Zaccheus Daniel: differenze tra le versioni
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Ancora studente, nel 1903 Daniel iniziò a collaborare con [[Henry Norris Russell]] presso l'osservatorio Hasteld dell'[[Università di Princeton]], eseguendo osservazioni di [[stella variabile|stelle variabili]].<ref>{{cita|D. H. DeVorkin|p. 74|DeVorkin}}, 2000.</ref> |
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Nel 1907, Daniel scoprì due [[cometa|comete]] con un telescopio rifrattore da {{M|15|c|m}} di diametro.<ref>{{cita libro |lingua=en |titolo=Visually Observing Comets |autore=David A. J. Seargent |editore=Springer |anno=2017 |isbn=9783319454351 |p=217}}</ref> La più interessante delle due, denominata [[C/1907 L2 Daniel|C/1907 L2 (Daniel)]] (1907 IV, 1907 d), fu scoperta il 9 giugno e si rivelò un'oggetto particolarmente luminoso, visibile ad [[occhio nudo]] per due mesi nell'estate di quell'anno,<ref>{{Cita|E. E. Barnard|p. 3|Barnard_1910}}, 1910.</ref> dominando la copertura scientifica di ''Scientific American'', curata da Russell. Russell fu molto orgoglioso del risultato conseguito dal suo collaboratore e del lustro portato all'Università di Princeton.<ref>{{cita|D. H. DeVorkin|pp. 81-82|DeVorkin}}, 2000.</ref>. La seconda era la [[C/1909 L1 Borrelly-Daniel]]. |
Nel 1907, Daniel scoprì due [[cometa|comete]] con un telescopio rifrattore da {{M|15|c|m}} di diametro.<ref>{{cita libro |lingua=en |titolo=Visually Observing Comets |autore=David A. J. Seargent |editore=Springer |anno=2017 |isbn=9783319454351 |p=217}}</ref> La più interessante delle due, denominata [[C/1907 L2 Daniel|C/1907 L2 (Daniel)]] (1907 IV, 1907 d), fu scoperta il 9 giugno e si rivelò un'oggetto particolarmente luminoso, visibile ad [[occhio nudo]] per due mesi nell'estate di quell'anno,<ref>{{Cita|E. E. Barnard|p. 3|Barnard_1910}}, 1910.</ref> dominando la copertura scientifica di ''Scientific American'', curata da Russell. Russell fu molto orgoglioso del risultato conseguito dal suo collaboratore e del lustro portato all'Università di Princeton.<ref>{{cita|D. H. DeVorkin|pp. 81-82|DeVorkin}}, 2000.</ref>. La seconda era la [[C/1909 L1 Borrelly-Daniel]]. Scoprì infine una terza cometa, questa volta [[cometa periodica|periodica]], il 7 dicembre 1909, denominata [[33P/Daniel]].<ref>{{cita web |lingua=en |titolo=33P/Daniel |autore=Gary W. Kronk |editore=Cometography |url=http://cometography.com/pcomets/033p.html |accesso=7 giugno 2017}}</ref> L'oggetto, piuttosto debole, si era avvicinato alla [[Terra]] nei giorni della scoperta, permettendo così che questa avesse luogo. |
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Scoprì infine una terza cometa, questa volta [[cometa periodica|periodica]], il 7 dicembre 1909, denominata [[33P/Daniel]] (1909 IV, 1909 e).<ref>{{cita web |lingua=en |titolo=33P/Daniel |autore=Gary W. Kronk |editore=Cometography |url=http://cometography.com/pcomets/033p.html |accesso=7 giugno 2017}}</ref> L'oggetto, piuttosto debole, si era avvicinato alla [[Terra]] nei giorni della scoperta, permettendo così che questa avesse luogo. |
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Zaccheus Daniel (1874[1] – 1964[1]) è stato un astronomo statunitense.
Biografia
Ancora studente, nel 1903 Daniel iniziò a collaborare con Henry Norris Russell presso l'osservatorio Hasteld dell'Università di Princeton, eseguendo osservazioni di stelle variabili.[2]
Nel 1907, Daniel scoprì due comete con un telescopio rifrattore da Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di diametro.[3] La più interessante delle due, denominata C/1907 L2 (Daniel) (1907 IV, 1907 d), fu scoperta il 9 giugno e si rivelò un'oggetto particolarmente luminoso, visibile ad occhio nudo per due mesi nell'estate di quell'anno,[4] dominando la copertura scientifica di Scientific American, curata da Russell. Russell fu molto orgoglioso del risultato conseguito dal suo collaboratore e del lustro portato all'Università di Princeton.[5]. La seconda era la C/1909 L1 Borrelly-Daniel. Scoprì infine una terza cometa, questa volta periodica, il 7 dicembre 1909, denominata 33P/Daniel.[6] L'oggetto, piuttosto debole, si era avvicinato alla Terra nei giorni della scoperta, permettendo così che questa avesse luogo.
Dal 1910 lavorò presso l'Osservatorio Allegheny dell'Università di Pittsburgh.[7]
Nella sua carriera astronomica si occupò di stelle variabili, orbite di binarie spettroscopiche e di misure di parallasse stellare.[7]
Riconoscimenti
Gli sono state assegnate nel 1907 la 62°,[8] nel 1909 la 67°,[9] e nel 1910 la 68°[10] "Medaglia Donohoe" dalla Società astronomica del Pacifico.
Note
- ^ a b R. A. Jarrell, p. 133, 2010.
- ^ D. H. DeVorkin, p. 74, 2000.
- ^ (EN) David A. J. Seargent, Visually Observing Comets, Springer, 2017, p. 217, ISBN 9783319454351.
- ^ E. E. Barnard, p. 3, 1910.
- ^ D. H. DeVorkin, pp. 81-82, 2000.
- ^ (EN) Gary W. Kronk, 33P/Daniel, su cometography.com, Cometography. URL consultato il 7 giugno 2017.
- ^ a b J. McKeen Cattell e D. R. Brimhall, p. 163, 1921.
- ^ (EN) Awards of the Donohoe Comet-Medal, Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 19, n. 116, p. 238, ottobre 1907.
- ^ (EN) Sixty-seventh Award of the Donohoe Comet-Medal, Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 21, n. 128, p. 198, ottobre 1909.
- ^ (EN) Sixty-Eighth Award of the Donohoe Comet-Medal, Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 22, n. 131, p. 93, aprile 1910.
Bibliografia
- (EN) E. E. Barnard, Photographic Observations of Daniel's Comet, in Proceedings of the American Philosophical Society, vol. 49, n. 194, 1910, pp. 3-16. URL consultato il 7 giugno 2017.
- (EN) James McKeen Cattell e Dean R. Brimhall, American men of science; a biographical directory, 3ª ed., Garrison, N. Y., The Science Press, 1921, p. 163, DOI:10.5962/bhl.title.3786.
- (EN) David H. DeVorkin, Henry Norris Russell: Dean of American Astronomers, Princeton University Press, 2000, ISBN 9780691049182.
- (EN) Richard A. Jarrell, The 1910 Solar Conference and cooperation in stellar spectroscopy, in Journal of Astronomical History and Heritage, vol. 13, n. 2, 2010, pp. 127-138. URL consultato il 7 giugno 2017.