che non avrò più fame. L'Italia della Ricostruzione, edito da Mondadori.

Nel 2020 pubblica A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia, incentrato sul racconto dell'Inferno, attualizzato con riflessioni dell'attualità; del 2021 è invece il volume sul Purgatorio dantesco, Il posto degli uomini. Dal primo libro nasce uno spettacolo omonimo, in tour a partire dal giugno 2021, che vede la partecipazione come voce recitante del rocker fiorentino Piero Pelù; nello stesso anno partecipa al programma televisivo La caserma dove ha tenuto due lezioni di storia incentrate sulla Grande Guerra. Dal 14 settembre 2022 conduce su LA7 il programma di approfondimento storico Una giornata particolare. Lo stesso mese pubblica Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo, subito in vetta alle classifiche di vendita, da cui è tratto lo spettacolo "il Duce delinquente" con Moni Ovadia e Giovanna Famulari. Sempre con Ovadia e Famulari ha portato a teatro il libro “Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia”. Il libro "Quando eravamo i padroni del mondo" ha venduto oltre 250 mila copie ed è stato tradotto in Francia, Germania, Stati Uniti, Spagna, Brasile, Regno Unito.

Il giornalista è sposato dal 1998 e dal matrimonio sono nati due figli, i quali collaborano talvolta con il padre alla stesura dei libri.[5]

Nell'ottobre 2024 ha dichiarato di aver ricominciato a leggere la Bibbia al capezzale del padre.[6]

Programmi televisivi

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  1. ^ Mariano Sabatini, Ci metto la firma!, Aliberti, 2009, pag. 160.
  2. ^ Aldo Cazzullo, chi è? Biografia, età, moglie, figli e libri, su lanotiziagiornale.it.
  3. ^ Albo vincitori "Isola di Arturo", su premioprocidamorante.it. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2019).
  4. ^ Da domani la pagina delle lettere ‘Lo dico al Corriere’ è firmata da Aldo Cazzullo, su primaonline.it. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato il 29 maggio 2018).
  5. ^ Vita privata del giornalista: moglie, figli e libri, su lanotiziagiornale.it.
  6. ^ > Giovanna Maria Fagnani, Aldo Cazzullo: «Ho cominciato a leggere la Bibbia al capezzale di mio padre», su Corriere della Sera, 23 ottobre 2024. URL consultato il 25 ottobre 2024.
    «Tutti prima o poi ci dobbiamo confrontare con la morte. E non sei mai preparato. Io la Bibbia ho cominciato a leggerla al capezzale di mio padre. Leggendola non ho ritrovato la fede, ma più ci ripenso e più una speranza mi viene fuori. Non è solo il testo sacro di due religioni, il cristianesimo e l’ebraismo ed un testo molto importante anche per l'islam. Soprattutto nella parte di Ezechiele, nel libro della Sapienza ci sono parole di una bellezza che ti mettono i brividi. E, anche se è vero che la fotografia dell’uomo che esce dalla Bibbia è terribile, dal fratricidio alla violenza sessuale, la guerra civile, l’incesto, ci sono anche la radici della speranza , dell'amore, della risurrezione»
  7. ^ Premio Rhegium Julii, su circolorhegiumjulii.wordpress.com. URL consultato il 3 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2019).

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Collegamenti esterni

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