Tesimo
Tesimo comune | |
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(IT) Tesimo (DE) Tisens | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Christoph Matscher (SVP) dal 4-5-2014 (2º mandato dal 22-9-2020) |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°33′50.03″N 11°10′10.19″E |
Altitudine | 635 m s.l.m. |
Superficie | 38,13 km² |
Abitanti | 1 995[2] (31-8-2020) |
Densità | 52,32 ab./km² |
Frazioni | Caprile/Gfrill, Grissiano/Grissian, Narano/Naraun, Plazzoles/Platzers, Prissiano/Prissian, Schernag, Freienberg |
Comuni confinanti | Gargazzone, Lana, Nalles, San Pancrazio, Senale-San Felice |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39010 |
Prefisso | 0473 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021099 |
Cod. catastale | L149 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 375 GG[4] |
Nome abitanti | (IT) tesimesi (DE) Tisenser[1] |
Patrono | Maria Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Tesimo nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
Tesimo (Tisens in tedesco) è un comune italiano di 1 995 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.
Nella frazione di Prissiano, si trova la Versoaln, ovvero la vite più vecchia della Terra e la più grande d'Europa.[5]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo è attestato come Tesana già nel VI secolo, come Tisinum nel 1153, come Tisenum nel 1194, come Tisens nel 1297 e come Tysens nel 1337 e probabilmente ha un'origine preromana.[6][7][8] Il toponimo italiano nasce solo con il Prontuario dei nomi locali dell'Alto Adige il quale proponeva anche la forma di Tisino[9].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La vicinanza del capoluogo Bolzano si fece sentire già nel medioevo, come dimostra il diritto di locazione bolzanino attestato a Tesimo nel 1302 quale consuetudo terre Bozani quod vulgariter dicitur marchtrecht.[10]
Tesimo è terra di castelli, infatti sono presenti diversi manieri medievali, tutti ottimamente conservati: tra di essi spiccano il Castel Zwingenberg sopra l'abitato, il Castel Wehrburg, il Castel Katzenzungen, il Castel Fahlburg, a Prissiano, ed infine le rovine di Castel Pfeffersberg (o Unterkasatsch), a valle dell'abitato.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è inquartato d'argento e di rosso; nel primo e quarto quadrante è raffigurata una rosa rossa a cinque foglie, nel secondo e terzo è rappresentato un orso bruno ritto.[11] Lo stemma riprende le insegne della famiglia Frank che amministrò il villaggio dal 1551 al 1743. Lo stemma è stato adottato con decreto del presidente della giunta regionale (D.P.G.R) nel 1966.[12]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Notevole è la chiesa romanica di San Giacomo a Grissiano (St. Jakob in Grissian), adornata di affreschi ancora del XII secolo raffiguranti scene dell'Antico Testamento.[13] Dal 2008 la chiesetta, eretta su una roccia boschiva in posizione marcante, è meta di pellegrinaggi di gruppi giovanili cattolici.[14]
Di grande pregio è anche la chiesa di Santa Maria Assunta, parrocchiale del paese, rifatta in stile gotico nel XVI secolo.
Architetture Civili
[modifica | modifica wikitesto]- Castel Casatsch o Pfeffersburg, ruderi di un castello siti nella frazione Schernag.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Ripartizione linguistica
[modifica | modifica wikitesto]La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[15] |
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96,62% | madrelingua tedesca |
3,10% | madrelingua italiana |
0,28% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[16]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2005 | 2010 | Thomas Anton Knoll | SVP | Sindaco | |
2010 | 2014 | Urban Mair | SVP | Sindaco | |
2014 | in carica | Christoph Matscher | SVP | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 656.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ La vite Versoaln di Tesimo, su www.merano-suedtirol.it. URL consultato il 14 luglio 2024.
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
- ^ Diether Schürr, Zur Namensgeschichte von Tisens, in "Corona Alpium", Firenze 2005, pp. 483-507.
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, pp. 471s. ISBN 88-7014-634-0
- ^ Emeroteca - Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, su digitale.bnc.roma.sbn.it. URL consultato il 22 gennaio 2021.
- ^ (EN) Hannes Obermair, ‘Bastard Urbanism’? Past Forms of Cities in the Alpine Area of Tyrol-Trentino, Concilium Medii Aevi, n. 10, 2007, 53-76 (66), DOI:10.2364/1437905810103, ISSN 1437-904X .
- ^ Stemma comunale, su Comune di Tesimo.
- ^ (EN) Tisens, su Heraldry of the World (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
- ^ Mathias Frei, St. Jakob in Grissian - Gem. Tisens (SB-Farbkunstführer Südtirol, 8), Bolzano, SB-Verlag, 1973.
- ^ Alexander Raich (a cura di), Auf dem Weg sein - Jugendgebet in St. Jakob in Grissian Tisens, Bolzano, Athesia, 2008. ISBN 978-88-8266-511-1
- ^ Astat Risultati Censimento linguistico - 2024 Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige - Dicembre 2024
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Raimund Blasinger, Höfegeschichte des Hauptortes Tisens und der Fraktion Freienberg, Innsbruck, Università di Innsbruck, 1979, 493 pp. (storia dettagliata dei masi)
- (DE) Leo Hillebrand, "Es waren schmale Jahre" - alltagsgeschichtliche Erinnerungen aus der Gemeinde Tisens, Tesimo, Comune, 2002.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tesimo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Tesimo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.tesimo.bz.it.
- Tésimo/Tisens, su sapere.it, De Agostini.
- Associazione Turistica Tesimo Prissiano, su tisensprissian.com. URL consultato il 17 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2011).
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