Olympique Lyonnais
Olympique Lyonnais Calcio | |
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Les Gones (I Ragazzini)[1], L'OL | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, blu, rosso |
Simboli | Leone |
Dati societari | |
Città | Lione |
Nazione | Francia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FFF |
Campionato | Ligue 1 |
Fondazione | 1950 |
Proprietario | John Textor (attraverso OL Group)
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Presidente | John Textor |
Allenatore | Pierre Sage |
Stadio | Parc Olympique Lyonnais (59 186 posti) |
Sito web | www.ol.fr |
Palmarès | |
Titoli di Francia | 7 |
Trofei nazionali | 5 Coppe di Francia 1 Coppe di Lega francese 8 Supercoppe di Francia |
Trofei internazionali | 1 Coppa Intertoto UEFA |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Olympique Lyonnais (pronuncia francese: /ɔlɛ̃pik ljɔnɛ/), noto in italiano come Olympique Lione o più semplicemente Lione, è una società polisportiva francese con sede nella città di Lione, nota soprattutto per la sua sezione calcistica, militante nella Ligue 1, la massima divisione del campionato francese di calcio.
Fondata nel 1950 a seguito di un dissidio tra le sezioni rugby e calcio del club polisportivo Lyon Olympique Universitaire, la squadra calcistica del Lione partecipa ininterrottamente alla massima serie francese dalla stagione 1989-1990 e ha raggiunto il proprio apice nei primi anni duemila, vincendo la Ligue 1 per sette volte consecutive (dal 2001-2002 al 2007-2008) e divenendo così l'unica società francese a conseguire tale traguardo. Nel 2007 la sezione maschile e quella femminile vinsero i rispettivi campionati, consentendo al club di aggiudicarsi il titolo nazionale con entrambe le sezioni calcistiche, evento senza precedenti in Francia.
Dal 2016 la squadra calcistica del Lione disputa le partite interne nel Parc OL, stanziato nel comune di Décines-Charpieu, ubicato nella metropoli di Lione. Le partite delle selezioni minori del Lione e gli allenamenti della squadra maggiore sono invece svolti nel centro di allenamento Groupama OL.
Dalla fondazione del club i colori sociali sono rosso, blu e bianco, quest'ultimo predominante. Dall'avvento in società del presidente Jean-Michel Aulas, il completo tradizionale del club è una maglietta di colore bianco con strisce verticali rosse e blu. Lo stemma invece presenta una banda orizzontale superiore rossa che menziona su due righe la frase "Olympique Lyonnais". La parte inferiore, tinta di blu, indica le lettere OL foderate con bordature dorate e sfondo bianco; all'interno della lettera O viene raffigurato un leone dorato, simbolo della città di Lione. Il soprannome del club, Les Gones, significa "i ragazzini" nel dialetto regionale arpitano di Lione.
Nel proprio palmarès il Lione annovera 21 trofei nazionali - 7 campionati, 5 coppe nazionali, 1 coppa di lega e 8 supercoppe - che ne fanno il quarto club più titolato di Francia. A livello internazionale vanta invece una Coppa Intertoto (vinta nel 1997), una semifinale di Europa League 2016-2017, e dodici partecipazioni di fila alla UEFA Champions League (dal 1999-2000 al 2011-2012), dove il miglior risultato conseguito è la semifinale, raggiunta nel 2010 e nel 2020.
Forte rivalità sussiste con il Saint-Étienne, con cui il club lionese disputa il cosiddetto derby del Rodano, considerato tra i più importanti derby in Francia, per via della sentita contrapposizione fra le due principali squadre di calcio della regione Alvernia-Rodano-Alpi. Altra importante rivalità è quella con il Marsiglia, denominata Choc des Olympiques.
Il club è quotato presso la borsa Euronext Paris con il nome di OL Groupe (Euronext: OLG) e ha anche una sezione femminile, che è la più titolata di Francia e tra le più titolate d'Europa e del mondo.
Storia
La nascita della squadra di calcio del Lione avvenne dopo un dissidio tra le sezioni rugby e calcio del club polisportivo Lyon Olympique Universitaire, che esisteva già dal 1896 con il nome di Racing Club de Lyon. La sezione calcistica si separò dal resto del club e scelse un nuovo nome, Olympique Lyonnais. Il nuovo sodalizio nacque ufficialmente il 3 agosto 1950.
Nel suo primo mezzo secolo di vita il Lione non riuscì mai a vincere il campionato francese e non fu raro vederlo in seconda serie.
Nel 1951 il Lione vinse il campionato di seconda divisione, assicurandosi la promozione in massima serie. Ad eccezione dell'annata 1953-1954, militò per tutto il decennio in massima serie. Negli anni '60 e '70 il club raccolse modesti successi, grazie al tecnico Lucien Jasseron e a giocatori quali Fleury Di Nallo, Nestor Combin, Serge Chiesa, Bernard Lacombe e Jean Djorkaeff. Nel 1963-1964 la squadra di Jasseron vinse per la prima volta la prima Coppa di Francia, battendo in finale il Bordeaux per 2-0. La gestione Jasseron portò anche a buoni piazzamenti in massima serie fino al 1965-1966, quando il sedicesimo posto finale sancì la partenza del tecnico.
Il subentrante Louis Hon guidò la squadra alla vittoria della sua seconda Coppa di Francia nel 1966-1967, grazie al successo in finale per 3-1 contro il Sochaux. Dal 1968 al 1976 allenò la squadra l'ex calciatore del club Aimé Mignot, che portò i suoi alla vittoria della Coppa di Francia 1972-1973, grazie al successo in finale per 2-1 contro il Nantes.
Attanagliato da problemi finanziari dalla fine degli anni '70, il Lione dovette vendere i suoi migliori calciatori e la crisi sportiva si acuì. Dal 1981 al 1987 si avvicendarono tre allenatori e vari presidenti, ma i risultati sportivi furono scadenti. Retrocesso in Division 2 a causa del diciannovesimo e penultimo posto in campionato nel 1982-1983, il Lione fu rilevato dal presidente Charles Mighirian. Dal 1985-1986 al 1987-1988 la squadra vide sfumare la promozione in massima serie agli spareggi.
Nel giugno 1987 la proprietà del club passò all'uomo d'affari rodanese Jean-Michel Aulas, che grazie a corposi investimenti riuscì ben presto nel proposito di riportare la squadra ai vertici del calcio francese. Grazie alla sapiente guida del tecnico Raymond Domenech, ingaggiato nel 1988, la squadra ottenne dapprima la promozione in massima serie e poi un ottimo ottavo posto in Ligue 1 nel 1989-1990. Nel 1990-1991 il piano di Aulas si realizzò con l'approdo in Europa grazie al quinto posto, che garantì la qualificazione alla Coppa UEFA poiché il Monaco vinse Coppa di Francia, liberando così un posto europeo per i lionesi. Nelle due annate seguenti i risultati del Lione, che ottenne comunque due salvezze, furono al di sotto delle attese e nel 1993 Domenech e il club si separarono.
A Domenech subentrò Jean Tigana, che, dopo un ottavo posto nella stagione d'esordio, nel 1994-1995 ottenne il secondo posto in campionato. Il suo successore, Guy Stéphan, nel 1995-1996 portò la squadra a disputare la finale di Coppa di Lega, persa ai rigori contro il Metz, prima di essere esonerato nella stagione seguente per far posto al direttore sportivo Bernard Lacombe, ex giocatore della squadra. Lacombe rimase in sella sino al 2000, conseguendo un terzo posto in Ligue 1 nel 1998-1999, che valse la prima storica qualificazione alla Champions League. Il terzo posto fu confermato nell'annata successiva.
Negli anni 2000 il Lione stabilì un'egemonia in patria, aggiudicandosi ben 7 titoli nazionali consecutivi, oltre a vari trofei nazionali. A Lacombe, che continuò a lavorare per il Lione come consigliere di Aulas, successe nel 2000 il direttore tecnico Jacques Santini, che passò a ricoprire le vesti di allenatore. Il nuovo tecnico guidò i suoi al secondo posto nel campionato 2000-2001 e alla vittoria, nella stessa stagione, della Coppa di Lega (2-1 in finale contro il Monaco), primo trofeo vinto dal Lione dopo la Coppa di Francia 1972-1973. Il Lione di Santini fece ancora meglio nel 2001-2002, aggiudicandosi il suo primo titolo nazionale, il primo titolo nazionale dal 1944-1945 e l'inizio di un'epopea senza precedenti nel calcio transalpino. All'era Santini seguì il triennio di Paul Le Guen, con cui la squadra vinse tre campionati, tre Supercoppe di Francia e raggiunse per due volte di fila i quarti di finale di UEFA Champions League. Il dominio in patria proseguì anche sotto la gestione di Gérard Houllier, il cui biennio fu impreziosito da due altri titoli nazionali consecutivi (vinti entrambi con un margine larghissimo sulla seconda classificata) e da due altre Supercoppe di Francia consecutive, oltre ad un altro quarto di finale di Champions League. La fugace parentesi di Alain Perrin si concluse con il treble Supercoppa di Francia-campionato-Coppa di Francia, trofei vinti prima del clamoroso divorzio.
Dopo il titolo del 2008, l'egemonia del Lione terminò, anche se la squadra si mantenne ai vertici del campionato nel triennio della gestione di Claude Puel, conclusosi senza trofei ma con uno storico traguardo in Champions League, la semifinale del 2009-2010. Il successivo triennio in cui fu alla guida della squadra Rémi Garde portò in bacheca una Coppa di Francia (2011-2012) e una Supercoppa di Francia (2012-2013). Dal 2014, sotto la guida di Hubert Fournier e poi Bruno Génésio, la squadra si risollevò in campionato, grazie soprattutto ai prodotti del proprio settore giovanile. Nel 2016-2017 raggiunse per la prima volta la semifinale di Europa League. Sotto la guida del nuovo allenatore Rudi Garcia, la squadra raggiunse le semifinali di UEFA Champions League nell'edizione 2019-2020.
Cronistoria
Cronistoria dell'Olympique Lyonnais | ||||
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Colori e simboli
Sei dei sette titoli consecutivi del Lione furono vinti indossando questa maglia. |
Dalla fondazione del club i colori sociali sono stati sempre rosso, blu e bianco, quest'ultimo predominante. Nei primi anni della sua esistenza l'Olympique Lyonnais giocava per lo più in completo bianco. Nel 1955 si decise di introdurre una banda rosso-blu all'altezza delle scapole e calzoncini blu[2]. Nel 1961 la banda scapolare fu rimossa e le due strisce orizzontali rosse e blu furono disposte orizzontalmente[3]. Sei anni dopo si tornò all'uniforme totalmente bianca, ma le strisce rosso-blu rimasero intatte, anche se disposte verticalmente e sulla parte sinistra della maglietta[4]. Il Lione indossò per la prima volta la nuova maglia nella stagione 1970-1971 e la mantenne fino al 1975-1976. Per la stagione 2002-2003 il presidente Jean-Michel Aulas annunciò che il club sarebbe tornato a quella divisa, che fu quella ufficiale per sei stagioni fino al 2007, anno del settimo titolo consecutivo.
Nel 1976 la squadra abbandonò la divisa totalmente bianca e passò ad un'uniforme totalmente rossa come quella del Liverpool. La divisa fu mantenuta sino al 1989-1990 tranne che per le stagioni 1977-1978 e 1978-1979, durante le quali furono presenti strisce verticali blu, che ebbero scarso apprezzamento[5]. Nella stagione 1989-1990 il club tornò alla divisa completamente bianca e nella stagione 1995-1996 tornarono le strisce verticali, posizionate stavolta al centro della maglietta e non sulla sinistra. La divisa rimase invariata sino alla stagione 2001-2002. Nella stagione 2009-2010 il Lione tornò alle strisce orizzontali rosse e blu. In Champions League la squadra ha usato vari colori come prima divisa (rosso, blu di varie tonalità, nero, grigio e giallo fosforescente)[6].
Strutture
Stadio
Dal 2016 il club gioca le partite casalinghe al Parc Olympique Lyonnais, noto semplicemente come Parc OL. Sorge a Décines-Charpieu, centro nella periferia di Lione, e può ospitare fino a 59.186 spettatori. Nella sua giovane storia ha ospitato la finale della UEFA Europa League 2017-2018, che è stata vinta dall'Atlético Madrid, e sei incontri del campionato d'Europa 2016, tra i quali la semifinale tra i futuri campioni del Portogallo e il Galles.
In precedenza il Lione ha giocato nello Stade de Gerland, che prende il nome dall'omonimo quartiere cittadino. Capace di contenere 41.044 spettatori, al suo interno si è tenuta la finale della Coppa delle Coppe 1985-1986 che è stata conquistata dalla Dinamo Kiev. Si sono anche tenuti sei incontri del campionato del mondo 1998, in particolare il quarto di finale che ha visto il successo per 3-0 della Croazia sulla Germania.
Società
Sponsor
Cronologia degli sponsor ufficiali
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Presidenti
Nel 1987 el imprenditore francese Jean-Michel Aulas è diventato presidente della squadra e abbandona questa posizione nel 2023.[7][8]
Allenatori
Di seguito è riportata la lista degli allenatori[9] che si sono succeduti alla guida del club nella sua storia.
- 1950-1954 Oscar Heisserer
- 1954-1955 Oscar Heisserer (1 lug.-15 dic.)
- Julien Darui (16 dic.- 30 giu.)
- 1955-1959 Lucien Troupel
- 1959-1961 Gaby Robert
- 1961-1962 Manuel Fernández
- 1961-1962 Lucien Jasseron
- 1966-1968 Louis Hon
- 1968-1972 Aimé Mignot
- 1972-1973 Aimé Mignot, Kurt Linder (1 lug.-15 mar.)
- 1973-1975 Aimé Mignot
- 1975-1976 Aimé Mignot (1 lug.-15 feb.)
- Aimé Jacquet (16 feb.- 30 giu.)
- 1976-1980 Aimé Jacquet
- 1980-1981 Jean-Pierre Destrumelle
- 1981-1982 Jean-Pierre Destrumelle (1 lug.-15 nov.)
- Vladimir Kovačević (16 nov.- 15 feb.)
- Robert Herbin (16 feb.- 30 giu.)
- 1982-1984 Robert Herbin
- 1984-1987 Robert Nouzaret
- 1987-1988 Robert Nouzaret
- 1988 Denis Papas
- 1988-1993 Raymond Domenech
- 1993-1995 Jean Tigana
- 1995-1996 Guy Stéphan
- 1996-2000 Bernard Lacombe
- 2000-2002 Jacques Santini
- 2002-2005 Paul Le Guen
- 2005-2007 Gérard Houllier
- 2007-2008 Alain Perrin
- 2008-2011 Claude Puel
- 2011-2014 Rémi Garde
- 2014-2015 Hubert Fournier
- 2015-2019 Bruno Génésio
- 2019 Sylvinho
- 2019-2021 Rudi Garcia
- 2021-2022 Peter Bosz
- 2022-2023 Laurent Blanc
- 2023 Fabio Grosso
- 2023- Pierre Sage
Calciatori
Vincitori di titoli
- Campioni del mondo
- Campioni d'Europa
- Campioni d'Africa
- Campioni del Sudamerica
- Calciatori campioni olimpici di calcio
Palmarès
Competizioni nazionali
- 1950-1951, 1953-1954, 1988-1989 (girone B)
Competizioni internazionali
- Coppa Intertoto UEFA: 1 (record francese a pari merito con Bordeaux, Strasburgo, Guingamp, Auxerre, Bastia, Montpellier, Paris Saint-Germain, Troyes, Lilla, Marsiglia e Lens)
Competizioni giovanili
- 1971, 1994, 1997, 2022
- 2017
- 1992-1993, 1999-2000, 2004-2005
Altri piazzamenti
- Secondo posto 1994-1995, 2000-2001, 2009-2010, 2014-2015, 2015-2016
- Terzo posto: 1973-1974, 1974-1975, 1998-1999, 1999-2000, 2008-2009, 2010-2011, 2012-2013, 2017-2018, 2018-2019
- Finalista: 1962-1963, 1970-1971, 1975-1976, 2023-2024
- Semifinalista: 1955-1956, 2018-2019, 2019-2020, 2022-2023
- Semifinalista: 1955, 1962
- Secondo posto: 1986-1987 (girone A), 1987-1988 (girone A)
- Terzo posto: 1983-1984 (girone A), 1985-1986 (girone A)
- Semifinalista: 1963-1964
- Semifinalista: 2016-2017
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali
Campionati nazionali
Dalla stagione 1950-1951 alla 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Division 1 / Ligue 1 | 65 | 1951-1952 | 2023-2024 | 65 |
2º | Division 2 / Ligue 2 | 9 | 1950-1951 | 1988-1989 | 9 |
Tornei internazionali
Alla stagione 2021-2022 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[10]:
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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Coppa dei Campioni/UEFA Champions League | 17 | 1999-2000 | 2019-2020 |
Coppa delle Coppe | 4 | 1963-1964 | 1973-1974 |
Coppa UEFA/UEFA Europa League | 15 | 1974-1975 | 2021-2022 |
Coppa Intertoto | 1 | 1997 |
Statistiche individuali
Il giocatore con più presenze nelle competizioni europee è Grégory Coupet a quota 94, mentre il miglior marcatore è Juninho Pernambucano con 18 gol[10].
Vengono riportati di seguito i calciatori per numero di presenze e gol con la maglia dell'Olympique Lione.
Aggiornato al 7 maggio 2024. In grassetto i giocatori ancora in attività con la maglia del club.
Record di presenze
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Record di reti
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Statistiche di squadra
A livello internazionale la miglior vittoria è per 7-0, ottenuto contro i Red Boys Differdange nel primo turno della Coppa UEFA 1974-1975, mentre la peggior sconfitta è invece il 5-1 subito dal Barcellona negli ottavi della UEFA Champions League 2018-2019[10].
Tifoseria
Il più nutrito gruppo di tifosi dell'Olympique Lyonnais sono i Bad Gones ("Ragazzacci"), costituitisi nel 1987 nei primi tempi della presidenza di Jean-Michel Aulas. Hanno occupato per anni la Virage Nord dello Stade de Gerland e nel 2007-2008 hanno festeggiato il loro ventennale. I Bad Gones sono molto noti anche in Europa, dove hanno seguito le trasferte della loro squadra.
Un altro gruppo di tifosi lionesi è costituito dai Cosa Nostra Lyon, che hanno occupato per anni la Virage Sud dello Stade de Gerland. Si costituirono nel 2007 con la fusione di due gruppi, i Lugdunums, che esistevano dal 1993, e il Nucleo Ultra, formatisi nel 2000. Non sono più riconosciuti ufficialmente dal club, ma sono ancora operativi. Altri gruppi comprendono gli Hex@gones, formatisi nel 2000 e stabilitisi nella Virage Sud, i Gastrogones, che hanno occupato la Tribuna Jean Bouin, e gli O'Elles Club, collocati nella Tribuna Jean Jaurès dello Stade de Gerland.
Tra i gruppi che non hanno sede nella città di Lione ci sono i Gones 58, originari di Nièvre (Borgogna), e i Gones 26, originari del Drôme, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi. Tra i gruppi minori figurano Septimagones, Loups Marchois e Dauphigones, originari rispettivamente di Hérépian (Creuse) e dell'Isère.
Rivalità
Rivalità a livello regionale
La più grande rivalità regionale è quella con il Saint-Étienne, che dà vita al Derby del Rodano. Questa rivalità è dovuta alla vicinanza geografica delle due città, separate da soli 62 chilometri. I due club hanno avuto i rispettivi periodi di gloria, con il Saint-Étienne che ha dominato il calcio francese con dieci titoli vinti tra il 1955 e il 1981 e l'Olympique Lyonnais con sette titoli vinti di fila negli anni 2000. Durante gli incontri, il flusso massiccio di tifosi visitanti viene scortato, per la maggior parte, da un convoglio di più di venti autobus supportato dai veicoli della compagnia di sicurezza repubblicana.
Dopo la promozione del Grenoble in Ligue 1, avvenuta nel 2008, si è disputato un altro derby del Rodano-Alpi tra Olympique Lione e Grenoble, per due stagioni.
Al livello locale, l'OL e il Lyon-La Duchère hanno avuto storie opposte, poiché quest'ultimo club ha vissuto all'ombra dell'OL: nel 1992 fu promosso nel Championnat National e in seguito ottenne un posto in Ligue 2, che gli fu negato per carenze economiche. Dopo il fallimento del 1996, il club distrettuale di La Duchère visse anni bui, mentre l'OL conobbe anni di gloria in Ligue 1. Il Lyon-La Duchère sta cercando di ricostruire la squadra reclutando alcuni giovani calciatori dell'OL.
Rivalità a livello nazionale
A livello nazionale, accese rivalità coinvolgono l'Olympique Lyonnais e altre compagini in lizza per le prime posizioni della Ligue 1.
Le rivalità più intense riguardano i club con cui il Lione lotta regolarmente per le posizioni di vertice in Francia. La partita che contrappone i lionesi e l'Olympique Marsiglia viene spesso definita "Olympico" o "Shock of the Olympics". Anche la rivalità con il Bordeaux ha avuto una certa importanza, a causa della concorrenza in cima alla classifica delle due squadre durante gli anni 2000. Sono importanti anche gli incontri con il Paris Saint-Germain, specialmente dopo l'emergere del club di Parigi come squadra stabilmente ai vertici del campionato, nei primi anni 2010. Nessuna rivalità è, tuttavia, più sentita di quella con il Saint-Étienne, come dimostrato dagli incidenti ricorrenti che si verificano e dalle drastiche misure di sicurezza osservate nelle partite tra i due club.
Dalla fine degli anni 2010 si è riaccesa una forte rivalità con l'Olympique Marsiglia. Tra le sfide più memorabili vi è a partita dell'8 novembre 2009, disputata allo Stadio di Gerland e terminata con il risultato di 5-5. Il 19 dicembre 2010 Marsiglia-Lione è stata seguita da 2,43 milioni di telespettatori, più di un terzo degli abbonati di Canal +, mentre la partita PSG-Olympique Marsiglia del 7 novembre dello stesso anno è stata seguita da 2,35 milioni di telespettatori. La rivalità tra OL e OM detiene il record storico di audience per la Ligue 1 e per Canal +, con ben 2,93 milioni di spettatori che hanno assistito alla partita del 27 maggio 2009 in TV. Nel maggio 2013 violenti scontri tra i sostenitori di Lione e Marsiglia hanno avuto luogo presso il casello di Bollène, in seguito ad un incontro casuale tra gli autobus delle due tifoserie.
Si segnala anche una rivalità tra i tifosi di Lione e Nizza.
Organico
Rosa 2023-2024
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Staff tecnico
- Direttore Sportivo: Vincent Ponsot
- Allenatore: Pierre Sage
- Allenatore in seconda: Jérémie Bréchet
- Collaboratore tecnico: Jean-François Vulliez
- Preparatore portieri: Rémy Vercoutre
- Preparatore atletico: Cédric Uras, Alexandre Fahri
- Responsabili settore medico: Jean-Marc Laborderie
- Allenatore Giovanili: Mohamed Chacha
Note
- ^ #2 – Olympique Lyonnais : Gones, su footnickname.wordpress.com, 28 settembre 2022. URL consultato il 26 aprile 2020.
- ^ OL 1955–1960, in Fan Foot, 21 novembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2012).
- ^ OL 1960–1965, in Fan Foot, 21 novembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2012).
- ^ OL 1970–1975, in Fan Foot, 21 novembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
- ^ OL 1975–1980, in Fan Foot, 21 novembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2009).
- ^ Olympique Lyonnais 2, su colours-of-football.com.
- ^ Olympique Lione, la fine di un'era: UFFICIALE l'addio di Aulas dopo 36 anni, su Calciomercato.com | Tutte le news sul calcio in tempo reale, 5 agosto 2023. URL consultato il 23 maggio 2023.
- ^ Redazione, L'Olympique Lyonnais cambia proprietà. Textor acquista il 66,56% delle azioni del club di Ligue1, su Sporteconomy, 21 giugno 2022. URL consultato il 23 maggio 2023.
- ^ Olympique Lyon » Storia Allenatore, in calcio.com. URL consultato il 24 giugno 2019.
- ^ a b c Olympique Lyonnais, su it.uefa.com. URL consultato il 28 giugno 2019.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Olympique Lyonnais
Collegamenti esterni
- (EN, FR) Sito ufficiale, su olweb.fr.
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