Cos'è la cultura organizzativa?
Si parla di cultura organizzativa aperta quando i processi, le comunicazioni, le strutture e anche le tecnologie aziendali si fondano sui valori e principi dell'apertura.
Per l'espletamento delle attività aziendali quotidiane, molti dirigenti si affidano oggi a una cultura aziendale gerarchica. Un approccio dall'alto verso il basso, tuttavia, può rivelarsi carente in termini di collaborazione, comunicazione e innovazione, aspetti che invece contraddistinguono gli ambienti di lavoro che avvalorano una cultura organizzativa aperta. Adottare un approccio aperto, incentrato su trasparenza, inclusività e adattabilità, può favorire la nascita di nuove idee a qualsiasi livello.
In che altro modo viene definita?
Il concetto di cultura aperta fa riferimento anche a quel più ampio movimento politico e sociale basato sull'ampliamento dell'accesso alle risorse e ai prodotti culturali. Chi promuove una cultura aperta, ad esempio, sostiene iniziative come l'impiego delle licenze Creative Commons per rendere più accessibili le opere dell'ingegno, la digitalizzazione dei testi affinché siano disponibili a nuovi utenti e agli ipovedenti, il finanziamento di istituzioni come l'Internet Archive, che democratizza l'accesso ai prodotti culturali, e le normative che limitano un'eccessiva protezione con copyright.
Alcuni considerano l'open source, che enfatizza l'accessibilità del codice sorgente, un sottoinsieme del movimento globale per la cultura aperta. E lo stesso vale anche per la cultura organizzativa aperta.
Quali sono le tipologie di cultura organizzativa?
Sebbene la cultura organizzativa possa variare in base alla struttura, agli obiettivi e ad altri fattori aziendali, tutti gli ambienti aperti hanno una caratteristica in comune: ciascun membro dell'organizzazione, dalla dirigenza ai singoli membri dei team, adotta questi valori e principi cardine. La condivisione di questi valori contribuisce a creare una cultura solida e a migliorare l'esperienza dei dipendenti.
In un ambiente di lavoro aperto i dirigenti adottano un atteggiamento inclusivo allo scopo di aprire canali di comunicazione tra i diversi reparti e coinvolgere i dipendenti, conoscere il punto di vista tutti (dalle risorse umane al reparto marketing) e promuovere un ambiente nel quale le idee non vengono solo ascoltate, ma prese effettivamente in considerazione. I dirigenti puntano sul lavoro in team interfunzionali per collaborare e condividere idee, offrire e ricevere feedback costruttivi dagli altri membri del team e adattarsi ai cambiamenti futuri. L'assunzione dei rischi diventa una pratica comune e i dipendenti sono meno frenati dal timore di commettere errori. Tutti questi aspetti rendono l'organizzazione agile.
In un contesto incentrato sul valore dell'apertura, la leadership incoraggia il team building e il confronto continuo per valutare insieme le idee da sviluppare e le sfide da affrontare. I dirigenti fungono da modello virtuoso e aiutano a rafforzare le relazioni e creare una comunità più coesa grazie al lavoro di squadra e ai valori aziendali condivisi.
L'apertura si ottiene attraverso il cambiamento
Lavorare in un ambiente che promuove l'apertura culturale è vantaggioso per i dipendenti a ogni livello. I dipendenti sanno che i risultati sono più importanti di qualsiasi titolo, ed è per questo che sono le idee e i progetti migliori a vincere. Inoltre applicano al proprio lavoro un processo decisionale consapevole, collettivo e non gerarchico.
Pur dovendo comunque rispondere di ciò che fanno, hanno la libertà di gestire le proprie condizioni di lavoro e di scegliere i progetti che ritengono più consoni alle proprie capacità e interessi. Il sano equilibrio che ne risulta li mette in condizione di lavorare al meglio e li incentiva a dare il massimo.
La cultura aperta può dare grandi soddisfazioni e risultati, ma per molte realtà, soprattutto quelle più restie a modificare la vecchia cultura, adottare e mantenere un tale approccio non è semplice. Il comportamento della dirigenza incide fortemente sulla cultura organizzativa. Questo significa che la cultura aperta può attecchire e dare i suoi frutti solo se i leader aziendali sono disposti a ripensare alcune delle loro abitudini o, quando necessario, ristabilire interamente la cultura del lavoro e i valori dell'azienda.
Per intraprendere questo cambiamento culturale e potersi dire effettivamente aperti, i leader aziendali devono abbattere le barriere alla comunicazione, guidare senza imporsi e modificare il proprio atteggiamento rispetto a cosa significa essere a capo di un'azienda. Devono passare da un approccio in cui le decisioni su obiettivi e risultati aziendali sono imposte dall'alto a un approccio che favorisce il confronto e incoraggia la condivisione di idee da parte di tutti i membri dell'organizzazione.
Per agevolare il libero scambio delle informazioni e delle idee, i dirigenti aziendali devono essere aperti e trasparenti. Devono essere onesti anche quando commettono un errore e prendersene la responsabilità, fungendo così da modello di condotta per i propri dipendenti.
Un cambiamento culturale di questa portata non avviene dall'oggi al domani. Ci vuole tempo per consentire all'intera organizzazione di adattarsi ai nuovi atteggiamenti e processi. e deve tener conto di numerose procedure di gestione aperta, dalla progettazione di un framework decisionale aperto alla scalabilità delle operazioni. Ma non è certo impossibile.
Adottando i valori e i principi tipici di una cultura aperta, i leader aziendali possono sfruttare al meglio le conoscenze dei propri dipendenti, individuare e adottare modi nuovi e creativi di collaborare con clienti e fornitori e ottenere risultati più solidi per tutti.