Lando Buzzanca: differenze tra le versioni
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|nazione = Italia |
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|genere2 = commedia all'italiana |
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|genere3 = umoristico |
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== Biografia == |
== Biografia == |
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Nasce a Palermo in una famiglia di attori |
Nasce a [[Palermo]] in una famiglia di attori: lo zio [[Gino Buzzanca|Gino]] è attore e, in seguito, lo diviene anche il padre, Empedocle (1910-1987), il quale in origine era [[proiezionista]].<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v{{=}}OsGht8dWThU|titolo = Maddalena Menza intervista Lando Buzzanca - You Tube|accesso = 4 gennaio 2017}}</ref> Compie i suoi studi nella città natale e a diciassette anni si trasferisce a [[Roma]] dove, mentre frequenta corsi di [[recitazione]] all'[[Accademia Sharoff]] (di cui è divenuto poi presidente onorario), inizialmente si adatta a lavori precari e poi esordisce come attore, dapprima in [[teatro]] e poi per il [[cinema]]. |
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Dopo alcuni film girati come comparsa, tra cui ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' in cui interpretava uno degli [[Schiavitù nell'antica Roma|schiavi]] della galea, l'esordio ufficiale arriva nel 1961 con [[Pietro Germi]], che lo sceglie per il ruolo di Rosario Mulè in ''[[Divorzio all'italiana]]'' e, successivamente, per quello di Antonio in ''[[Sedotta e abbandonata]]''. Nel 1964 partecipa, come attore non protagonista, al film di [[Luciano Ricci]] ''[[Senza sole né luna]]''<ref>{{Cita web|url = https://www.davinotti.com/film/senza-sole-nè-luna/49840}}</ref> |
Dopo alcuni film girati come comparsa, tra cui ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' in cui interpretava uno degli [[Schiavitù nell'antica Roma|schiavi]] della galea, l'esordio ufficiale arriva nel 1961 con [[Pietro Germi]], che lo sceglie per il ruolo di Rosario Mulè in ''[[Divorzio all'italiana]]'' e, successivamente, per quello di Antonio in ''[[Sedotta e abbandonata]]''. Nel 1964 partecipa, come attore non protagonista, al film di [[Luciano Ricci]] ''[[Senza sole né luna]]'',<ref>{{Cita web|url = https://www.davinotti.com/film/senza-sole-nè-luna/49840}}</ref> un film drammatico che racconta la dura vita da minatori durante gli ultimi mesi di scavo per il [[traforo del Monte Bianco]] e affianca [[Ugo Tognazzi]] e [[Claudia Cardinale]] nel film ''[[Il magnifico cornuto]]''. |
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La scelta dei successivi copioni non sarà sempre fortunata, ritrovandosi |
La scelta dei successivi copioni non sarà sempre fortunata, ritrovandosi spesso a interpretare ruoli stereotipati di maschio siciliano amante delle donne ma un po' sciocco, tanto che la [[critica cinematografica]] lo relega inizialmente alla schiera dei caratteristi e degli interpreti del [[cinema di serie B]], con l'eccezione del ruolo da protagonista nel 1967 di ''[[Don Giovanni in Sicilia (film)|Don Giovanni in Sicilia]]'', diretto da [[Alberto Lattuada]]. |
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=== Anni settanta === |
=== Anni settanta === |
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[[File:Aldo Rendine anni cinquanta.jpg|thumb|left|Lando Buzzanca (secondo da sinistra) negli |
[[File:Aldo Rendine anni cinquanta.jpg|thumb|left|Lando Buzzanca (secondo da sinistra) negli anni '50 con [[Aldo Rendine]] (al centro con la pipa) tra gli allievi dell'[[Accademia Sharoff]] di [[Roma]]]] |
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Anche se la critica continua a non essere benevola, la sua vena comica e la sua recitazione spontanea incontrano un vasto consenso di pubblico. Nel 1970 interpreta in televisione ''[[Signore e signora]]'', in coppia con [[Delia Scala]], che riscuote enorme successo. La sua battuta " |
Anche se la critica continua a non essere benevola, la sua vena comica e la sua recitazione spontanea incontrano un vasto consenso di pubblico. Nel 1970 interpreta in televisione ''[[Signore e signora]]'', in coppia con [[Delia Scala]], che riscuote enorme successo. La sua battuta "mi vien che ridere" rimarrà un tormentone ricordato e ripetuto dal pubblico per anni. |
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Anche sull'onda del grande consenso televisivo, i suoi film cominciano a riscuotere un rilevante successo commerciale. La notorietà internazionale gli arriva con ''[[Il merlo maschio]]'', [[commedia sexy all'italiana]] del 1971 diretta da [[Pasquale Festa Campanile]]. Negli anni seguenti si trova così a recitare al fianco di famose attrici di quel periodo, come |
Anche sull'onda del grande consenso televisivo, i suoi film cominciano a riscuotere un rilevante successo commerciale. La notorietà internazionale gli arriva con ''[[Il merlo maschio]]'', [[commedia sexy all'italiana]] del 1971 diretta da [[Pasquale Festa Campanile]]. Negli anni seguenti si trova così a recitare al fianco di famose attrici di quel periodo, come Claudia Cardinale, [[Catherine Spaak]], [[Barbara Bouchet]], [[Senta Berger]] e [[Joan Collins]]. |
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Forte del suo successo commerciale, comincia anche a scegliere da solo i ruoli da interpretare: sue sono ad esempio le idee di film come ''[[L'arbitro (film 1974)|L'arbitro]]'', ''[[Il sindacalista]]'' e ''[[Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne|All'onorevole piacciono le donne]]'', in cui tratteggia parodie di personaggi realmente esistenti e facilmente riconoscibili. |
Forte del suo successo commerciale, comincia anche a scegliere da solo i ruoli da interpretare: sue sono ad esempio le idee di film come ''[[L'arbitro (film 1974)|L'arbitro]]'', ''[[Il sindacalista]]'' e ''[[Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne|All'onorevole piacciono le donne]]'', in cui tratteggia parodie di personaggi realmente esistenti e facilmente riconoscibili. |
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[[File:Lando Buzzanca and Delia Scala.jpg|thumb|Lando Buzzanca e [[Delia Scala]] nel varietà televisivo ''[[Signore e signora]]'' (1970)]] |
[[File:Lando Buzzanca and Delia Scala.jpg|thumb|Lando Buzzanca e [[Delia Scala]] nel varietà televisivo ''[[Signore e signora]]'' (1970)]] |
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A metà degli |
A metà degli anni settanta cala l'interesse per questo tipo di film e, inevitabilmente, diminuiscono gli impegni cinematografici di Buzzanca, che non si adatta alla moda della commedia sexy all'italiana, rifiutandosi di comparire in pellicole quali quelle che renderanno famosi attori come [[Alvaro Vitali]] ed [[Edwige Fenech]], [[Gloria Guida]] e [[Gianfranco D'Angelo]], preferendo lavorare in radio, dove per qualche anno sarà protagonista di ''[[Gran varietà (programma radiofonico)|Gran varietà]]'' con il grottesco "Buzzanco", erede del personaggio televisivo inventato per la serie ''Signore e signora''. |
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=== Anni ottanta === |
=== Anni ottanta === |
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Gli anni ottanta vedono Buzzanca intensificare l'attività teatrale, dove tra le altre cose è protagonista della commedia di [[Alberto Silvestri]] ''In quel posto là'', per la regia di [[Aldo Trionfo]] (1981-1982),<ref>{{Cita news |autore=Renato Palazzi |titolo= E Buzzanca resta chiuso in «quel posto là» |pubblicazione=Corriere della Sera |data=15 dicembre 1981 |p=19}}</ref> dello ''Stratagemma del bellimbusto'' di [[George Farquhar]] per la regia di [[Gianfranco de Bosio]] (1983-1984),<ref name="ref_A">{{Cita news |autore=Renato Palazzi |titolo= Molti «big » più Abatantuono con Molière |pubblicazione=Corriere della Sera |data=20 agosto 1983 |p=17}}</ref> delle commedie di [[Georges Feydeau]] ''[[La pulce nell'orecchio]]'' (1983) e ''Sarto per signora'' (1984-1985), entrambe per la regia di [[Tonino Pulci]].<ref>{{Cita news |titolo=Quella molesta Pulce di Feydeau|pubblicazione=Corriere della Sera |data=11 giugno 1983|p=19}}</ref><ref name="ref_A" /><ref>{{Cita news |autore=Renato Palazzi |titolo= Buzzanca sarto scuce Feydeau|pubblicazione=Corriere della Sera |data= 20 dicembre 1984 |p=23}}</ref> Buzzanca è anche protagonista in televisione del varietà di [[Rai 2]] ''Vanità'' al fianco di [[Agostina Belli]] (1984), e insieme a [[Bruno Gambarotta]] e [[Johara Valerie Racz|Johara]] prende parte alla riproposizione dello storico quiz ''[[Lascia o raddoppia?]]'' (1989).<ref>{{Cita news |autore=Oreste Del Buono |titolo=Italia di ieri in bianco e nero|pubblicazione=Corriere della Sera |data=22 gennaio 1989 |p=27}}</ref> |
Gli anni ottanta vedono Buzzanca intensificare l'attività teatrale, dove tra le altre cose è protagonista della commedia di [[Alberto Silvestri]] ''In quel posto là'', per la regia di [[Aldo Trionfo]] (1981-1982),<ref>{{Cita news |autore=Renato Palazzi |titolo= E Buzzanca resta chiuso in «quel posto là» |pubblicazione=Corriere della Sera |data=15 dicembre 1981 |p=19}}</ref> dello ''Stratagemma del bellimbusto'' di [[George Farquhar]], per la regia di [[Gianfranco de Bosio]] (1983-1984),<ref name="ref_A">{{Cita news |autore=Renato Palazzi |titolo= Molti «big » più Abatantuono con Molière |pubblicazione=Corriere della Sera |data=20 agosto 1983 |p=17}}</ref> delle commedie di [[Georges Feydeau]] ''[[La pulce nell'orecchio]]'' (1983) e ''Sarto per signora'' (1984-1985), entrambe per la regia di [[Tonino Pulci]].<ref>{{Cita news |titolo=Quella molesta Pulce di Feydeau|pubblicazione=Corriere della Sera |data=11 giugno 1983|p=19}}</ref><ref name="ref_A" /><ref>{{Cita news |autore=Renato Palazzi |titolo= Buzzanca sarto scuce Feydeau|pubblicazione=Corriere della Sera |data= 20 dicembre 1984 |p=23}}</ref> Buzzanca è anche protagonista in televisione del varietà di [[Rai 2]] ''Vanità'', al fianco di [[Agostina Belli]] (1984), e insieme a [[Bruno Gambarotta]] e [[Johara Valerie Racz|Johara]] prende parte alla riproposizione dello storico quiz ''[[Lascia o raddoppia?]]'' (1989).<ref>{{Cita news |autore=Oreste Del Buono |titolo=Italia di ieri in bianco e nero|pubblicazione=Corriere della Sera |data=22 gennaio 1989 |p=27}}</ref> |
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=== Anni novanta e duemila === |
=== Anni novanta e duemila === |
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=== Anni duemiladieci === |
=== Anni duemiladieci === |
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Nel 2012 realizza la [[serie televisiva]] ''[[Il restauratore (serie televisiva)|Il restauratore]]'', che ottiene un grande successo - con più di sei milioni di spettatori - replicato dalla seconda stagione due anni dopo. Il 7 agosto 2013 viene ritrovato in casa privo di sensi e con tagli alle vene dei polsi. Il tentato [[suicidio]], inizialmente smentito, viene poi confermato dall'attore a un anno di distanza<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.ilmattino.it/spettacoli/televisione/lando_buzzanca_suicidio_bicchiere_gin/notizie/838425.shtml|titolo=Lando Buzzanca si confessa: «È vero, ho tentato il suicidio»|pubblicazione=Il Mattino di Napoli|data=8 agosto 2014}}</ref> |
Nel 2012 realizza la [[serie televisiva]] ''[[Il restauratore (serie televisiva)|Il restauratore]]'', che ottiene un grande successo - con più di sei milioni di spettatori - replicato dalla seconda stagione due anni dopo. Il 7 agosto 2013 viene ritrovato in casa privo di sensi e con tagli alle vene dei polsi. Il tentato [[suicidio]], inizialmente smentito, viene poi confermato dall'attore a un anno di distanza.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.ilmattino.it/spettacoli/televisione/lando_buzzanca_suicidio_bicchiere_gin/notizie/838425.shtml|titolo=Lando Buzzanca si confessa: «È vero, ho tentato il suicidio»|pubblicazione=Il Mattino di Napoli|data=8 agosto 2014}}</ref> Partecipa al video musicale [[D'io|''Amo Milano'']] (2014) di [[Dargen D'Amico]], nel quale assume la parte di un siculo naturalizzato a [[Milano]]. |
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Nel 2016 prende parte all'[[Ballando con le stelle (undicesima edizione)|undicesima edizione di ''Ballando con le stelle'']], danzando in coppia con [[Sara Mardegan]] e l'anno successivo compare in alcune scene |
Nel 2016 prende parte all'[[Ballando con le stelle (undicesima edizione)|undicesima edizione di ''Ballando con le stelle'']], danzando in coppia con [[Sara Mardegan]] e l'anno successivo compare in alcune scene del film ''[[Chi salverà le rose?]]'' di [[Cesare Furesi]],<ref>{{Cita web|url=https://www.chisalveralerose.it/#section-premi|titolo=Chi salverà le rose? {{!}} Film Chi Salverà le rose Cinema 2017 [Sito ufficiale]|sito=www.chisalveralerose.it|accesso=2019-05-23}}</ref> al fianco di [[Carlo Delle Piane]], nel quale i due interpretano una coppia di anziani omosessuali; è stata l'ultima apparizione al cinema sia per Delle Piane, sia per Buzzanca. |
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=== Malattia e morte === |
=== Malattia e morte === |
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Ritiratosi a vita privata, nell'aprile |
Ritiratosi a vita privata, nell'aprile 2021, dopo una caduta, subisce le conseguenze di una malattia invalidante che distrugge le sue facoltà [[Cognizione|cognitive]] e [[Corpo umano|fisiche]], determinandogli un'[[afasia]] e venendo ricoverato in una [[Residenza sanitaria assistenziale|RSA]] per oltre un anno. Dopo il trasferimento a [[Roma]] nella clinica Villa Speranza, dopo accuse incrociate tra i figli e la compagna Francesca Della Valle, vi muore il 18 dicembre del 2022, all'età di 87 anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2022/12/18/addio-a-lando-buzzanca-il-merlo-masshio-tra-luci-e-ombre_5e14eaa1-bf6a-418a-8e7c-ed5320a114b2.html|titolo=Addio a Lando Buzzanca, il 'Merlo maschio' tra luci e ombre|data=18 dicembre 2022}}</ref> I funerali sono stati celebrati il 21 dicembre a Roma, nella [[basilica di Santa Maria in Montesanto]], chiamata con la popolare definizione di "Chiesa degli artisti".<ref>{{Cita web|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/12/21/news/morte_lando_buzzanca_funerali-380054527/|titolo=Folla ai funerali di Lando Buzzanca. Il figlio: "Voglio ricordarlo col sorriso sulle labbra". Della Valle diserta. "Ipocriti"|data=21 dicembre 2022}}</ref> |
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== Prese di posizione == |
== Prese di posizione == |
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Durante la [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]], Lando Buzzanca era simpatizzante del [[Movimento Sociale Italiano]] (era anche amico personale di [[Giorgio Almirante]]); in un'intervista si dichiarò "[[destra sociale|socialista di destra]]". In seguito aderì ad [[Alleanza Nazionale]] (partito erede del MSI), divenendo consulente culturale del segretario [[Gianfranco Fini]]. Nei primi anni 2000 sostenne, anche attivamente, l'operato di [[Silvio Berlusconi]], ma in seguito se ne distanziò.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/29/Anche_Lando_lascio_destra_voterei_co_9_060329411.shtml Anche Lando lasciò la destra «E voterei Veltroni premier»], Corriere della Sera, 29 marzo 2006, p.15</ref> |
Durante la [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]], Lando Buzzanca era simpatizzante del [[Movimento Sociale Italiano]] (era anche amico personale di [[Giorgio Almirante]]); in un'intervista si dichiarò "[[destra sociale|socialista di destra]]". In seguito aderì ad [[Alleanza Nazionale]] (partito erede del MSI), divenendo consulente culturale del segretario [[Gianfranco Fini]]. Nei primi anni 2000 sostenne, anche attivamente, l'operato di [[Silvio Berlusconi]], ma in seguito se ne distanziò.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/29/Anche_Lando_lascio_destra_voterei_co_9_060329411.shtml Anche Lando lasciò la destra «E voterei Veltroni premier»], Corriere della Sera, 29 marzo 2006, p.15</ref> |
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In occasione della prima messa in onda della [[miniserie televisiva]] ''[[Mio figlio (miniserie televisiva)|Mio figlio]],'' nella primavera del |
In occasione della prima messa in onda della [[miniserie televisiva]] ''[[Mio figlio (miniserie televisiva)|Mio figlio]],'' nella primavera del 2005, all'interno della quale veniva anche trattato il tema dell'[[omosessualità|omosessualitá]], l'attore è stato invece oggetto di critiche da parte del [[Centro-destra in Italia|centro-destra]].<ref>{{cita web|autore=Christian Uva, Michele Picchi|url=http://books.google.com/books?id=6axNFggHdVAC&pg=RA1-PA114&lpg=RA1-PA114&dq=buzzanca+critiche+destra+mio+figlio&source=web&ots=ZZwnNHMvO0&sig=p0TwqC4_FglV43lE6XVSusi805E&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=6&ct=result|titolo=Destra e sinistra nel cinema italiano|accesso=7 novembre 2008}}</ref> |
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== Filmografia == |
== Filmografia == |
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[[File:Quando le donne persero la coda.png|thumb|Lando Buzzanca in ''[[Quando le donne persero la coda]]'' (1972)]] |
[[File:Quando le donne persero la coda.png|thumb|Lando Buzzanca in ''[[Quando le donne persero la coda]]'' (1972)]] |
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[[File:Io e lui (1973) - Antonia Santilli e Lando Buzzanca.jpg|thumb|[[Antonia Santilli]] e Lando Buzzanca in ''[[Io e lui]]'' (1973)]] |
[[File:Io e lui (1973) - Antonia Santilli e Lando Buzzanca.jpg|thumb|[[Antonia Santilli]] e Lando Buzzanca in ''[[Io e lui]]'' (1973)]] |
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[[File:Il magnate.jpg|thumb|Lando Buzzanca in ''[[Il magnate]]'' (1973)]] |
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[[File:Costante Nicosia demoniaco.jpg|thumb|Lando Buzzanca con [[Ciccio Ingrassia]] in ''[[Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza]]'' (1975)]] |
[[File:Costante Nicosia demoniaco.jpg|thumb|Lando Buzzanca con [[Ciccio Ingrassia]] in ''[[Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza]]'' (1975)]] |
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[[File:Il gatto mammone (1975) - Gloria Guida e Lando Buzzanca.jpg|thumb|[[Gloria Guida]] e Lando Buzzanca ne ''[[Il gatto mammone]]'' (1975)]] |
[[File:Il gatto mammone (1975) - Gloria Guida e Lando Buzzanca.jpg|thumb|[[Gloria Guida]] e Lando Buzzanca ne ''[[Il gatto mammone]]'' (1975)]] |
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* ''[[Il segno di Venere]]'', regia di [[Dino Risi]] (1955 |
* ''[[Il segno di Venere]]'', regia di [[Dino Risi]] (1955)<ref>{{cita web|url = http://www.intervisteromane.net/Interviste%20pronte%201/lando_buzzanca.htm|autore = Gianfranco Gramola|titolo = Intervista a Lando Buzzanca|accesso = 6 gennaio 2023}}</ref> |
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* ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'', regia di [[William Wyler]] (1959) |
* ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'', regia di [[William Wyler]] (1959) |
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* ''[[Divorzio all'italiana]]'', regia di [[Pietro Germi]] (1961) |
* ''[[Divorzio all'italiana]]'', regia di [[Pietro Germi]] (1961) |
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* ''[[Le monachine]]'', regia di [[Luciano Salce]] (1963) |
* ''[[Le monachine]]'', regia di [[Luciano Salce]] (1963) |
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* ''[[Tutto il bello dell'uomo]]'', regia di [[Aldo Sinesio]] (1963) |
* ''[[Tutto il bello dell'uomo]]'', regia di [[Aldo Sinesio]] (1963) |
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* ''[[I mostri]]'', regia di |
* ''[[I mostri]]'', regia di Dino Risi (1963) |
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* ''[[Totò sexy]]'', regia di |
* ''[[Totò sexy]]'', regia di Mario Amendola (1963) |
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* ''[[Sedotta e abbandonata]]'', regia di |
* ''[[Sedotta e abbandonata]]'', regia di Pietro Germi (1964) |
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* ''[[Amore in 4 dimensioni]]'', registi vari (1964) |
* ''[[Amore in 4 dimensioni]]'', registi vari (1964) |
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* ''[[I marziani hanno 12 mani]]'', regia di [[Castellano e Pipolo]] (1964) |
* ''[[I marziani hanno 12 mani]]'', regia di [[Castellano e Pipolo]] (1964) |
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* ''[[Cadavere per signora]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1964) |
* ''[[Cadavere per signora]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1964) |
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* ''[[Il magnifico cornuto]]'', regia di |
* ''[[Il magnifico cornuto]]'', regia di Antonio Pietrangeli (1964) |
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* ''[[L'idea fissa]]'', regia di [[Mino Guerrini]] e [[Gianni Puccini]], episodio ''La prima notte'' (1964) |
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* ''[[Extraconiugale]]'', regia di [[Massimo Franciosa]], episodio ''La doccia'' (1964) |
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* ''[[Senza sole né luna]]'', regia di [[Luciano Ricci]] (1964) |
* ''[[Senza sole né luna]]'', regia di [[Luciano Ricci]] (1964) |
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* ''[[Letti sbagliati]]'', regia di [[Steno]] (1965) |
* ''[[Letti sbagliati]]'', regia di [[Steno]] (1965) |
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* ''[[James Tont operazione U.N.O.]]'', regia di [[Bruno Corbucci]], [[Giovanni Grimaldi]] (1965) |
* ''[[James Tont operazione U.N.O.]]'', regia di [[Bruno Corbucci]], [[Giovanni Grimaldi]] (1965) |
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* ''[[Su e giù (film)|Su e giù]]'', regia di |
* ''[[Su e giù (film)|Su e giù]]'', regia di Mino Guerrini (1965) |
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* ''[[Colpo grosso ma non troppo]]'', regia di [[Gérard Oury]] (1965) |
* ''[[Colpo grosso ma non troppo]]'', regia di [[Gérard Oury]] (1965) |
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* ''[[Made in Italy (film 1965)|Made in Italy]]'', regia di [[Nanni Loy]] (1965) |
* ''[[Made in Italy (film 1965)|Made in Italy]]'', regia di [[Nanni Loy]] (1965) |
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* ''[[James Tont operazione D.U.E.]]'', regia di |
* ''[[James Tont operazione D.U.E.]]'', regia di Bruno Corbucci (1966) |
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* ''[[Racconti a due piazze]]'', regia di |
* ''[[Racconti a due piazze]]'', regia di Gianni Puccini (1966) |
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* ''[[Ringo e Gringo contro tutti]]'', regia di |
* ''[[Ringo e Gringo contro tutti]]'', regia di Bruno Corbucci (1966) |
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* ''[[Per qualche dollaro in meno]]'', regia di |
* ''[[Per qualche dollaro in meno]]'', regia di Mario Mattoli (1966) |
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* ''[[Caccia alla volpe (film 1966)|Caccia alla volpe]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1966) |
* ''[[Caccia alla volpe (film 1966)|Caccia alla volpe]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1966) |
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* ''Il marito di Olga'', episodio di ''[[I nostri mariti]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (1966) |
* ''Il marito di Olga'', episodio di ''[[I nostri mariti]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (1966) |
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* ''[[Spia spione]]'', regia di |
* ''[[Spia spione]]'', regia di Bruno Corbucci (1966) |
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* ''[[Una rosa per tutti]]'', regia di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] (1966) |
* ''[[Una rosa per tutti]]'', regia di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] (1966) |
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* ''[[Vayas con dios, Gringo]]'', regia di [[Edoardo Mulargia]] (1966) |
* ''[[Vayas con dios, Gringo]]'', regia di [[Edoardo Mulargia]] (1966) |
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* ''[[Don Giovanni in Sicilia (film)|Don Giovanni in Sicilia]]'', regia di [[Alberto Lattuada]] (1967) |
* ''[[Don Giovanni in Sicilia (film)|Don Giovanni in Sicilia]]'', regia di [[Alberto Lattuada]] (1967) |
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* ''[[Le dolci signore]]'', regia di |
* ''[[Le dolci signore]]'', regia di Luigi Zampa (1967) |
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* ''[[Operazione San Pietro]]'', regia di [[Lucio Fulci]] (1967) |
* ''[[Operazione San Pietro]]'', regia di [[Lucio Fulci]] (1967) |
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* ''[[Colpo di sole (film)|Colpo di sole]]'', regia di |
* ''[[Colpo di sole (film)|Colpo di sole]]'', regia di Mino Guerrini (1968) |
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* ''[[Meglio vedova]]'', regia di [[Duccio Tessari]] (1968) |
* ''[[Meglio vedova]]'', regia di [[Duccio Tessari]] (1968) |
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* ''[[7 uomini e un cervello]]'', regia di [[Rossano Brazzi]] (1968) |
* ''[[7 uomini e un cervello]]'', regia di [[Rossano Brazzi]] (1968) |
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* ''[[Quei temerari sulle loro pazze, scatenate, scalcinate carriole]]'', regia di [[Ken Annakin]] (1969) |
* ''[[Quei temerari sulle loro pazze, scatenate, scalcinate carriole]]'', regia di [[Ken Annakin]] (1969) |
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* ''[[Professione bigamo]]'', regia di [[Franz Antel]] (1969) |
* ''[[Professione bigamo]]'', regia di [[Franz Antel]] (1969) |
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* ''[[Puro siccome un Angelo papà mi fece monaco... di Monza]]'', regia di |
* ''[[Puro siccome un Angelo papà mi fece monaco... di Monza]]'', regia di Giovanni Grimaldi (1969) |
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* ''[[La donna a una dimensione]]'', regia di [[Bruno Baratti (sceneggiatore)|Bruno Baratti]] (1969) |
* ''[[La donna a una dimensione]]'', regia di [[Bruno Baratti (sceneggiatore)|Bruno Baratti]] (1969) |
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* ''[[Un caso di coscienza (film)|Un caso di coscienza]]'' regia di |
* ''[[Un caso di coscienza (film)|Un caso di coscienza]]'' regia di Giovanni Grimaldi (1970) |
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* ''[[Nel giorno del Signore]]'', regia di |
* ''[[Nel giorno del Signore]]'', regia di Bruno Corbucci (1970) |
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* ''[[Fermate il mondo... voglio scendere!]]'', regia di [[Giancarlo Cobelli]] (1970) |
* ''[[Fermate il mondo... voglio scendere!]]'', regia di [[Giancarlo Cobelli]] (1970) |
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* ''[[Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne]]'', regia di Lucio Fulci (1972) |
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=== Televisione === |
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* ''[[Lo scandalo della Banca Romana (miniserie televisiva 2010)|Lo scandalo della Banca Romana]]'' |
* ''[[Lo scandalo della Banca Romana (miniserie televisiva 2010)|Lo scandalo della Banca Romana]]'', regia di [[Stefano Reali]] – miniserie TV (2010) |
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* ''[[Il restauratore (serie televisiva)|Il restauratore]]'' – serie TV (2012-2014) |
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* ''[[Donne in gioco]]'' – miniserie TV (2013) |
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* ''[[W gli sposi]]'', regia di [[Valerio Zanoli]] – film TV (2019) |
* ''[[W gli sposi]]'', regia di [[Valerio Zanoli]] – film TV (2019) |
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=== Prosa televisiva Rai === |
=== Prosa televisiva Rai === |
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* ''[[La coda della volpe]]'' di [[Alfio Berretta]] e di [[Vittorio Tocci]], regia di [[Enrico Colosimo]], trasmessa il 19 agosto 1960 |
* ''[[La coda della volpe]]'' di [[Alfio Berretta]] e di [[Vittorio Tocci]], regia di [[Enrico Colosimo]], trasmessa sul [[Programma Nazionale Rai|Programma Nazionale]] il 19 agosto 1960. |
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* ''[[I Civitoti in Pretura]]'' di [[Nino Martoglio]], regia di [[Enrico Fulchignoni]] (1961) |
* ''[[I Civitoti in Pretura]]'' di [[Nino Martoglio]], regia di [[Enrico Fulchignoni]] (1961) |
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* ''Tutto da rifare pover'uomo'', commedia di Hahs Fallada, regia di [[Eros Macchi]], trasmessa |
* ''Tutto da rifare pover'uomo'', commedia di Hahs Fallada, regia di [[Eros Macchi]], trasmessa l'8 gennaio 1961. |
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* ''Una lapide in via Mazzini'', racconto di [[Giorgio Bassani]], regia di [[Mario Landi]] trasmesso il 10 ottobre 1962 |
* ''Una lapide in via Mazzini'', racconto di [[Giorgio Bassani]], regia di [[Mario Landi]], trasmesso il 10 ottobre 1962. |
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* ''[[La grande magia]]'', regia di [[Eduardo De Filippo]] (1964) |
* ''[[La grande magia]]'', regia di [[Eduardo De Filippo]] (1964) |
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* ''[[La paura numero uno]]'', regia di |
* ''[[La paura numero uno]]'', regia di Eduardo De Filippo (1964) |
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== Programmi televisivi == |
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==Note== |
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Versione delle 04:28, 26 ago 2024
Lando Buzzanca | |
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Lando Buzzanca nel 2009 al Roma Fiction Fest | |
Nazionalità | Italia |
Genere | commedia brillante commedia all'italiana umoristico |
Periodo di attività musicale | 1959 – 2021 |
Etichetta | Odeon, Cinevox, Carosello, Yep |
Gerlando Buzzanca, detto Lando (Palermo, 24 agosto 1935[1] – Roma, 18 dicembre 2022), è stato un attore e cantante italiano.
Biografia
Nasce a Palermo in una famiglia di attori: lo zio Gino è attore e, in seguito, lo diviene anche il padre, Empedocle (1910-1987), il quale in origine era proiezionista.[2] Compie i suoi studi nella città natale e a diciassette anni si trasferisce a Roma dove, mentre frequenta corsi di recitazione all'Accademia Sharoff (di cui è divenuto poi presidente onorario), inizialmente si adatta a lavori precari e poi esordisce come attore, dapprima in teatro e poi per il cinema.
Dopo alcuni film girati come comparsa, tra cui Ben-Hur in cui interpretava uno degli schiavi della galea, l'esordio ufficiale arriva nel 1961 con Pietro Germi, che lo sceglie per il ruolo di Rosario Mulè in Divorzio all'italiana e, successivamente, per quello di Antonio in Sedotta e abbandonata. Nel 1964 partecipa, come attore non protagonista, al film di Luciano Ricci Senza sole né luna,[3] un film drammatico che racconta la dura vita da minatori durante gli ultimi mesi di scavo per il traforo del Monte Bianco e affianca Ugo Tognazzi e Claudia Cardinale nel film Il magnifico cornuto.
La scelta dei successivi copioni non sarà sempre fortunata, ritrovandosi spesso a interpretare ruoli stereotipati di maschio siciliano amante delle donne ma un po' sciocco, tanto che la critica cinematografica lo relega inizialmente alla schiera dei caratteristi e degli interpreti del cinema di serie B, con l'eccezione del ruolo da protagonista nel 1967 di Don Giovanni in Sicilia, diretto da Alberto Lattuada.
Anni settanta
Anche se la critica continua a non essere benevola, la sua vena comica e la sua recitazione spontanea incontrano un vasto consenso di pubblico. Nel 1970 interpreta in televisione Signore e signora, in coppia con Delia Scala, che riscuote enorme successo. La sua battuta "mi vien che ridere" rimarrà un tormentone ricordato e ripetuto dal pubblico per anni.
Anche sull'onda del grande consenso televisivo, i suoi film cominciano a riscuotere un rilevante successo commerciale. La notorietà internazionale gli arriva con Il merlo maschio, commedia sexy all'italiana del 1971 diretta da Pasquale Festa Campanile. Negli anni seguenti si trova così a recitare al fianco di famose attrici di quel periodo, come Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Barbara Bouchet, Senta Berger e Joan Collins.
Forte del suo successo commerciale, comincia anche a scegliere da solo i ruoli da interpretare: sue sono ad esempio le idee di film come L'arbitro, Il sindacalista e All'onorevole piacciono le donne, in cui tratteggia parodie di personaggi realmente esistenti e facilmente riconoscibili.
A metà degli anni settanta cala l'interesse per questo tipo di film e, inevitabilmente, diminuiscono gli impegni cinematografici di Buzzanca, che non si adatta alla moda della commedia sexy all'italiana, rifiutandosi di comparire in pellicole quali quelle che renderanno famosi attori come Alvaro Vitali ed Edwige Fenech, Gloria Guida e Gianfranco D'Angelo, preferendo lavorare in radio, dove per qualche anno sarà protagonista di Gran varietà con il grottesco "Buzzanco", erede del personaggio televisivo inventato per la serie Signore e signora.
Anni ottanta
Gli anni ottanta vedono Buzzanca intensificare l'attività teatrale, dove tra le altre cose è protagonista della commedia di Alberto Silvestri In quel posto là, per la regia di Aldo Trionfo (1981-1982),[4] dello Stratagemma del bellimbusto di George Farquhar, per la regia di Gianfranco de Bosio (1983-1984),[5] delle commedie di Georges Feydeau La pulce nell'orecchio (1983) e Sarto per signora (1984-1985), entrambe per la regia di Tonino Pulci.[6][5][7] Buzzanca è anche protagonista in televisione del varietà di Rai 2 Vanità, al fianco di Agostina Belli (1984), e insieme a Bruno Gambarotta e Johara prende parte alla riproposizione dello storico quiz Lascia o raddoppia? (1989).[8]
Anni novanta e duemila
Dopo alcuni anni di attività in teatro, torna nel 2005 a lavorare per la televisione con la fiction Mio figlio, nel ruolo del padre di un ragazzo omosessuale (interpretato da Giovanni Scifoni), ottenendo uno straordinario successo di pubblico, tanto che cinque anni più tardi verrà prodotto un sequel, Io e mio figlio - Nuove storie per il commissario Vivaldi, con gli stessi attori, andato in onda nel 2010, anno in cui Buzzanca compare anche nelle miniserie Lo scandalo della Banca Romana e Capri 3.
Nel 2007 recita nel lungometraggio cinematografico I Viceré di Roberto Faenza, per il quale viene candidato al David di Donatello per il miglior attore protagonista e vince il Globo d'oro al miglior attore.
Anni duemiladieci
Nel 2012 realizza la serie televisiva Il restauratore, che ottiene un grande successo - con più di sei milioni di spettatori - replicato dalla seconda stagione due anni dopo. Il 7 agosto 2013 viene ritrovato in casa privo di sensi e con tagli alle vene dei polsi. Il tentato suicidio, inizialmente smentito, viene poi confermato dall'attore a un anno di distanza.[9] Partecipa al video musicale Amo Milano (2014) di Dargen D'Amico, nel quale assume la parte di un siculo naturalizzato a Milano.
Nel 2016 prende parte all'undicesima edizione di Ballando con le stelle, danzando in coppia con Sara Mardegan e l'anno successivo compare in alcune scene del film Chi salverà le rose? di Cesare Furesi,[10] al fianco di Carlo Delle Piane, nel quale i due interpretano una coppia di anziani omosessuali; è stata l'ultima apparizione al cinema sia per Delle Piane, sia per Buzzanca.
Malattia e morte
Ritiratosi a vita privata, nell'aprile 2021, dopo una caduta, subisce le conseguenze di una malattia invalidante che distrugge le sue facoltà cognitive e fisiche, determinandogli un'afasia e venendo ricoverato in una RSA per oltre un anno. Dopo il trasferimento a Roma nella clinica Villa Speranza, dopo accuse incrociate tra i figli e la compagna Francesca Della Valle, vi muore il 18 dicembre del 2022, all'età di 87 anni.[11] I funerali sono stati celebrati il 21 dicembre a Roma, nella basilica di Santa Maria in Montesanto, chiamata con la popolare definizione di "Chiesa degli artisti".[12]
Prese di posizione
Durante la Prima Repubblica, Lando Buzzanca era simpatizzante del Movimento Sociale Italiano (era anche amico personale di Giorgio Almirante); in un'intervista si dichiarò "socialista di destra". In seguito aderì ad Alleanza Nazionale (partito erede del MSI), divenendo consulente culturale del segretario Gianfranco Fini. Nei primi anni 2000 sostenne, anche attivamente, l'operato di Silvio Berlusconi, ma in seguito se ne distanziò.[13]
In occasione della prima messa in onda della miniserie televisiva Mio figlio, nella primavera del 2005, all'interno della quale veniva anche trattato il tema dell'omosessualitá, l'attore è stato invece oggetto di critiche da parte del centro-destra.[14]
Filmografia
Cinema
- Il segno di Venere, regia di Dino Risi (1955)[15]
- Ben-Hur, regia di William Wyler (1959)
- Divorzio all'italiana, regia di Pietro Germi (1961)
- I giorni contati, regia di Elio Petri (1962)
- Giallo a Firenze (Escapade in Florence), regia di Steve Previn (1962)
- Totò di notte n. 1, regia di Mario Amendola (1962)
- La parmigiana, regia di Antonio Pietrangeli (1963)
- La smania addosso, regia di Marcello Andrei (1963)
- Le monachine, regia di Luciano Salce (1963)
- Tutto il bello dell'uomo, regia di Aldo Sinesio (1963)
- I mostri, regia di Dino Risi (1963)
- Totò sexy, regia di Mario Amendola (1963)
- Sedotta e abbandonata, regia di Pietro Germi (1964)
- Amore in 4 dimensioni, registi vari (1964)
- I marziani hanno 12 mani, regia di Castellano e Pipolo (1964)
- Cadavere per signora, regia di Mario Mattoli (1964)
- Il magnifico cornuto, regia di Antonio Pietrangeli (1964)
- L'idea fissa, regia di Mino Guerrini e Gianni Puccini, episodio La prima notte (1964)
- Extraconiugale, regia di Massimo Franciosa, episodio La doccia (1964)
- Senza sole né luna, regia di Luciano Ricci (1964)
- Letti sbagliati, regia di Steno (1965)
- James Tont operazione U.N.O., regia di Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi (1965)
- Su e giù, regia di Mino Guerrini (1965)
- Colpo grosso ma non troppo, regia di Gérard Oury (1965)
- Made in Italy, regia di Nanni Loy (1965)
- James Tont operazione D.U.E., regia di Bruno Corbucci (1966)
- Racconti a due piazze, regia di Gianni Puccini (1966)
- Ringo e Gringo contro tutti, regia di Bruno Corbucci (1966)
- Per qualche dollaro in meno, regia di Mario Mattoli (1966)
- Caccia alla volpe, regia di Vittorio De Sica (1966)
- Il marito di Olga, episodio di I nostri mariti, regia di Luigi Zampa (1966)
- Spia spione, regia di Bruno Corbucci (1966)
- Una rosa per tutti, regia di Franco Rossi (1966)
- Vayas con dios, Gringo, regia di Edoardo Mulargia (1966)
- Don Giovanni in Sicilia, regia di Alberto Lattuada (1967)
- Le dolci signore, regia di Luigi Zampa (1967)
- Operazione San Pietro, regia di Lucio Fulci (1967)
- Colpo di sole, regia di Mino Guerrini (1968)
- Meglio vedova, regia di Duccio Tessari (1968)
- 7 uomini e un cervello, regia di Rossano Brazzi (1968)
- Il trionfo della casta Susanna, regia di Franz Antel (1969)
- Quei temerari sulle loro pazze, scatenate, scalcinate carriole, regia di Ken Annakin (1969)
- Professione bigamo, regia di Franz Antel (1969)
- Puro siccome un Angelo papà mi fece monaco... di Monza, regia di Giovanni Grimaldi (1969)
- La donna a una dimensione, regia di Bruno Baratti (1969)
- Un caso di coscienza regia di Giovanni Grimaldi (1970)
- Nel giorno del Signore, regia di Bruno Corbucci (1970)
- Fermate il mondo... voglio scendere!, regia di Giancarlo Cobelli (1970)
- Il debito coniugale, regia di Franco Prosperi (1970)
- Quando le donne avevano la coda, regia di Pasquale Festa Campanile (1970)
- Il prete sposato, regia di Marco Vicario (1970)
- La prima notte del dottor Danieli, industriale, col complesso del... giocattolo, regia di Giovanni Grimaldi (1970)
- Le belve, regia di Giovanni Grimaldi (1971)
- Il vichingo venuto dal sud, regia di Steno (1971)
- Homo Eroticus, regia di Marco Vicario (1971)
- Il merlo maschio, regia di Pasquale Festa Campanile (1971)
- Quando le donne persero la coda, regia di Pasquale Festa Campanile (1972)
- Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne, regia di Lucio Fulci (1972)
- Il sindacalista, regia di Luciano Salce (1972)
- Jus primae noctis, regia di Pasquale Festa Campanile (1972)
- L'uccello migratore, regia di Steno (1972)
- La calandria, regia di Pasquale Festa Campanile (1972)
- Il magnate, regia di Giovanni Grimaldi (1973)
- Io e lui, regia di Luciano Salce (1973)
- La schiava io ce l'ho e tu no, regia di Giorgio Capitani (1973)
- L'arbitro, regia di Luigi Filippo D'Amico (1974)
- Il domestico, regia di Luigi Filippo D'Amico (1974)
- Bello come un arcangelo, regia di Alfredo Giannetti (1974)
- Il fidanzamento, regia di Giovanni Grimaldi (1975)
- Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza, regia di Lucio Fulci (1975)
- Il gatto mammone, regia di Nando Cicero (1975)
- San Pasquale Baylonne protettore delle donne, regia di Luigi Filippo D'Amico (1976)
- Il pupazzo, regia di René Cardona Jr. (1977)
- Travolto dagli affetti familiari, regia di Mauro Severino (1978)
- Prestami tua moglie, regia di Giuliano Carnimeo (1980)
- Los Crápulas, regia di Jorge Pantano (1981)
- Vado a vivere da solo, regia di Marco Risi (1982)
- Secondo Ponzio Pilato, regia di Luigi Magni (1987)
- Lo sciupafemmine, regia di Michele Massimo Tarantini (1988)
- Tutti gli anni una volta l'anno, regia di Gianfrancesco Lazotti (1994)
- Il popolo degli uccelli, regia di Rocco Cesareo (1998)
- Il segreto del giaguaro, regia di Antonello Fassari (2000)
- Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio, regia di Ciprì e Maresco (2004)
- Cari amici vicini e lontani, episodio di Incidenti, regia di Toni Trupia (2005)
- I Viceré, regia di Roberto Faenza (2007)
- Achille, regia di Giorgia Farina – cortometraggio (2010)
- L'ultimo passo del perdono, regia di Alessandro Derviso – cortometraggio (2016)
- Chi salverà le rose?, regia di Cesare Furesi (2017)
Televisione
- Tutto da rifare pover'uomo, regia di Eros Macchi – miniserie TV (1960)
- La trincea, regia di Vittorio Cottafavi – miniserie TV (1961)
- Il mondo è una prigione, regia di Vittorio Cottafavi – film TV (1962)
- Racconti dell'Italia di oggi - Una lapide in Via Mazzini, regia di Vittorio Cottafavi – film TV (1962)
- La moglie di papà, regia di Marcello Sartarelli – film TV (1963)
- La piccola cioccolataia, regia di Gianfranco Bettetini – film TV (1965)
- Il mondo di Pirandello – serie TV, 1 episodio (1968)
- Il cenerentolo – film TV (1969)
- Quel negozio di Piazza Navona – miniserie TV (1969)
- Cinema – film TV (1989)
- Cornetti al miele, regia di Sergio Martino – film TV (2000)
- Una famiglia per caso, regia di Camilla Costanzo e Alessio Cremonini – film TV (2003)
- Il cielo può attendere (2005)
- Mio figlio, regia di Luciano Odorisio – miniserie TV (2005)
- Chiara e Francesco, regia di Fabrizio Costa – miniserie TV (2007)
- La baronessa di Carini, regia di Umberto Marino – miniserie TV (2007)
- Io e mio figlio - Nuove storie per il commissario Vivaldi – serie TV (2010)
- Lo scandalo della Banca Romana, regia di Stefano Reali – miniserie TV (2010)
- Capri 3 – serie TV (2010)
- Terra ribelle 2 – serie televisiva TV (2012)
- Il restauratore – serie TV (2012-2014)
- Donne in gioco – miniserie TV (2013)
- W gli sposi, regia di Valerio Zanoli – film TV (2019)
Prosa televisiva Rai
- La coda della volpe di Alfio Berretta e di Vittorio Tocci, regia di Enrico Colosimo, trasmessa sul Programma Nazionale il 19 agosto 1960.
- I Civitoti in Pretura di Nino Martoglio, regia di Enrico Fulchignoni (1961)
- Tutto da rifare pover'uomo, commedia di Hahs Fallada, regia di Eros Macchi, trasmessa l'8 gennaio 1961.
- Una lapide in via Mazzini, racconto di Giorgio Bassani, regia di Mario Landi, trasmesso il 10 ottobre 1962.
- La grande magia, regia di Eduardo De Filippo (1964)
- La paura numero uno, regia di Eduardo De Filippo (1964)
- La pulce nell'orecchio (1983)
Programmi televisivi
- Signore e signora (Programma Nazionale, 1970), varietà televisivo
- Settimo anno (Rete 1, 1977), varietà televisivo
- Giochiamo al varieté (Rete 1, 1980), varietà televisivo
- Lo scatolone (Rete 3, 1982), varietà televisivo
- Varietà (Rai 1, 1984), varietà televisivo
- Vanità (Rai 1, 1984), varietà televisivo
- Lascia o raddoppia? (Rai 1, 1989), quiz televisivo
- Striscia la notizia (Canale 5, 1991), varietà televisivo
- Techetechete' (Rai 1, 2015) Puntata 10
- Ballando con le stelle (Rai 1, 2016), varietà televisivo
- Meglio tardi che mai (Rai 2, 2017), docureality televisivo
Discografia
Singoli
- 1971 – Il bello/Vado bene per Parigi (Odeon, 3C-006-17748)
- 1974 – Canzuncella cafona/La vita che d'è (Cinevox, MDF-067)
- 1978 – L'uomo oggetto/L'uomo oggetto (strumentale) (Carosello, CI-20463)
- 1981 – Ma che sei stata tu/Canzone contro (Yep, YEP 00739)
Riconoscimenti
- David di Donatello
- 2008 – Candidatura al migliore attore protagonista per I Viceré
- Globo d'oro
- 2008 – Miglior attore per I Viceré
- Laceno d'oro
- 1965 – Laceno d'oro all'attore giovane per La parmigiana
- Magna Graecia Film Festival
- 2014 – Colonna d'oro alla carriera
Doppiatori italiani
- Mario Colli in I giorni contati, Il magnifico cornuto
- Carlo Reali in I mostri
- Francesco Pannofino in Giallo a Firenze (doppiaggio tardivo)
Note
- ^ Secondo la pubblicazione di matrimonio affissa all'Albo Pretorio del Comune di Canosa di Puglia, la data di nascita è il 25/08/1935, mentre, secondo l'elenco artisti settore audiovisivo rappresentati da nuovo IMAIE, è il 24/08
- ^ Maddalena Menza intervista Lando Buzzanca - You Tube, su youtube.com. URL consultato il 4 gennaio 2017.
- ^ davinotti.com, https://www.davinotti.com/film/senza-sole-nè-luna/49840 .
- ^ Renato Palazzi, E Buzzanca resta chiuso in «quel posto là», in Corriere della Sera, 15 dicembre 1981, p. 19.
- ^ a b Renato Palazzi, Molti «big » più Abatantuono con Molière, in Corriere della Sera, 20 agosto 1983, p. 17.
- ^ Quella molesta Pulce di Feydeau, in Corriere della Sera, 11 giugno 1983, p. 19.
- ^ Renato Palazzi, Buzzanca sarto scuce Feydeau, in Corriere della Sera, 20 dicembre 1984, p. 23.
- ^ Oreste Del Buono, Italia di ieri in bianco e nero, in Corriere della Sera, 22 gennaio 1989, p. 27.
- ^ Lando Buzzanca si confessa: «È vero, ho tentato il suicidio», in Il Mattino di Napoli, 8 agosto 2014.
- ^ Chi salverà le rose? | Film Chi Salverà le rose Cinema 2017 [Sito ufficiale], su www.chisalveralerose.it. URL consultato il 23 maggio 2019.
- ^ Addio a Lando Buzzanca, il 'Merlo maschio' tra luci e ombre, su ansa.it, 18 dicembre 2022.
- ^ Folla ai funerali di Lando Buzzanca. Il figlio: "Voglio ricordarlo col sorriso sulle labbra". Della Valle diserta. "Ipocriti", su roma.repubblica.it, 21 dicembre 2022.
- ^ Anche Lando lasciò la destra «E voterei Veltroni premier», Corriere della Sera, 29 marzo 2006, p.15
- ^ Christian Uva, Michele Picchi, Destra e sinistra nel cinema italiano, su books.google.com. URL consultato il 7 novembre 2008.
- ^ Gianfranco Gramola, Intervista a Lando Buzzanca, su intervisteromane.net. URL consultato il 6 gennaio 2023.
Bibliografia
- Enrico Lancia e Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano - Gli attori. Vol. 1 A-L, Roma, Gremese, 2003, ISBN 8884402131.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Lando Buzzanca
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lando Buzzanca
Collegamenti esterni
- Buzzanca, Lando, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Lando Buzzanca / Lando Buzzanca (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Lando Buzzanca, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Lando Buzzanca, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Registrazioni audiovisive di Lando Buzzanca, su Rai Teche, Rai.
- Lando Buzzanca, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Lando Buzzanca, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Lando Buzzanca, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Lando Buzzanca, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Lando Buzzanca, su FilmItalia.org, Cinecittà.
- (EN) Lando Buzzanca, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Lando Buzzanca, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Lando Buzzanca, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Lando Buzzanca, su Metacritic, Red Ventures.
- (DE, EN) Lando Buzzanca, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51453193 · ISNI (EN) 0000 0001 1443 8052 · SBN UBOV683549 · LCCN (EN) no2006116313 · GND (DE) 1062111389 · BNE (ES) XX1298535 (data) · BNF (FR) cb14160624s (data) |
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- Attori italiani del XX secolo
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- Nati nel 1935
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