Uno piasente sguardo
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Uno piasente sguardo
coralmente m’ha feruto,
und’eo d’amore sentomi infiammato;
ed è stato uno dardo
pungente, sì forte, aguto, 5
che mi passao lo core e m’ha ’ntamato;
or sono in tali mene
che dico: «oi lasso mene, - com faragio,
se da voi, donna mia, aiuto non agio?».
Li occhi miei ci ’ncolparo,10
che volsero riguardari,
ond’io n’ho riceputo male a torto
quand’elli s’avisaro
a gli occhi suo’ micidiari;
e quegli occhi m’hanno conquisto e morto.15
E lo viso avenenti
e li sguardi piacenti - m’han conquiso
e tutte l’altre gioi’ de lo bel viso.
Traditrice ventura,
perché mi ci amenasti,20
ca io non era ausato a sta partuta?
Volsi partire allura
e tu mi asicurasti
und’eo ricepetti mortal feruta.
Non avea miso mente 25
a lo viso piangente, - e poi guardai
in quello punto ed io mi ’namorai.
Di quella innamoranza
eo mi ne sento tal doglia,
che nulla medicina non mi vale.30
Ancor tegno speranza
che si le muti la voglia
a quella che m’ha fatto tanto male.
Ancor m’agia scondutto,
eo diragio altro mutto - ca disdire,35
poi ch’ella vederà lo meo servire.
Lasso, ch’io so incappato!
Vegiomi ’n strana contrata
e son lontano da li miei paisi;
Amor m’ha impelagato,40
furtuna m’è currucciata,
da poi che ’n questi tormenti mi misi.
Non so ove mi gire;
convenemi sofrire - este gran pene,
ca per durare male ha l’omo bene.45
Se de lo suo parlare
non mi fisse tanto fera,
dicesse alcuna cosa, al meo parire,
solo per confortare
in ciò che mi dissiperà,50
ch’eo mi pugnasse pur di ben servire.
Ca, s’eo fosse oltra mare,
converriami tornare . a sta contrata:
ben faria cento miglia la giornata!
Canzonetta piagente,55
poi ch’Amor lo comanda,
non tardare, e vanne a la più fina.
Saluta l’avenente
e dille: «a voi mi manda
un vostro fino amante di Messina;60
mandavi esto cantare,
che vi degia membrare - del suo amore;
mentre che vive è vostro servidore».