do
Vedi anche: Do, dò, dó, dö e .do |
do ( approfondimento) m inv
- (musica) nome del primo grado della scala diatonica di Do
- segno che rappresenta tale nota sul pentagramma
- do ( approfondimento) di petto: do acuto posto due ottave sopra il do centrale, cantato da un tenore con voce piena, cioè diversa dal registro di falsetto o falsettone
do
- dò
IPA: /ˈdɔ/
- (prima nota musicale della scala armonica omonima) dubbia; nel latino ecclesiastico medievale si utilizzava ut per designare tale nota; il primo utilizzo attestato della notazione “do” si ha in un testo di Pietro Aretino (prima metà del XVI secolo), e potrebbe derivare dalla prima sillaba del latino Dominus, “Signore”, o semplicemente essere un suono più naturale da associare all’emissione di voce necessaria per produrre tale nota rispetto ad ut. Una teoria alternativa (Treccani) vuole che derivi dalla prima sillaba del cognome di Giovanni Battista Doni, ma il rinvenimento di attestazioni precedenti l’epoca di attività di tale musicista la smentiscono
- (voce verbale) vedi dare
- (prima persona singolare dell'indicativo presente di dare) dò
- come prima persona singolare dell'indicativo presente di dare, do e dò sono entrambi formalmente corretti; tuttavia le regole ortografiche italiano non richiedono di esplicitare l'accento di una parola monosillabica, a meno che non possa insorgere confusione tra parole omografe, e nel caso di do questo non avviene, per cui la grafia senza accento è da preferire (fonte: Treccani, forum dell'Accademia della Crusca)
do
/do/
do sing (pl.: dos)
- (familiare) festa, festicciola
- we're having a do tonight to celebrate my birthday - faremo una festicciola stasera per festeggiare il mio compleanno
- (familiare) taglio di capelli, acconciatura (abbreviazione di hairdo)
- she had a very nice do - aveva una bella acconciatura
- (obsoleto) confusione, travaglio, frenesia
- (obsoleto) impresa, gesto eroico
do (vai alla coniugazione) (3ª persona sing. presente does, participio presente doing, passato semplice did, participio passato done)
- fare, compiere
- what will you do this afternoon? - cosa farai questo pomeriggio?
- he never does anything but eat and sleep - non fa mai niente se non mangiare e dormire
- what you did today was impressive - ciò che hai fatto oggi è stato eccezionale
- you have done a very good job - hai fatto un ottimo lavoro
- you have to do your homework before going out - devi fare i compiti prima di uscire
- fare, preparare, allestire, acconciare
- dad is doing the christmas tree - papà sta facendo l'albero di natale
- she did her hair with care - si acconciò i capelli con cura
- (di cibi) preparare, cucinare, fare
- fare (di lavoro), lavorare (come) (soprattutto nelle interrogative, nelle affermative si usa generalmente be)
- fare, avere come effetto
- trattare, accogliere, comportarsi nei confronti di
- impersonare (un ruolo, una persona), recitare nel ruolo di
- I will do Romeo in the play, while Mary will do Juliet - impersonerò Romeo nell'opera teatrale, mentre Mary impersonerà Giulietta
- (gergale) punire, riprendere, multare
- (gergale) buggerare, fregare, frodare, ingannare
- (gergale) passare tempo in prigione, farsi degli anni di prigione
- (gergale) uccidere, ammazzare (si veda anche do for)
- (gergale), (volgare) fare sesso con, scopare con, fottere/fottersi (si veda anche do it)
- (gergale) assumere droghe, fare uso di droghe, farsi di
do (vai alla coniugazione) (3ª persona sing. presente does, participio presente doing, passato semplice did, participio passato done)
- stare (bene/male), passarsela, andare, procedere (in un certo modo)
- our realtionships isn't doing well lately - la nostra relazione non procede bene ultimamente
- how do you do? - come stai?
- I am going to sell my car, I can do without it - venderò l'automobile, me la posso cavare senza (si veda anche do without)
- bastare, essere sufficiente
- servire allo scopo, andare bene, funzionare, essere sensato o ragionevole
- this is not the best solution, but it will have to do for the moment - non è la soluzione migliore, ma dovrà andare bene per il momento
- you plan to leave the children free of roaming outside? this just won't do, they will get into troubles! - hai intenzione di lasciare i bambini liberi di andare in giro di fuori? non può funzionare, si metteranno nei guai!
- (gergale), (generalmente nelle domande pleonastiche) trovarsi (in luogo) per un certo scopo ("che ci fa...?")
do (vai alla coniugazione) (3ª persona sing. presente does, participio presente doing, passato semplice did, participio passato done)
- utilizzato per realizzare la forma interrogativa di tutti i verbi, tranne be e altri ausiliari
- utilizzato, in forma negativa, per realizzare la forma negativa di tutti i verbi, tranne be e altri ausiliari
- utilizzato come rafforzativo pleonastico nelle frasi affermative, nei modi indicativo, congiuntivo e imperativo
- utilizzato in sostituzione di un verbo precedentemente espresso, evitandone la ripetizione (anche ma non solo nelle risposte dirette ad una domanda)
- Ascolta la pronuncia (US) :
- Ascolta la pronuncia (AUS) :
dal medio inglese do, derivato dall'anglosassone dōn, a sua volta dalla radice proto-germanica *dōną, "fare", (da cui anche il tedesco tun, l'olandese doen), discendente del proto-indoeuropeo *dʰeh₁-, "fare, collocare, porre, allestire, mettere in atto". Dalla stessa radice indoeuropea, attraverso varie variazione fonetiche, discendono anche il sanscrito दधाति (dádhāti), "collocare, porre, instaurare, fare"; la radice balto-slava *dēˀtei, da cui il lituano dėti, "collocare, porre"; il greco antico τίθημι (títhēmi), "collocare, porre, instaurare", θεσμός (thesmós), "regola, precetto", θετός (thetós), "collocato, stabilito", θεμέλιον (themélion), "fondamenta"; la radice proto-italica *fakiō da cui il latino facio, "fare"; e la desinenza -dos del latino (sacer)dos, "sacerdote"
l'utilizzo di do come ausiliare per la costruzione di interrogative e negative è peculiare dell'inglese, e non si riscontra niente di simile nelle lingue germaniche (ancora in anglosassone si utilizzava la particella ne per il negativo, poi caduta in disuso, di discendenza germanica e correlata al tedesco nein; si vedano anche none e no); potrebbe essere di derivazione celtica brittonica
la forma flessa moderna di terza persona singolare does era nel medioevo una variante nel dialetto della Northumbria; iniziò ad affermarsi in inglese nel XVI secolo, accanto alle forme più antiche doth/doeth e dost/doeth e (si veda la sezione "uso" per approfondimento), rimpiazzando poi queste ultime solo nel XVII secolo
come sostantivo, derivato dal verbo; originariamente con il significato (oggi obsoleto) di "disputa, confusione, conflitto, agitazione", divenuto poi, verso la metà del XVII secolo, "qualcosa da fare, avvenimento"
- (festa, festicciola) party, gathering, get-together
- (compiere) to perform, to execute
- (preparare) to make
- (acconciare) to comb
- (preparare il cibo) to make, to cook, to prepare
- (lavorare come) to work (as), to be
- (trattare in certa maniera) to treat
- (impersonare) to impersonate
- (punire) to punish, to reprehend
- (ingannare, frodare) to cheat, to swindle
- (passare tempo in prigione) to spend, to serve
- (uccidere) to kill
- (fare sesso con) to have an intercourse with (formale), to fuck (volgare)
- (stare, procedere bene/male) to fare, to perform
- (bastare, essere sufficiente) to suffice
- (dal verbo) bedo, doable, doer, do-over, hairdo, to-do list
- (dal verbo) to fordo, to misdo, to overdo, to redo, to underdo, to undo
- (dal verbo, phrasal verbs) to do by, to do down, to do for, to do ill, to do in, to do it, to do time, to do up, to do with, to do without
- accanto alle forme flesse attuali, almeno fino al XVI-XVII secolo erano comuni anche le seguenti varianti:
- doth o dost per la terza persona singolare, quando il verbo era impiegato come ausiliare (rimpiazzato poi da does)
- doeth o doest per la terza persona singolare, quando il verbo era impiegato come verbo transitivo e intransitivo (rimpiazzato poi da does)
- didst per il passato semplice (rimpiazzato poi da did)
- to do a runner - andare via di fretta, e/o in modo improvviso, da un posto
- dos and don'ts - espressione colloquiale che indica le regole basilari di condotta o comportamento in una data situazione
- to do well by doing good - espressione proverbiale (spesso attribuita a Benjamin Franklin) che indica l'arrivare al successo sociale, economico o altro attraverso azioni buone e disinteressate
- to do with mirrors - eseguire un trucco di magia o illusionismo; espressione spesso utilizzata in senso esteso per indicare un imbroglio o un inganno (assimilabile all'italiano "fumo e specchi")
- to do one's easement - espressione eufemistica (e fondamentalmente obsoleta) per indicare l'andare al gabinetto
do
do (vai alla coniugazione) prima coniugazione (paradigma: dō, dās, dedī, datum, dāre)
- dare (si vedano le definizioni seguenti per accezioni più specifiche)
- dare, consegnare, fare avere ad altri
- dare, porgere, tendere, offrire
- dare, donare, regalare, offrire, concedere
- bina dabo argento perfecta (...) pocula - donerò eccellenti tazze gemelle d'argento (Virgilio, Eneide, liber IX, 263)
- o colendi semper et culti, date quae precamur, tempore sacro - o (dei) sempre da onorare e venerati, concedete ciò che imploriamo, nel tempo sacro (Orazio, Carmen saeculare, 1)
- pro meritis caelum tantis, Auguste, dederunt Alcidae cito di, sed tibi sero dabunt - per tali meriti, Augusto, gli dei presto concessero il cielo al figlio di Alceo (Ercole); ma a te lo daranno più tardi (Marziale, Epigrammi, liber V, LXV)
- (senso figurato) dare, produrre, generare
- panis erat primis virides mortalibus herbae tellus nullo sollicitante dabat - il pane dei primi uomini erano le verdi erbe, che la terra produceva senza che nessuno la stimolasse (Ovidio, Fasti, liber IV, 395-396)
- nulla quit sine te domus liberos dare - senza di te nessuna casa è in grado di dare figli (Catullo, Carmina, carmen 61, strofa 14)
- (per estensione) concedere, permettere, dare il permesso o la facoltà di
- mihi (...) Parca non mendax dedit et malignum spernere volgus - e la Parca non mentitrice mi ha concesso di rigettare il popolino (Orazio, Odi, carmen XVI, 10)
- dari sibi diem (...) postulabant - chiedeva (...) che gli venisse concesso tempo (Plinio il Giovane, Epistulae, liber III, IX, 32)
- (con utilizzo riflessivo) darsi, dedicarsi, consacrarsi
- is in disciplinam Protagorae sese dedit - egli si dedicò alla disciplina di Protagora (la retorica) (Aulo Gellio, Noctes Atticae, liber V, X, 6)
- (per estensione) dare (la vita), sacrificare
- dedit (servus) aliquis domino suo vitam - qualche (servo) diede la vita per il proprio padrone (Seneca, De beneficiis, liber III, XXII)
- (di pene, dolori, punizioni etc.) dare, arrecare, infliggere
- at vobis mala multa di deaeque dent - gli dei e le dee vi infliggano ogni male (Catullo, Carmina, carmen XXVIII, 14)
- (medicina), (di farmaci) dare, somministrare
- medicamentum innoxium bibendum illi dedit - gli diede una medicina innocua da bere (Seneca, De beneficiis, liber III, XXIV)
- artemisia quoque datur contra calculos ex vino dulci - l'artemisia è inoltre somministrata con il vino dolce contro i calcoli (Plinio il Vecchio, Naturalis historia, liber XXVI, XLIX, 81)
- consegnare, affidare, inviare, fare recapitare (lettere, scritti, parole...)
- cur autem ea (mandata) legatis nostris dabat - giacché invece consegnava queste (proposte) ai nostri emissari (Cicerone, Filippiche, VIII, 24)
- dare, assegnare, procurare, impartire
- animus suus cuique (militi) ante aut post pugnandi ordinem dabat - il proprio coraggio dava a ciascun (soldato) la disposizione prima e dopo del combattimento (Tito Livio, Ab Urbe condita, liber XXII, 5)
- pater omnipotens (...) regem dedit (ventis) - il padre onnipotente (...) diede (ai venti) un re (Virgilio, Eneide, liber I, 63)
- (con un complemento di luogo espresso in dativo o con in/ad e accusativo) porre, mettere, collocare, spostare, gettare
- silvestria membra nuda dabant terrae - ponevano in terra le nude membra selvatiche (Lucrezio, De rerum natura, liber V, 970-971)
- (fera) se retrahebat ab ictu laesaque colla dabat retro - (la belva) si ritraeva dal colpo e gettava all'indietro il collo ferito (Ovidio, Le metamorfosi, liber III, 87-88)
- in altum vela dabant laeti - felici tiravano in alto le vele (Virgilio, Eneide, liber I, 34-35)
- (per estensione) abbandonare, dare alla mercé altrui
- sin homo amens diripiendam urbem daturus est... - se quel folle uomo abbandonerà la città alla devastazione... (Cicerone, Epistulae ad Familiares, XIV)
- (diritto) emettere, pronunciare, deliberare (una sentenza, una giudizio...)
- omnes ergo judicem laudabant, qui talem sententiam dedit - tutti perciò lodavano il giudice che emise tale sentenza (Gesta Romanorum, 117)
- (di suoni, parole) emettere, proferire, pronunciare
- (per estensione) dire, parlare, raccontare, narrare, recitare
- iste deus qui sit da, Tityre, nobis - dì a noi, Titiro, chi sia questo dio (Virgilio, Bucoliche, ecloga I, 18)
- nunc quam ob rem has partes didicerim paucis dabo - perché abbia impersonato questi ruoli nel dramma, lo dirò in poche (parole) (Terenzio, Heautontimorumenos, prologus, 10)
- (con complemento oggetto e gerundivo o supino) assegnare a, destinare a, dedicare allo scopo di
- agros locupletium plebi (...) colendos dedit - assegnò al popolo le terre dei ricchi affinché le coltivassero (Cicerone, De re publica, liber III, 16)
- (filosofia), (matematica), (logica), (soprattutto al passivo) dare, porre, postulare
- si datur alterum punctum p; vel inveniendum alterum punctum v, si datur altera tangens tr; dein ducenda recta IF - se viene posto un punto p, occorre allora trovare un altro punto v; se viene posta una tangente tr, bisogna allora tracciare la retta IF (Isaac Newton, Principia mathematica, liber I, sect. IV, prop. XIX., prob. XI)
- dō
Ascolta la pronuncia (pronuncia classica) :
dal proto-italico *didō, discendente dell'indoeuropeo *dédeh₃ti, duplicazione con valore rafforzativo o frequentativo della radice *deh₃-, "dare"; dalla stessa radice derivano anche il greco antico δίδωμι (dídōmi), "dare, concedere"; il sanscrito ददाति (dádāti), "dare, concedere, offrire"; la radice balto-slava *dṓˀtei, da cui il lituano duoti, "dare", e il lettone dot, "dare"; sempre in latino la radice *deh₃- è inoltre all'origine del sostantivo donum e del verbo dono
la duplicazione d-d, presente nell'indoeuropeo e anche nella radice proto-italica, è venuta a mancare nel tema del presente del verbo latino, ma è ragione del tema ded- del perfetto (irregolare, per un verbo di prima coniugazione)
- (dare, fare avere ad altri) dono
- (porgere) porrigo, tendo
- (dare, offrire, regalare) dono, offero
- (produrre, generare) genero, produco
- (concedere, permettere) condono, permitto, licet (impersonale)
- (consegnare, inviare) mitto, committo, commendo
- (mettere, muovere, gettare) moveo, iacio
- (abbandonare, lasciare ad altri) prodo, relinquo, derelinquo
- (deliberare, emettere una sentenza giuridica) delibero, statuo, consulo
- (dire, narrare, raccontare) dico, narro, enarro, loquor
- (assegnare, destinare) destino
- abdo, addo, circumdo, condo, dedo, edo, indo, interdo, perdo, prodo, reddo, subdo, trado
- datio, dator, datus, dativus, datum
- discendenti in altre lingue
- do ut des o do ut faciam - letteralmente "do affinche tu dia" o "do affinché tu faccia"; espressione che indica uno scambio alla pari, in cui ciascuna delle parti coinvolte cede o fa qualcosa per ricevere qualcosa di pari valore in cambio
- in pedes se dare - darsi alla fuga, scappare
- dare tabellam de aliquo - denunciare qualcuno a un giudice, fare condannare qualcuno
do
- in (moto a luogo).
do m e f pl (ortografia classica)
- vedi dó;
- italiano
- Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, Il Sabatini Coletti edizione online su corriere.it, RCS Mediagroup
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- Ottorino Pianigiani, dizionario etimologico online su etimo.it
- WordReference.com, Versione on-line Italiano-Inglese
- ceco
- Slovník spisovného jazyka českého, voce: do (Dizionario monolingua dell'Accademia ceca delle Scienze)
- Dizionario Italiano-Ceco LINGEA, do edizione online su slovniky.lingea.cz
- Ústav pro jazyk český, Internetová jazyková příručka, lemma: do. (Dizionario morfologico edito dall'Istituto per la Lingua Ceca di Praga)
- inglese
- The Free Dictionary, edizione online
- Merriam-Webster, Versione on-line
- WordReference.com, Versione on-line Inglese-Italiano
- Douglas Harper, Online Etymology Dictionary
- Il Sansoni, Italiano edizione on-line da "www.corriere.it"
- Oxford English Living Dictionary, Oxford University on line edition
- Garzanti, Dizionario Garzanti Hazon di inglese (edizione cartacea) edizione su CD-ROM
- latino
- Enrico Olivetti, Dizionario Latino Olivetti edizione on line su www.dizionario-latino.com, Olivetti Media Communication
- Charlton T. Lewis, Charles Short, A Latin Dictionary, lemma do (edizione online sul portale del Progetto Perseus)
- Ottorino Pianigiani, dizionario etimologico online su etimo.it
- polacco
- → Riferimenti mancanti. Se vuoi, aggiungili tu.
- veneto
- → Riferimenti mancanti. Se vuoi, aggiungili tu.
- Sostantivi in italiano
- Musica-IT
- Voci verbali in italiano
- Preposizioni in ceco
- Parole in inglese
- Sostantivi in inglese
- Espressioni familiari-EN
- Parole disusate-EN
- Verbi in inglese
- Verbi transitivi in inglese
- Verbi irregolari inglesi
- Termini usati in modo gergale-EN
- Parole volgari-EN
- Verbi intransitivi in inglese
- Verbi ausiliari in inglese
- Trascrizione Hepburn delle parole in giapponese
- Verbi in latino
- Verbi transitivi in latino
- Verbi di prima coniugazione in latino
- Medicina-LA
- Diritto-LA
- Filosofia-LA
- Matematica-LA
- Glossario pronuncia classica
- Glossario pronuncia ecclesiastica
- Preposizioni in polacco
- Aggettivi numerali in veneto