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Tiziano Ascagni

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Tiziano Ascagni
Ascagni alla Triestina nella stagione 1981-1982
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza182 cm
Peso79 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1989 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Vogherese
Squadre di club1
1970-1972Vogherese? (20)
1972-1973Juventus0 (0)
1973Latina5 (0)
1973-1974Legnano8 (1)
1974-1975Udinese13 (2)
1975-1976Carpi28 (13)
1976-1978Juniorcasale62 (20)
1978-1979Ternana19 (1)
1979-1980Varese32 (10)
1980-1981Cremonese29 (5)
1981-1983Triestina68 (18)
1983-1984Parma21 (2)
1984-1986Brescia51 (5)
1986-1987Spezia29 (4)
1987-1988Fiorenzuola? (?)
1988-1989non conosciuta (bandiera) Castelverde? (?)
Carriera da allenatore
1988-1992non conosciuta (bandiera) Castelverde
1992-2014CremoneseGiovanili
2020-2021non conosciuta (bandiera) Atletico Manfro
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Tiziano Ascagni (Voghera, 8 giugno 1954) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Caratteristiche tecniche

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Giocatore tecnico e fantasioso[1], giocava come trequartista o seconda punta[2].

Cresce nella Vogherese, con cui debutta nel campionato di Promozione a 16 anni, nel 1970[3], realizzando 20 reti in due stagioni[4]. Due anni dopo è nelle giovanili della Juventus[5], con cui non riesce a esordire in Serie A, scendendo in campo solo in Coppa Italia contro la Reggiana[6][7]. A partire dal 1973 inizia a peregrinare in numerose squadre delle serie inferiori, guadagnandosi per questo il soprannome di Zingaro del gol[8].

Dopo alcune annate con poche presenze con Latina, Legnano e Udinese, si mette in luce nel campionato di Serie D 1975-1976 con la maglia del Carpi, nel quale realizza 13 reti. Acquistato dal Juniorcasale, gioca stabilmente per due campionati di Serie C, realizzando 6 reti nel primo e 14 nel secondo, chiuso dai piemontesi al secondo posto. Le sue prestazioni in maglia nerostellata gli valgono il trasferimento in Serie B, alla Ternana: esordisce tra i cadetti il 24 settembre 1978, nel 2-2 interno contro il Palermo[5]. In rossoverde non ripete le prestazioni degli anni precedenti, anche per motivi di ambientamento[9], e in 19 partite realizza un solo gol contro il Taranto[10].

A fine stagione ridiscende in Serie C1, categoria nella quale diventa uno specialista in promozioni[3][9] pur frenato da discontinuità caratteriali[1]. Nella stagione 1979-1980 realizza 10 reti nel Varese che vince il campionato, mentre l'anno successivo contribuisce con 5 gol alla promozione della Cremonese[3]. Anche in questo caso non segue la sua squadra tra i cadetti, accasandosi alla Triestina: vi rimane per due stagioni, formando la coppia d'attacco titolare con Franco De Falco e ottenendo una nuova promozione, nel 1983[11][12]. In quell'anno realizza 6 reti, giocando come spalla e uomo-assist per De Falco che va a segno 25 volte[1].

Nell'ottobre 1983 lascia i giuliani dopo un avvio di stagione negativo tra i cadetti[13], e viene acquistato dal Parma: qui ottiene la sua quarta promozione in Serie B[2]. Passa quindi al Brescia, dove colleziona 51 presenze in due annate che coincidono con altrettanti salti di categoria: dalla Serie C1 alla B (1985) e dalla B alla A (1986).

Dopo un'annata allo Spezia, in Serie C1, su consiglio del dirigente della Cremonese Erminio Favalli va a chiudere la carriera nel Fiorenzuola[3], nel Campionato Interregionale, dove fa coppia in attacco con Hubert Pircher[8]. In Valdarda Pircher e Ascagni non riescono a condurre la squadra alla promozione; l'attaccante vogherese resta vittima di un infortunio al ginocchio[9] ed entra in conflitto con la dirigenza che lo sospende per motivi disciplinari[14] e per un rendimento giudicato insufficiente[9]. Chiude la carriera in Terza Categoria, nel Castelverde, come allenatore-giocatore[15].

Ha totalizzato 49 presenze e 2 reti in Serie B, con Ternana, Triestina e Brescia; ha inoltre ottenuto cinque promozioni nella serie cadetta, record per la Serie C[16].

Terminata l'attività agonistica, resta al Castelverde come allenatore[15], prima di occuparsi del settore giovanile della Cremonese[3][17] e dell'Atalanta[9]. Dal 2019 al 2022 allena l'Atletico Manfro, in Terza Categoria cremonese[18][19].

Varese: 1979-1980 (girone A)
Triestina: 1982-1983 (girone A)
Parma: 1983-1984 (girone A)
Brescia: 1984-1985 (girone A)
  1. ^ a b c Trent'anni fa la Triestina di De Falco e Ascagni in B, Il Piccolo, 18 maggio 2013
  2. ^ a b Stagione 1983-1984 Archiviato il 14 dicembre 2012 in Internet Archive. Storiadelparmacalcio.com
  3. ^ a b c d e Tiziano Ascagni Laprovinciadicremona.it
  4. ^ Ramezzana, Cassani, pp. 828-829.
  5. ^ a b Almanacco illustrato del calcio, Modena, Panini, 1979, p. 24.
  6. ^ La Juve pareggia con la Reggiana: 1-1, l'Unità, 17 maggio 1973, p. 12.
  7. ^ Statistiche su Juworld.net
  8. ^ a b La quinta volta del Fiore in Interregionale Archiviato il 13 ottobre 2016 in Internet Archive. Fiorenzuola1922.com
  9. ^ a b c d e Tiziano Ascagni, lontano da Terni divenne mister promozione, su ternananews.it.
  10. ^ Gravi incidenti a Terni. Col Taranto finisce 1-1, l'Unità, 26 febbraio 1979, p. 11.
  11. ^ Stagione 1981-1982 Unionetriestina.it
  12. ^ Stagione 1982-1983 Unionetriestina.it
  13. ^ E Trieste riscopre il fascino del "Grezar", l'Unità, 5 febbraio 1984, p. 18.
  14. ^ Il Fiorenzuola sospende Ascagni, Libertà, 2 marzo 1988, p.23
  15. ^ a b La nostra storia Archiviato il 20 dicembre 2013 in Internet Archive. Castelverdecalcio1987.it
  16. ^ Riapre il laboratorio dei grandi talenti Archiviato il 20 dicembre 2013 in Internet Archive., Il Tirreno, 31 agosto 2013, p. 21.
  17. ^ Ascagni: «Il derby? No grazie. Il calcio di oggi mi annoia» [collegamento interrotto], su bresciaoggi.it, 24 dicembre 2018. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  18. ^ TERZA B Pederneschi bussa due volte e l'Esperia guasta il debutto di Ascagni sulla panchina dell'Atletico Manfro, su sportgrigiorosso.it.
  19. ^ La rosa dell'Atletico Manfro 2021-2022, su sportgrigiorosso.it.
  • Giancarlo Ramezzana, Roberto Cassani, Un secolo nerostellato, Casale Monferrato, 2009.

Collegamenti esterni

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